Italia

Firenze. ANCC: Interrogazione parlamentare sui servizi delle Poste Italiane

Il Paese è al tracollo economico e non ci sono spiragli per la ripresa ma il servizio postale è carissimo e le consegne delle corrispondenze sono effettuate solo alcuni giorni alla settimana.  I disservizi postali sono continui ma ….

C’è chi non va in vacanza

Interrogazione inviata al servizio Assemblea ( Sindacato ispettivo) ieri 30 dicembre 2013

 

Interrogazione a risposta immediata presentata dall’On. ORESTE PASTORELLI

 

Al Ministero dell’Economia e delle Finanze,

premesso che:

  • da diverso tempo si registra su tutto il territorio nazionale il moltiplicarsi di disservizi nella consegna della posta, con grave danno dell’utenza la quale si vede recapitare quest’ultima con molti giorni di ritardo;
  • tali disagi, se connessi ad attività commerciali sono ancora più dannosi, dato che, ad esempio, chi riceve in ritardo la corrispondenza inerente fatturazioni deve pagarne la relativa mora, essendo per lui impossibile dimostrare quando effettivamente gli sia stata consegnata detta corrispondenza;
  • vi è il concreto sospetto che la presente situazione di caos alle poste nasca dall’organizzazione e dalla qualità dei servizi di smistamento della corrispondenza appaltati a ditte esterne;
  • Poste S.p.a. ha, infatti, deciso di esternalizzare la meccanizzazione di detto servizio, e a garantirlo in tutta Italia, sono circa 300 persone che ne curano la manutenzione, con tutti i problemi che è facile immaginare;
  • inutile dire che a fare le spese di tutto ciò siano i cittadini italiani, stante il deterioramento costante della qualità del servizio;

per sapere:

  • di quali informazioni dispone il Ministro interrogato dei fatti esposti in premessa;
  • se non reputi necessario, data la gravità della situazione, attivarsi egli stesso, nell’ambito delle sue competenze, assumendo iniziative urgenti, al fine di porre fine ai disagi di cui in premessa;
  • se non reputi necessario attivarsi affinché Poste italiane mantenga livelli occupazionali , e adotti strategie aziendali, in grado di garantire la consegna della posta, sia ordinaria che celere.

On. Oreste Pastorelli                                                             Roma, 30 dicembre 2013

 

…………………….

oggi 31 dicembre 2013

 

Oggi 31 dicembre 2013, per primi non da prima di Natale non ci è stata consegnata al corrispondenza e questo nonostante siamo in una grande città quale è Firenze, dove ha sede anche un CMP delle Poste Italiane SpA, pertanto invitiamo tutti a chiedere al Governo, a tutela dei consumatori, in particolare a tutela delle Associazioni,

 

1.     un provvedimento per obbligare le Poste Italiane SpA ad apporre un timbro-data alle corrispondenze che accettano, in particolare la posta prioritaria visto la tariffa, nonché ad apporre il timbro-data dell’ufficio locale quando affida la corrispondenza al postino per la consegna.

L’apposizione del timbro-data consentirebbe al destinatario di conoscere la data della spedizione e di dimostrare quando ha ricevuto la corrispondenza. Dati essenziali, perché oggi chi riceve in ritardo la corrispondenza inerente fatturazioni, senza averne colpa, deve pagare la mora essendo per lui impossibile dimostrare quando effettivamente gli è stata consegnata detta corrispondenza.

  1. chiedere al Governo, a tutela dei consumatori, in particolare a tutela delle Associazioni, di invitare le Poste Italiane SpA e a mettere in internet i documenti che giustifichino le richieste di degli aumenti di tariffe autorizzati dall’Agcom .

L’atto e gli allegati inerenti la richiesta di aumento tariffe possono e devono essere messo a disposizione dei cittadini e dei loro rappresentanti in internet perché il servizio postale è strategico per il Paese e investe tutti i cittadini. La trasparenza è essenziale nel rapporto con i clienti nonché alla base della fiducia del cittadino nei suoi rappresentanti.

 

  1. chiedere al Governo, a tutela dei consumatori, in particolare a tutela delle Associazioni, di invitare le Poste Italiane SpA e a mettere in rete i documenti inerenti le corrispondenze che ogni giorno destinano al macero perché non consegnate.

Inutilmente in passato, quando filmati e articoli di quotidiani facevano vedere autotreni di corrispondenze portate al macero, abbiamo chiesto davanti a un Giudice di obbligare le Poste Italiane a farci vedere – quali utenti che avevano ricevuto disservizi – detti documenti ma le Poste Italiane SpA avevano rifiutato di presentarli, evidenziando che non volevano mettere in condizione il cliente di dimostrare il vero disservizio.

 

  1. chiedere al Governo, a tutela dei consumatori, in particolare a tutela delle Associazioni, di invitare le Poste Italiane SpA e a mettere in internet le corrispondenze in giacenza per ciascun centro di smistamento e ufficio postale.

Oggi grazie all’informatizzazione è possibile attivare una rapida ed economica trasparenza, quindi, visto che il cliente postale non ha alcun modo di verificare se la sua corrispondenza, compreso quella prioritaria, è andata distrutta e/o giacerà per anni in un piazzale e/o è stata inviata al macero, il mettere in rete i documenti di cui ai punti evidenzierebbe i punti critici dove è interesse di chi svolge un servizio strategico per il Paese intervenire per risolverli, rendendo un vero servizio ai clienti.

 

il documento completo è consultabile aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/articolo_POSTE_2014.pdf

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