Abruzzo

Abruzzo. Mese di lotta e di solidarietà:27° giorno di digiuno a rotazione degli Inquilini abruzzesi

Mese di lotta e di solidarietà:27° giorno di digiuno a rotazione degli Inquilini abruzzesi per il diritto alla Casa, per la ricostruzione e messa in sicurezza sismica e idrogeologica della Edilizia Residenziale Pubblica delle ATER e dei Comuni dentro e fuori dal cratere

Gli Inquilini abruzzesiin un contesto “drammatico” quale è quello determinato dagli effetti del post terremoto e delle grandi difficoltà che si sono manifestate nei 4 anni e 8 mesi trascorsi dal 6 aprile 2009,“chiedono” al Consiglio regionale l’approvazione di due “Proposte di Legge” per il diritto alla Casa, la ricostruzione e la messa in sicurezza sismica e idrogeologica della Edilizia Residenziale Pubblica.

Con il digiuno arrivato al 27° giorno, le famiglie interessate, a 4 giorni dalla scadenza “naturale” della Legislatura, lanciano un ultimo appello a tutte le Istituzioni della Regione Abruzzo e “chiamano” il Consiglio regionale e ognuno dei Consiglieri ad esercitare, per vocazione e fino in fondo, “anche” nelle problematiche relative al diritto alla Casa e alla ricostruzione post terremoto, il mandato legislativo per il quale è stato chiesto il consenso “anche” agli Inquilini e agli Assegnatari della Edilizia Residenziale Pubblica, che sono Cittadini abruzzesi come tutti gli altri.

Il Mia Casa d’Abruzzo, ha consegnato per tempo le due “Proposte di Legge” di cui si chiede l’approvazione, nel rispetto delle modalità stabilite dallo Statuto della Regione Abruzzo il quale, all’art. 12 stabilisce che “La Regione riconosce e promuove la partecipazione allo svolgimento delle funzioni regionali dei cittadini, dei residenti e dei soggetti sociali organizzati in forme democratiche”, e che “I cittadini ed i residenti in Abruzzo possono rivolgere petizioni alla Regione per chiedere provvedimenti o esporre comuni necessità”.

I tempi a disposizione del Consiglio regionale sono, purtroppo, strettissimi, ma il Mia Casa d’Abruzzo è dall’immediato post terremoto dell’Aquila che solleva la necessità di affrontare di petto l’emergenza abitativa in Abruzzo, la ricostruzione e messa in sicurezza sismica della Edilizia Residenziale Pubblica.

Per l’approvazione delle due leggi il Consiglio regionale ha soltanto 4 giorni di tempo, compreso la prossima seduta, poiché, come è noto, l’Art. 86 dello Statuto in merito alla amministrazione straordinaria della Regione, stabilisce che nel caso di scadenza della Legislatura le funzioni del Consiglio regionale sono prorogate sino al completamento delle operazioni di proclamazione degli eletti nelle nuove elezioni limitatamente agli interventi che si rendono dovuti in base agli impegni derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, a disposizioni costituzionali o legislative statali o che, comunque, presentano il carattere della urgenza e necessità.

Il Consiglio regionale accolga l’appello e apprezzi il digiuno degli Inquilini abruzzesi e delle famiglie ancora sfollate che, nelle attuali e difficili condizioni di crisi e di sfiducia generalizzata, assumono un alto significato “umano e di esemplare coesione sociale” e contengono in sé una dignità delle persone, una resistenza ed un rispetto delle Istituzioni che oggi sono tutti “valori rari e necessari” per il futuro dell’Abruzzo e delle giovani generazioni.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

L’Aquila, 11.12.2013

 

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