Giulianova. Arcigay Teramo contro la presenza del cantante Povia alla Festa del 22 aprile 2014

Dopo la notizia, recentemente pervenuta, in merito al cantante che salirà sul palco il 22 aprile in
occasione della festa della SS. Madonna dello Splendore di Giulianova, Arcigay Teramo manifesta
una dura presa di posizione contro la partecipazione di Giuseppe Povia.
Caterina Diani, presidente dell’Arcigay Teramo chiarisce: « I contenuti di alcuni brani di
quest´artista contrastano profondamente con i nostri principi ma soprattutto con quelli espressi
dalla stessa religione cattolica, dunque la domanda sorge spontanea, come è potuta avvenire una
scelta simile? Sulla base di quali criteri, il Comitato Festa ha selezionato l’artista? Siamo tutti ben
informati della fama di intolleranza, e se vogliamo fanatismo, che accompagna Povia.

Ricordiamo
il brano “Luca era gay” dove canta una presunta “remissione dall’omosessualità”, rimandando alle
inconsistenti “terapie riparative” di Joseph Nicolosi che mirano a cambiare l’identità sessuale di
gay “redenti”, terapie tra l’altro espressamente condannate non solo dall’APA, l’esponente
associazione di psicologi americani che nel 1973 depennò l’omosessualità dal Manuale diagnostico
e statistico dei disturbi mentali ma anche da ex leader di Exodus, uno dei più grandi movimenti
religiosi che propaganda la salvezza per gli omosessuali grazie alla fede, i quali chiesero
pubblicamente scusa per la solitudine, la vergogna e la paura che hanno generato nelle persone
omosessuali attraverso i loro messaggi. Messaggi, a nostro parere, in netto contrasto con lo spirito
di amore e fratellanza che dovrebbe essere alla base di una festa religiosa.»
Non solo dunque messaggi omofobi, ma anche xenofobi, come riportano Stefania Persiani e
Martina Campani attiviste per i diritti umani: «Siamo rimaste sconcertate nel venire a conoscenza
che “un artista” (del tutto opinabile) come Povia, che canta storie di questo genere sia ospite di
una festa religiosa che dovrebbe invece esprimere rispetto, comprensione ed uguaglianza per tutti
gli esseri umani. Che dire poi del suo ultimo singolo “Siamo Italiani”, in cui esplicita posizioni
xenofobe decisamente simili a quelle di casa pound? Senza contare le recenti critiche su twitter al
ministro Cécile Kyenge perchè, sostiene il cantante, si prenderebbe più a cuore i problemi degli
extracomunitari piuttosto che di quelli degli italiani “L’Italia va gestita dagli italiani. Di questo
passo, il nostro Paese potrebbe un giorno finire in mano ai cinesi” giustificandosi dalle accuse di
razzismo dichiarando di avere uno spirito “nazionalista e non razzista”. Povia, del tutto una scelta
sbagliata.»
Conclude il presidente di Arcigay Teramo: «Quando ignoriamo messaggi di intolleranza, seppur
velati, diventiamo complici delle prepotenze che originano. Rinnoviamo pertanto l’invito al
Comitato Festa di Giulianova di adottare maggior senso critico nella scelta degli artisti, avendo
consapevolezza della responsabilità morale e sociale anche dei messaggi che i propri ospiti
lanciano dal loro palco.» Afferma così, Arcigay Teramo, un chiaro e deciso NO a Povia,
all’omofobia, al razzismo e a qualsiasi altra forma di discriminazione.