Giulianova

Giulianova. La caserma ortofrutticola e altre facezie elettorali.

 

Oggi, durante un confronto tra i candidati sindaci presso l’emittente SuperJ TV, l’attuale sindaco, Francesco Mastromauro, ha avuto modo di rimarcare il fatto che, nell’edificio dell’ex mercato coperto di Piazza Dalla Chiesa, è prevista la realizzazione per metà struttura della Caserma che ospiterà Compagnia e Stazione dei Carabinieri, e per metà struttura del mercato ortofrutticolo, dando così risposta, secondo il primo cittadino, alle richieste degli ambulanti e alla necessità di una nuova collocazione della struttura dell’Arma, che a breve, sempre da quanto affermato da Mastromauro, dovrà riconsegnare l’edificio dove ora è in affitto.
Presente alla trasmissione, per Gente in Comune, su delega del candidato sindaco Nino Bertoni, il candidato consigliere comunale Raffaele Di Marcello, architetto, che non ha potuto fare a meno di far notare come le strutture militari, quali una caserma dei Carabinieri, per lo più ospitanti un’intera Compagnia oltre che una Stazione, abbiano delle necessità tecniche logistiche e di sicurezza tali, da rendere poco plausibile la possibilità che coesistano con un mercato. Tra l’altro le strutture militari necessitano di un ampia area esterna recintata, di ricoveri per i mezzi di servizio, di locali di casermaggio per i militari, distinti per uomini e donne, di camere di sicurezza, deposito armi, centrali operative, oltre che uffici per l’attività di servizio.
L’arch. Di Marcello invitava quindi il sindaco a rendere noti progetto, costi e tempistica per la realizzazione di tale opera, e la risposta del primo cittadino era di “parlare con Prefetto e Comandante Provinciale per l’Arma per chiedere se tale opera fosse prevista”.
Ora, seppure l’idea di una caserma “ortofrutticola” ci sembra alquanto bizzarra, vogliamo credere alle parole del primo cittadino, anche se avere visione di un progetto aiuterebbe molto a non pensare che l’annuncio della caserma-mercato sia la solita trovata pre elezioni.
Ma anche ammesso che la caserma con mercato annesso sia realizzabile, quali saranno i costi (il mercato coperto va ristrutturato integralmente ed adeguato alle nuove esigenze, oltre che messo a norma strutturalmente)? E quali i tempi? E tale opera non escluderà, definitivamente, la realizzazione dell’analoga struttura che doveva sorgere nel quartiere Annunziata, dove già sono stati realizzati gli alloggi per le famiglie dei militari?
Se è vero che l’ideona del mercato coperto è nata dall’esigenza di dare veloci risposte all’Arma dei Carabinieri, che in caso di locali inidonei potrebbe trasferirsi a Roseto degli Abruzzi (dove sarebbe già pronta una struttura adatta per accogliere Compagnia e Stazione), come mai ci è pensato solo ora?
Anche uno studente del primo anno dell’istituto per Geometri sa che, per ristrutturare un’edificio quale quello dell’ex mercato coperto, occorrono progetti, permessi, autorizzazioni, gare di appalto, tempi lunghi di realizzazione. Quanto tempo occorrerà prima che i Carabinieri potranno trasferiti nella rinnovata struttura dell’ex mercato? Crediamo almeno tre anni, se non di più; e nel frattempo cosa ne sarà delle urgenti motivazioni che potrebbero farci perdere un ulteriore servizio importante per Giulianova?
Purtroppo, per Giulianova e per i giuliesi, siamo costretti ad assistere ad una serie di annunci offensivi per la dignità dei cittadini, dopo cinque anni di pressoché totale inattività, ci sentiamo raccontare di nuove caserme che spunteranno miracolosamente come funghi, con tanto di frutta e verdura annesso; cogeneratori che saranno realizzati entro l’anno, pur non sapendo dove verranno collocati e chi li costruirà e gestirà; asfalti promessi e realizzati, in poche strade, per lo più solo per piccoli tratti; immensi parchi con meravigliosi giochi accessibili a tutti (a proposito, la famosa “barca dei pirati”, adatta anche a bambini diversamente abili, dove è andata a finire?); piste ciclabili lastricate d’oro (e il piano della mobilità ciclistica redatto con la sponsorizzazione della Julia Servizi, dove è finito?); alberghi diffusi che riqualificheranno il centro storico, tanto che si dovrà mettere un limite agli accessi per quanti turisti lo prenderanno d’assalto; alloggi popolari a go go, con conseguente rilancio dell’edilizia a Giulianova, visto che il portentoso nuovo P.R.G., a quanto pare, ancora non ci è riuscito; e chi più ne ha più ne metta.
E’ vero, in campagna elettorale è facile criticare le scelte sbagliate della precedente amministrazione, ma dopo cinque anni di attesa dell’attuazione del famoso programma che avrebbe proiettato Giulianova nel 2020, sentirsi ancora dire “faremo” e constatare che, quello che si considera già fatto, in realtà non esiste o è poca cosa, francamente, da cittadini, ci fa sentire presi in giro.
Aspettiamo, comunque, di poter ricrederci chiedendo, di nuovo, al Sindaco, una conferenza stampa di presentazione del progetto delle nuova caserma nel Mercato coperto, con tanto di progetto, costi, cronoprogramma dei lavori e autorizzazioni di prefettura e Arma dei Carabinieri. Avremmo la dimostrazione di esserci sbagliati e ammetteremo l’errore. Ma temiamo, purtroppo per la città, che aspetteremo invano.
Gente in Comune Giulianova
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