Cultura & Società

Teramo. Incontro culturale sulla “Sinfonia fantastica di Hector Berlioz (1803-1869)

Mercoledì 8 gennaio 2014 alle ore 17,45 nei locali della Sala di Lettura
“Prospettiva Persona” riprendono gli incontri del Salotto Culturale ( con
il patrocinio della Fondazione Tercas e dell’Ufficio diocesano della
cultura) con il ciclo Do Re Mi Incursioni nel mondo dei compositori a cura
di Benedetto di Crurzio.
L’incontro farà perno sulla “Sinfonia fantastica di Hector Berlioz
(1803-1869)
La cittadinanza è invitata

Approfondimento
Un musicista romantico dal temperamento teatrale e visionario
Berlioz, compositore francese dell’Ottocento, nelle sue opere ha
tentato una
sintesi tra espressione sinfonica e teatrale. La sua ricerca, romanticamente
inquieta, lo portò a concepire moderne invenzioni sonore e orchestrali
La Sinfonia fantastica
Il gusto artistico di Berlioz fu profondamente influenzato dalla letteratura
romantica contemporanea. Si appassionò alla lettura di Byron, Chateaubriand,
Goethe, Hugo, Thomas Moore, Walter Scott. Amò moltissimo Shakespeare, il
grande drammaturgo inglese ammirato da tutto il movimento romantico. Proprio
durante una rappresentazione teatrale shakespeariana conobbe l’attrice
Harriet Smithson, che più tardi sposò. Il tormentato sentimento che unì i
due fornì lo spunto autobiografico al suo lavoro sinfonico più noto: la
Sinfonia fantastica (1830), sottotitolata Episodio della vita di un artista.
Alla musica egli associò un programma letterario: ciascuno dei cinque
movimenti della sinfonia racconta infatti un differente momento delle
fantastiche vicende di un giovane musicista e della donna da lui amata:
Sogni-passioni; Un ballo; Scena campestre; Marcia verso il patibolo; Sogno
di una notte del sabba.
La Sinfonia fantastica di Berlioz presenta una nuova concezione della forma
sinfonica. Si tratta della prima grande sinfonia autenticamente ‘a
programma’ (basata cioè su un programma extramusicale)
dell’Ottocento. Essa
tocca temi letterari tipicamente romantici (il conflitto dei sentimenti, il
sogno, la natura, l’elemento diabolico) e tenta di costruire una
rappresentazione teatrale con il linguaggio musicale e gli strumenti
dell’orchestra. Questa intenzione determina numerose innovazioni
musicali,
come l’uso di un tema (l'”idea fissa”, come la chiamava
Berlioz) che
simboleggia la donna amata e che compare variato in tutta la sinfonia, e la
scrittura orchestrale ricca di nuove sonorità.

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