Teramo. CON LA PROIEZIONE DEL FILM DI JORIS IVENS “L’ITALIA NON È UN PAESE POVERO” PRENDE IL VIA IL MASTER “ENRICO MATTEI IN VICINO E MEDIO ORIENTE”

 

Teramo, 5 marzo 2014 ‒ In occasione dell’inizio dei corsi del Master Enrico Mattei in Vicino e Medio Oriente – diretto da Claudio Moffa ‒ venerdì 7 marzo, presso il Campus di Coste Sant’Agostino, si terrà un convegno inaugurale dal titolo La vicenda umana, professionale e politica di Enrico Mattei: strategie, contesti, scenari tra guerra fredda e colonizzazione.

Il convegno è diviso in due sezioni: la prima si svolgerà, a partire dalle ore 10.30, nella Sala Conferenze della Facoltà di Scienze della Comunicazione e prevede, dopo i saluti del Rettore e del Direttore del master, la proiezione del film di Joris Ivens “L’Italia non è un paese povero” e di alcuni documentari dell’ENI che riguardano l’attività dell’Ente petrolifero e di Enrico Mattei.

Il film di Ivens, recita la locandina inclusa nel programma generale del Master, «è un inno all’industria, ai suoi lavoratori e ai suoi “capitani”, tra i quali eccezionale fu Mattei. Nel film si sente la sua mano, appassionata e determinata: negli attacchi e prese in giro del giornalismo servile, nella fiducia nel Progresso, e nella sua “politica” estera e soprattutto interna, la vera alternativa alla povertà e alle ideologie pauperiste che sono dominanti anche nella nostra epoca di crisi».

«Da una parte ‒ scrive Moffa ‒ le scene terribili delle case monocamere dei contadini lucani, dall’altra il lavoro umano, pronto a scuotere l’Italia del dopoguerra e a lanciarla – sotto la guida di un grande manager come Mattei – verso il boom economico. Fu la metanizzazione dell’industria italiana la sua base, e questo merito va tutto all’ENI di Mattei, uno dei grandi che hanno segnato la storia dell’Italia repubblicana».

Nel pomeriggio, alle 14.30, nell’Auletta Rossa della Facoltà di Giurisprudenza, seguiranno gli interventi di Pasquale Iuso, dell’Università di Teramo; Matteo Pizzigallo, dell’Università di Napoli “Federico II”; Georg Meyr, dell’Università di Trieste; Nico Perrone, dell’Università di Bari; Adnen El-Ghali, dell’Università di Tunisi; Silvio Labbate, dell’Università del Salento; Claudio Moffa, dell’Università di Teramo.