I Cittadini promotori presenteranno ricorso urgente avverso alla decisione “impropria” dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale

 

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, con una procedura “non prevista” dallo Statuto della Regione e dalla Legge Regionale n. 44/2007, si è rifiutato e persiste nel rifiutarsi di fissare una data e, quindi, di “ricevere” dalle mani dei promotori il testo dei quesiti relativi a 3 Referendum abrogativi di alcuni costi della politica e degli enti strumentali inutili ed i rispettivi moduli, indispensabili per dare avvio alla raccolta delle firme, e che l’Ufficio stesso e il responsabile del procedimento sono tenuti a vidimare ed a restituire ai Cittadini promotori entro i 20 giorni successivi a quello del loro deposito.

L’Ufficio di Presidenza, al quale il Comitato, per rispetto e cortesia istituzionale dovuto, il 3 marzo scorso ha inviato una comunicazione di “preavviso” di deposito dei quesiti e dei moduli che sarebbe stata effettuata nella giornata di lunedì 10 marzo successivo, ha di sua sponte rinviato il giorno del deposito e non ha per questo ancora comunicato una nuova data utile, sulla base di un parere “non previsto” richiesto al Collegio per le Garanzie Statutario, e da questi inviato, il 13 marzo scorso, al Presidente del Consiglio Regionale Dott. Nazario Pagano a cura del Dirigente del Servizio Dott. Giovanni Giardino e del Responsabile dell’Ufficio Dr. Gianguido D’Alberto.

Per questo, presenteremo un ricorso urgente, avverso alla “anomala” decisione dell’Ufficio di Presidenza, essendo l’immediato avvio della raccolta delle firme necessitato dal fatto “procedurale e temporale” secondo il quale, affinchè si possa esercitare la iniziativa referendarianel corso del prossimo anno 2015, è necessario che la documentazione riguardante la valutazione della legittimità delle firme raccolte e la accettazione della “richiesta” dei referendum, pervenga al nuovo Consiglio Regionale entro il 14 febbraio 2015, affinchè il nuovo Presidente della Giunta possa procedere alla “indizione” dei referendum ammessi e alla organizzazione del loro svolgimento chiamando i Cittadini al voto in un periodo compreso tra il 15 aprile ed il 30 giugno 2015.

Come Cittadini abruzzesi abbiamo deciso, in tempo utile, di promuovere la “preliminare raccolta delle firme” al fine di richiedere lo svolgimento di 3 Referendum regionali abrogativi per tagliare i costi della politica, degli Organi di vertice del Consiglio e della Giunta regionale, le indennità “aggiuntive” di funzione, diaria mensile, indennità di missione e di fine mandato dei Consiglieri, i contributi finanziari ai Gruppi Consiliari, incarichi e consulenze.

Di tutti gli innumerevoli Enti Regionali “strumentali” si otterrà la totale riforma, ad iniziare dalla gestione del Trasporto Pubblico, delle Risorse Idriche e dei Rifiuti, e lo “scioglimento” dell’Agenzia Sanitaria Regionale – ASR Abruzzo, della Finanziaria Regionale Abruzzese – FIRA S.p.A. e delle Aziende Territoriali Edilizia Residenziale – ATER di L’Aquila, Chieti, Teramo, Pescara e Lanciano.

per il Comitato promotore

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

Roseto degli Abruzzi, 31.3.2014