PINETO: EVADE DAGLI ARRESTI DOMICILIARI A ROMA. ARRESTATA

 

 

Continuano i servizi di servizi di controllo e vigilanza del territorio, da parte degli uomini della Compagnia Carabinieri di Giulianova finalizzati a contrastare reati in genere, con particolare riguardo ai furti, particolarmente sentiti dalla popolazione.

In tale contesto, nella serata di mercoledì 5 febbraio 2014, in Pineto (TE), i Carabinieri al comando del Capitano Calore hanno fermato un’Alfa 156 che si aggirava con fare sospetto tra le vie della città. A bordo del veicolo vi erano tre donne croate, di etnia rom, una delle quali all’ottavo mese di gravidanza. Sottoposte ad approfondito controllo da parte dei carabinieri, le stesse fornivano false generalità, il veicolo risultava privo di prevista copertura assicurativa ed il contratto ed il contrassegno assicurativo erano falsi. Il mezzo quindi veniva sequestrato. Dagli ulteriori ed opportuni accertamenti in Banca Dati di Polizia emergevano numerosi ALIAS nonché copiosi precedenti [principalmente reati contro il patrimonio] . Dopo alcune ore le donne venivano identificate in: JOVANOVIC Valentina, 23enne, di etnia rom, domiciliata in un campo nomadi di Roma; eJovanovic Jasmina, 27enne, entrambe conviventi ed entrambe in atto sottoposte al regime degli arresti domiciliari nella città capitolina. Le giovani ROM, evase dallo stato di detenzione erano in trasferta a Pineto sicuramente non in visita di piacere. In esito a quanto emerso, Jovanovic Valentina è stata arrestata per evasione e attestazione di falsa identità e quindi ristretta nella camera di sicurezza del comando compagnia, Jovanovic Jasmina, a causa dell’avanzato stato di gravidanza è stata denunciata in stato di libertà per i medesimi reati.

Il Giudice del Tribunale di Teramo, nella mattinata odierna  ha convalidato l’arresto della ROM disponendo il ripristino degli arresti domiciliari.

Giova evidenziare che il controllo è scaturito anche dalla prontezza di riflessi ed infallibile memoria di un giovane carabiniere il quale accortosi della presenza dell’autovettura sospetta con le donne a bordo si è ricordato di averla sottoposta a controllo già un anno prima sempre con esito positivo.