Teramo e Provincia

Nereto. SI INFOLTISCE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALLA VARIANTE DELLA 259 NEI PRESSI DEL CIMITERO

 

NERETO – Numerosi i cittadini che vanno ad ingrossare le fila del Comitato Civico che si oppone alla nuova variante della Provinciale 259, che prevede l’abbattimento di 19 cipressi secolari del cimitero e 6 nuove rotatorie. Una riunione d’urgenza si è tenuta venerdì 2 maggio, alle ore 21 , per fare il punto sulla forte opposizione all’opera viaria, che, secondo gli esperti , non porterebbe nessun vantaggio alla comunità ma aumenterebbe il danno e i rischi alla pubblica incolumità. A rappresentare il Comitato un protagonista di tante battaglie, Galileo Foschi, che, insieme ad un gruppo di referenti , tra cui Mauro Scattolini, Franco Coccia, Gianluigi Cigno e Maurizio Di Amario, intendono chiedere alla Provincia di Teramo di bloccare l’intervento, in attesa che il progetto esecutivo venga analizzato più a fondo per individuare possibili alternative :” non siamo contro per presa di posizione – ha dichiarato Galileo Foschi – ma riteniamo che quest’opera, eseguita con i soldi dei contribuenti, vada a stravolgere la zona di rispetto del cimitero e crei un enorme danno ambientale e naturalistico allo storico viale dei cipressi, tanto caro alla comunità “. Il Comitato intende anche visionare la documentazione in possesso dell’amministrazione comunale per verificare come si sia giunti a rilasciare in modo così superficiale le varie autorizzazioni alla Provincia, per “ un’opera che offende la dignità del luogo, l’estetica del quartiere e non va ad incrementare le attività economiche “ e promette una raccolta di firme in paese.  Un plauso è stato espresso all’unanimità, durante la riunione,  al parroco Don Silvio per il suo intervento accorato contro l’opera, contenuto in un volantino pubblicato dallo stesso. Gli ambientalisti della Task Force Ambientale attaccano senza mezzi termini la Provincia e il suo assessore alla viabilità Elicio Romandini  : “ un’opera inutile  che non migliora affatto la viabilità – dichiara il presidente Giuliano Marsili – ben sei le rotatorie che si dipanano nell’arco di poche centinaia di metri, anzi, aumenta la pericolosità e i rischi per la pubblica incolumità, oltre che snaturare i luoghi “ e secondo gli esperti tecnici e legali consultati “ non rispetterebbe una serie di normative e prescrizioni, divieto di abbattere alberi a filari previsto dalla Legge Regionale, non sarebbe dotata di pista ciclabile come prevedono le ultime direttive Europee, e non sarebbe supportata dai previsti pareri della Forestale per l’abbattimento degli alberi secolari “. “ L’assessore Romandini – conclude Marsili – non ha mantenuto la promessa di attivare un tavolo di confronto con le associazioni ed effettuare un sopralluogo congiunto anche con la Forestale prima di passare al progetto esecutivo”. Come era prevedibile è divampata la polemica in paese e la questione è diventata oggetto di scontro tra i candidati alla poltrona di sindaco.

Giuliano Marsilli

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