Abruzzo

CALAMITA’ NATURALI: DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA’

CALAMITA’ NATURALI: DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA’

Di fronte a quanto accaduto in questi giorni drammatici è necessario affermare con forza che a ciascuno deve essere assegnata la sua parte di responsabilità che andrebbe accertata, affinché certe situazioni di emergenza e di inefficienza, come quelle che si sono verificate, non si ripetano più.

Ci sono precise responsabilità per quanto si è verificato su tutto il territorio regionale, rispetto alle infrastrutture viarie che cadono a pezzi ed al sistema dei trasporti pubblici, con una vera e propria “Caporetto” di tutto il sistema ferroviario abruzzese, il contestuale blocco del 90% del trasporto delle merci in transito su tutte le strade nazionali, regionali e provinciali.

Nel rinnovare la mia denuncia, chiedo alla parte più illuminata della “opinione pubblica abruzzese”, di trovare la forza ed il coraggio di esporsi e “schierarsi” dalla parte di un nuovo Abruzzo e di darsi da fare in prima persona per costruirlo con la partecipazione e l’impegno quotidiano e disinteressato.

In Abruzzo, tutte le disgrazie “naturali e artificiali” hanno inizio dalla “questione morale” e le stesse enormi, impreviste e disastrose conseguenze materiali, umane e sociali di un evento “naturale” ma “atteso” come la neve in inverno, la pioggia o un terremoto a L’Aquila e nelle zone già individuate ad alto rischio sismico ed idrogeologico, non sono estranee al malgoverno ed alla corruzione politica ed amministrativa che hanno condannato all’oblio, al disonore ed alla vergogna l’Abruzzo e tutta la sua classe dirigente.

Io mi ritengo ormai un “testimone sopravvissuto” a tutta una serie di vicende che “manifestano” oggi gli effetti più drammatici e palpabili in un nefasto combinato disposto con il “dissesto strutturale” di una intera Regione, e tutto si rende chiaro e distinto e, purtroppo, quasi irreparabile.

E’ dagli inizi degli anni ’90 che, come Parlamentare abruzzese, denuncio ripetutamente una “preoccupante” situazione politica ed amministrativa che poi in breve tempo avrebbe portato al disastro di oggi, ed è maturata in me la convinzione che tutto ciò fosse già preannunciato dagli eventi precedenti e da una “visione e interpretazione” dei fatti e degli atti che si presentavano davanti ai nostri occhi “parlamentari”.

Ecco perché, in tutti questi anni, ho lottato per prevenire ed ho denunciato quello che si rivelava prepotentemente davanti ai mie occhi:

– l’abbandono al degrado, alla inefficienza ed alla insicurezza di tutto il sistema ferroviario dei trasporti delle persone e delle merci;

– il trasferimento del 90% del trasporto delle merci su gomma, con un aumento esponenziale del numero dei TIR e dei mezzi pesanti in transito su tutte le strade regionali, provinciali e comunali e fin anche all’interno dei centri abitati;

– la inconsistenza della “prevenzione” degli eventi atmosferici e calamità naturali e la completa inadeguatezza della Protezione Civile Regionale orientata verso piccoli e grandi “eventi” del tutto estranei e devianti rispetto alla materia di competenza;

– strutture “strategiche” di grande viabilità, grandi opere e servizi che cadono letteralmente a pezzi.

I partiti, i politici, gli amministratori, i loro funzionari, dirigenti, consulenti, tecnici ed esperti, non hanno favorito né tutelato lo sviluppo sostenibile del nostro territorio, sembra anzi che, insieme ad agenzie, società, imprese e costruttori spregiudicati, abbiano messo pesantemente le mani sulle casse dello Stato, della Regione, delle Province e dei Comuni e su ogni e qualsiasi tipo di finanziamento pubblico.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

Roseto degli Abruzzi, 3.11.2013


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