Teramo e Provincia

In riferimento alle notizie diffuse dalla Uil – e stando agli articoli di stampa dallo stesso interessato – sul “caso” del dirigente Antonio Flamminj, il segretario generale, Gianna Becci precisa quanto segue con cortese preghiera di pubblicazione per completezza di informazione


“Corre obbligo intervenire nella querelle sul numero dei provvedimenti disciplinari nei confronti del dirigente Flamminj e precisare che il presidente Catarra ha fornito una notizia corretta: infatti, a carico del Dirigente risultano mosse 2 contestazioni di addebito disciplinare ed effettuata la riapertura dei termini di un procedimento disciplinare contestato dall’amministrazione D’Agostino e sospesa a suo tempo per contestuale procedimento penale.

 

Evidentemente Flamminj considera provvedimenti disciplinari anche le mere segnalazioni che, per obbligo di legge, sono atti dovuti; il che vale anche per tutti gli altri dirigenti e per il personale. Non si forniscono dati, che in termini comparativi dimostrerebbero palesemente che non vi è stata alcuna vessazione o disparità di trattamento tra Flamminj e il resto della dirigenza, solo perché si tratta di atti coperti dalla riservatezza.

 

La pubblica amministrazione sta vivendo una vera e propria rivoluzione in termini culturali, professionali e normativi: la forte spinta all’accessibilità totale e alla trasparenza, il ripristino, dopo decenni, delle verifiche sia preventive che successive sugli atti dei dirigenti, la lotta alla corruzione e in generale all’illegalità, fanno si che in capo al Segretario generale, quale vertice burocratico dell’amministrazione,  siano stati posti dei precisi obblighi di controllo. Un cambiamento al quale, ognuno con i propri tempi, si dovrà necessariamente adeguare.

 

A questo proposito va sottolineato che la rotazione dei dirigenti introdotta dalla Provincia nel 2011 (che ha riguardato tutti i dirigenti e non solo Flamminj)  lungi dall’essere “una stranezza” con la norma Anticorruzione è ora diventata un obbligo di legge per tutta la Pubblica amministrazione.”

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