MASCITELLI DELL’IDV : SUL CONTRASTO ALLA PETROLIZZAZIONE ACERBO NON DICE TUTTA LA VERITA’.

 

 

 

“ Il candidato presidente Acerbo, che considero una persona preparata, sa benissimo che non è vero quando dichiara che “tutti i parlamentari abruzzesi del centro destra e del centro sinistra hanno votato il Decreto Passera”, e che quindi sul no alla petrolizzazione della nostra regione predicano bene ma razzolano tutti male. I resoconti parlamentari facilmente accessibili a ogni cittadino parlano chiaro : il mio voto di senatore, insieme al resto del mio gruppo, è stato apertamente e nettamente contrario, e non poteva essere diversamente”. Non si è fatta attendere la risposta del segretario regionale IdV Alfonso Mascitelli, ex parlamentare, alle dichiarazioni di Acerbo,  che aveva  accomunato le responsabilità di tutti i parlamentari abruzzesi sul Decreto Passera, dopo la notizia della riattivazione della istruttoria per l’ autorizzazione di tre nuovi pozzi sulla concessione Rospo mare.

“ La nostra posizione – ha spiegato Mascitelli – è stata talmente chiara  non solo quando eravamo presenti  in Parlamento, ma anche nelle iniziative successive. Poiché internet, infatti non cancella nulla di quanto si dice e si fa , tornano  di forte attualità sia i contenuti della lettera aperta, a mia firma, inviata a maggio dello scorso anno alle associazioni ambientaliste in cui si rivolgeva l’appello a non abbassare la guardia e a spingere tutti insieme per l’abolizione dell’art. 35 del D.L. 83, e sia l’iniziativa che avevamo attivato sul nostro sito istituzionale, sempre  a settembre dello scorso anno, di una petizione popolare online per l’abolizione del famigerato articolo salva petrolio, iniziativa ampiamente boicottata.

Sparare strumentalmente nel mucchio, come fa il candidato presidente Acerbo, forse gli farà guadagnare qualche voto in più , ma non aiuta di certo  a risolvere il problema, con la  ricerca di una comunità di intenti. La sua distrazione sulle nostre comuni battaglie  –  ha concluso Mascitelli – rischierebbe di porsi sullo stesso piano della distrazione di Chiodi che aveva smarrito la richiesta di parere su Ombrina Mare  inviatagli dal Ministero a Luglio 2012” .

 

 

Pescara, 15/5/2014