Italia

Allergie: un italiano su tre crede di essere allergico, il 20% lo è veramente

Si è aperto oggi a Roma, sino a sabato 12 aprile, il 27° Congresso Nazionale della SIAAIC: oltre 500 gli specialisti provenienti da tutta Italia

 

La rinite allergica, in Italia, colpisce un adulto su cinque e un bambino su quattro. Ma il trend tende ad aumentare: entro il 2020 coinvolgerà il 50% dei più piccoli. Crescono anche le allergie ai farmaci, che riguardano l’1% della popolazione italiana.

Si è aperto oggi a Roma, sino a sabato 12 aprile, il 4° Congresso IFIACI e 27° Congresso Nazionale della SIAAIC, Società Italiana Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, presso l’Ergife Palace Hotel, in Via Aurelia, 619.

“Il congresso di quest’anno costituisce un evento importante perché da pari dignità a tutte le componenti dell’allergologia e dell’immunologia clinica italiana e ristruttura la società ponendo nuove basi – dichiara il Prof. Giorgio W. Canonica, Neopresidente SIAAIC e Primario Clinica di Malattie Respiratorie nell’Università di GenovaAnche le aree tematiche di interesse in modo da dare eguale importanza anche a tutti gli argomenti che fanno parte della materia. La partecipazione prevista, si parla di oltre 500 specialisti da tutta Italia, sottolinea l’importanza specifica del programma”.

Un’occasione importante che unisce tutti gli specialisti italiani e i più influenti esperti a livello internazionale per discutere degli argomenti più attuali riguardanti l’area delle patologie allergologiche e del sistema immunitario. Queste malattie sono in grandissimo aumento nella nostra popolazione: la percentuale di pazienti con allergie aumenta a livello esponenziale, sino a coinvolgere un italiano su cinque.

“La rinite allergica colpisce un adulto su cinque, e un bambino su quattro – spiega il Prof. Massimo Triggiani, Presidente uscente SIAAIC e docente di Allergologia e immunologia clinica presso l’Università di SalernoMa il trend tende ad aumentare: entro il 2020 colpirà il 50% dei più piccoliL’asma bronchiale colpisce intorno al 10% della popolazione, mentre le allergie alimentari colpiscono il 6% dei bambini ed il 4% degli adulti. Per quanto riguarda quelle ai farmaci, non esistono ancora dati definitivi, ma l’incidenza, anche questa in aumento, è stimabile intorno all’1% della popolazione per quanto riguarda le reazioni avverse a medicinali, soprattutto antibiotici e antiinfiammatori, ed a mezzi di contrasto usati in radiologia”.

Per aiutare i pazienti a comprendere ed a riconoscere la malattia, sarà presentato durante l’appuntamento annuale un piccolo elenco salvavita, cinque consigli su cosa fare e cosa non fare, per non incappare in diagnosi errate, sempre più fatte tramite ricerca sul web, e per evitare un uso considerevole di farmaci che può provocare danni permanenti.

 “I sintomi sono spesso simili a quelli di un’ampia fascia di altre malattie  – dichiara spiega il Prof. Massimo Triggiani Fastidi gastrointestinali, ad esempio, come gonfiori o mal di pancia sono tipici non soltanto delle allergie alimentari, ma anche di intolleranze o condizioni: stando ai nostri dati i veri allergici sono il 20% della popolazione, ma più del 30% degli italiani ha sintomi che crede riconducibili a un’allergia”.

Gli equivoci, secondo gli allergologi, si hanno anche con i sintomi respiratori: l’iperreattività bronchiale, ossia una forte sensibilità delle vie aeree che diventano molto reattive a particolari stimoli quali fumo, odori forti, agenti irritanti, può essere confusa con l’asma allergico. “In questi casi – continua il Prof. Massimo Triggiani – una persona su due consulta il web: nel 90% dei casi l’informazione via internet è scorretta, o in toto o parzialmente. E se la diagnosi è errata, il paziente che si rifugia subito in farmaci può incorrere a danni significativi, oltre ovviamente a non curare nulla. Anche quando la diagnosi è corretta, c’è bisogno di attenzione per capire non soltanto il sintomo, ma per individuarne le cause”.

Tra i temi che saranno trattati, largo spazio alle allergie alimentari, alla rinite allergica, all’asma bronchiale, alle allergie professionali e a quelle al lattice.

 

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