Teramo e Provincia

Teramo. Piano Anticorruzione. Inizia domani il corso per i dipendenti della Provincia e dei Comuni

 

 

 

Avrà inizio domani – 18 marzo, dalle ore 10 alle 16, sala Polifunzionale di via Comi – il corso di formazione per i dipendenti della Provincia e degli enti locali in materia di “prevenzione e repressione della illegalità e della corruzione nelle pubbliche amministrazioni” così come delineata dalla legge 190/2012 e recepita con il Piano provinciale anticorruzione adottato il 30 gennaio scorso (il Piano è disponibile al seguente link http://www.provincia.teramo.it/amministrazione-trasparente/altri-contenuti-corruzione/verso-il-piano-provinciale-anticorruzione).

 

Le lezioni saranno svolte da Walter Laghi (avvocato e formatore PA)  vice segretario,  dirigente settore risorse umane e tecniche e responsabile della trasparenza  del Comune di Imola.

 

.Nel corso della prima giornata di formazione ci si occuperà di:

 

– la Legge n. 190/2012 e le misure per la prevenzione e la repressione della illegalità e della corruzione.

– lli interventi previsti: il piano anticorruzione, le norme sulla trasparenza ed il codice di comportamento.

– gli adempimenti indispensabili (la rotazione del personale apicale, interventi disciplinari, misure preventive, valutazione delle aree di rischio, ecc.).

– le possibilità offerte dalla normativa.

– il ruolo del Responsabile Anticorruzione, del Responsabile per la Trasparenza, del personale apicale, dei dipendenti e dei collaboratori esterni.

– L’accesso civico, le norme da pubblicare sul sito “Amministrazione trasparente”, i limiti alla pubblicazione.

– le norme sul conflitto di interessi e sulla incompatibilità.

– i dati e gli interventi sul benessere organizzativo e sul piano delle azioni positive.

 

Il corso è stato promosso dal Segretario Generale dell’ente, responsabile per la prevenzione della corruzione, Gianna Becci,  nella consapevolezza che la risposta penale non può essere l’unica soluzione al problema della trasparenza e della corruzione  e che, quindi, occorre focalizzarsi  sulla necessità di fornire strumenti per una risposta organizzativa e  professionale anche alla luce delle normative internazionali emanate in materia, tra cui la Convenzione ONU del 31/10/03 (ratificata in Italia con L. 116/09) e la Convenzione Penale di Straburgo del 27/01/99 (ratificata in Italia con L. 110/12).

La strategia “anti-corruzione” introdotta dalla L. 190/12 si basa su vari livelli:

  • livello nazionale i principali attori sono il Dipartimento della Funzione Pubblica e la Civit che predispongono ed approvano, rispettivamente, il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE;
  • livello decentrato ciascuna PA contribuisce all’attuazione della strategia elaborata a livello statale, mediante l’elaborazione e l’implementazione di specifiche azioni contenute in PIANI TRIENNALI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (P.T.P.C), approvati dall’organo di indirizzo politico di ciascuna PA, su proposta del Responsabile della Prevenzione della Corruzione. A questo livello, oltre ai soggetti appena citati, partecipano al processo ulteriori attori: i dirigenti pubblici, gli organismi di valutazione, l’ufficio disciplinare nonchè i dipendenti delle singole Amministrazioni ed i collaboratori delle PA a qualsiasi titolo.

 

 

 

Teramo 17 marzo 2014

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