Cultura & Società

Al Kabala i virtuosi delle sei corde Giuseppe Continenza e Bireli Lagrène

 

 

Giovedì 20 marzo il jazz club pescarese ospita di nuovo il meglio della musica internazionale: insieme al chitarrista francese Bireli Lagrène nomi storici del jazz italiano come Massimo Manzi alla batteria e Luca Pirozzi al basso. Una “all star band” nata grazie al chitarrista Giuseppe Continenza.
Al Kabala una “all star band”. Due virtuosi delle sei corde, affiancati da nomi storici del jazz italiano. Giuseppe Continenza ha chiamato accanto a sé un compagno speciale. Tra tecnica e virtuosismo, infatti, Bireli Lagrène è un artista di riferimento per la chitarra jazz nel mondo. Un talento puro quello del francese che emerge sin dalla tenera eta’, suona da quando aveva quattro anni, il suo primo amore, dal punto di vista musicale è stato Django Reinhardt, un ispiratore. A metà degli anni ‘80 collabora con Jaco Pastorius e si avvicina alla fusion. E’ un eclettico della chitarra elettrica ma anche un grande interprete dello stile “manouche” e poi stasera avrà uno straordinario compagno di strumento e di palco come Giuseppe Continenza, i loro “momenti” acustici sono preziose perle di grande musica osannati dalla critica. Se a questo aggiungiamo che rispettivamente alla batteria ed al basso ci saranno Massimo Manzi e Luca Pirozzi (davvero difficile citare le loro numerosissime e prestigiose collaborazioni), ecco che si delinea il profilo di un live imperdibile.

 “Ci incontrammo in un festival jazz a Roma nel 2000 – dice Giuseppe Continenza – gli feci ascoltare un mio Cd e subito nacque l’intesa musicale, un momento speciale nella sua semplicità – mi piace come suoni – mi disse – e così è nata la nostra collaborazione”.

Bireli Lagrene è considerato un personaggio leggendario, per quale motivo? “Parliamo di un musicista che a 18 anni incideva con Jaco Pastorius, lui riesce a dare un suono diverso ad ogni live, è una cosa davvero unica, inoltre riesce a suonare davvero qualsiasi strumento con una naturalità impressionante, è un polistrumentista incredibile”.

Che tipo di concerto sarà quello del Kabala?

“Il jazz è spontaneità, non c’è una scaletta stabilita, decideremo al momento in base a quello che ci andrà di fare, e quando si suona con questi musicisti c’è solo da divertirsi per chi sta sul palco e ovviamente per chi ascolta”.

Degli altri compagni di viaggio cosa ci dici?

 “Il basso di Luca Pirozzi e la batteria di Massimo Manzi non hanno bisogno di presentazioni, oltre alle loro indubbie qualità di musicisti hanno una caratteristica molto bella, suonano sempre per il gruppo, riescono sempre a far dare il meglio agli altri”.

Insomma, giovedì 20 marzo al Kabala, protagonista, sarà la chitarra con tutte le sue possibili declinazioni, semplicemente perchè ci sono loro: Bireli Lagrène e Giuseppe Continenza.

 

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