Giulianova

Giulianova. Tagli alla Polizia di Stato. Ci sarà un odg nel prossimo Consiglio comunale.

 

 

La prospettata soppressione del posto di Polizia ferroviaria di Giulianova e della sezione Polizia postale di Teramo verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale. Lo assicura il sindaco Francesco Mastromauro nell’imminenza della riunione del Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica che si terrà domani, 14 marzo, in Comune.

La questione sarà uno dei punti all’ordine del giorno della prossima Assise civica, perché la soppressione, decisa dal Viminale nel suo piano nazionale di ridimensionamento, di due presidi importanti di polizia, il posto Polfer e la Polpost, ha conseguenze dirette, e certamente negative, sui cittadini, che giustamente sono preoccupati da una criminalità sempre più aggressiva. L’iniziativa giuliese – dichiara il sindaco – procede in parallelo con quella di Teramo, perché, come stabilito con il collega Maurizio Brucchi, la medesima questione verrà portata all’attenzione del Consesso civico del capoluogo di provincia. D’altronde, e l’ho sempre sostenuto, su questioni vitali riguardanti il nostro territorio, come la sanità e appunto la sicurezza, non debbono esistere divisioni o interessi, diciamo così, di parrocchia politica, ma occorre unire le forze e procedere compatti. Ogni divisione – prosegue il primo cittadino – fa solo male al bene comune. E poi i due presidi di polizia sono un patrimonio comune. La polfer è ubicata nella stazione di Giulianova, che è lo scalo ferroviario di riferimento della provincia; la Polizia postale ha sede a Teramo, ma la sua attività investe l’intero territorio ed oltre. Sarebbe quindi ridicolo farne una questione di campanile. Insomma – conclude Mastromauro – la priorità è difendere chi ci difende. E noto con piacere che la mia esortazione, lanciata il 5 marzo scorso, ad unire le forze contro le soppressioni decise dal Viminale non è rimasto inascoltata. Lo dimostra, tra gli altri, la risoluzione contro i tagli ai presidi di polizia approvata da maggioranza ed opposizione  nel Consiglio regionale dell’11 marzo”.     

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