Teramo e Provincia

CASTELLI (TE). Comune: l’Azienda Consortile del Centro Ceramico Castellano ha inverecondamente nominato a vita il suo CDA.

Incredibile ma vero.  Cinque anni fa, 2009, prima delle votazioni per il rinnovo della Provincia di Te e del Consiglio Regionale d’Abruzzo, gli artefici della sinistra fecero approvare uno Statuto che concedeva a vita l’elezione ai membri del Consiglio di Amministrazione del C.C.C., Ente Pubblico.

Si riporta integralmente il recitato dello Statuto approvato all’art. XX :  “Gli amministratori durano in carica per il periodo fissato dall’atto costitutivo o all’atto della nomina; in mancanza di fissazione di termine (è il caso) essi durano in carica fino a revoca o dimissioni.”

E quando si dimettono questi signori?

E la revoca dura dieci anni di cause se poi risultano vinte!

E’ uno scandalo di cui non si hanno dimensioni. Sono da trenta anni all’Amministrazione di questo Ente irrisolutivo ed incapace.

Un Ente pubblico che piazza, nell’occasione favorevole, un Consiglio di Amministrazione poi impossibile da rimuovere. Che fa clientela e basta!

Un malaffare politico di enorme grandezza che sa di compromessi e di accordi sottobanco. Ma quando la vogliamo smettere  di cibarci di queste nefandezze?

Pur in presenza di un grande progetto presentato dal Sindaco di Castelli relativo ai “Borghi del Gran Sasso” e che poteva essere ricompreso nell’azione di questo Centro Ceramico Castellano, si è in presenza di fermi e di rifiuti a dimettersi quando i signori in oggetto non hanno fatto e svolto niente negli ultimi anni di gestione e né sono capaci a dirimere la nuova azione suggerita.

Basta pensare che negli ultimi venti anni il Centro Ceramico Castellano non è stato capace di proporre e presentare alcun progetto a Bandi Regionali ed Europei.

Il massimo esempio della mala gestione della cosa pubblica.

Il 16 di Maggio avremo una prossima Assemblea dei soci che dovrà andare a decidere se andare avanti con nuove idee da noi suggerite o andare avanti con mancate azioni e con grave sperpero di denaro pubblico come è avvenuto fino ad oggi o decidere sulla liquidazione del Consorzio, cosa a loro benvista in quanto eviterebbe la loro defenestrazione e manterrebbe i loro interessi.

E il Bene di Castelli chi lo perseguirebbe? A voi la risposta! Noi ci opporremo con tutte le forze.

 

Il Sindaco di Castelli, Enzo de Rosa.

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