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INFANZIA, PRESIDENTE BRAMBILLA CHIEDE A LETTA DI RIPRISTINARE FONDO INFANZIA E ADOLESCENZA NEL DDL STABILITA’: “NON ACCETTIAMO TAGLI SUI NOSTRI FIGLI”

INFANZIA, PRESIDENTE BRAMBILLA CHIEDE A LETTA DI RIPRISTINARE FONDO
INFANZIA E ADOLESCENZA NEL DDL STABILITA’: “NON ACCETTIAMO TAGLI SUI
NOSTRI
FIGLI”
Il disegno di legge di stabilità ha ridotto il Fondo nazionale infanzia e
adolescenza ad un livello “francamente intollerabile”, da 39 a 28
milioni annui, ed è perciò auspicabile “che il governo stesso riveda una
scelta in palese contraddizione con i suoi stessi obiettivi
programmatici e con la promessa di prestare particolare attenzione alla
famiglia e alla condizione dei giovanissimi. Non possiamo accettare tagli
sui
nostri figli”. Lo chiede ufficialmente al Presidente del Consiglio
Enrico Letta, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della
commissione
bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, che annuncia comunque la
presentazione di un emendamento, sottoscritto da tutti i componenti
dell’organismo parlamentare, per ripristinare integralmente la
dotazione al livello dell’anno scorso.
Il Fondo, destinato a 15 grandi città per iniziative a favore dei più
giovani, non solo non è stato mai aggiornato, ma tagliato via via dal 1998.
“Fino al livello oggi proposto – sottolinea l’ex ministro – francamente
intollerabile. Tanto più – prosegue – nel desolante panorama di
insufficiente destinazione di risorse alla famiglia e alle giovani
generazioni. Confidiamo nella sensibilità del governo, e del presidente del
Consiglio in particolare, verso un tema di importanza centrale per il
nostro sviluppo: investire con convinzione sulle nuove generazioni e sui
nostri
figli. Solo così è possibile disegnare un futuro vincente per il nostro
Paese. Il governo di larghe intese ha l’opportunità di voltare finalmente
pagina sui problemi dell’infanzia e dell’adolescenza. Un’opportunità che va
colta al volo per cancellare la brutta impressione lasciata da un
ddl stabilità che pare ignorare il fatto che tutti i dati sulla spesa
sociale, direttamente e indirettamente riferita all’infanzia e
all’adolescenza, sono da anni in costante ribasso. Si tratta di una
situazione incredibile per un grande Paese civile come l’Italia. Ecco
perché –
conclude l’on. Brambilla – non possiamo più accettare tagli sui nostri
figli”.
L’Italia, infatti, occupa il 22.o posto su 29 nella classifica Unicef
del benessere dei bambini e degli adolescenti nei paesi ricchi, è al 18.o
posto in Europa per spese destinate alla protezione della famiglia e dei
minori (1,1 per cento del Pil). Per contro, il 17,6 per cento dei bambini e
degli adolescenti italiani vive in condizioni di povertà relativa e il 7
per cento in condizioni di povertà assoluta, mentre sono a rischio di
povertà ed esclusione sociale quasi la metà dei bambini che vivono in
famiglie con tre o più minorenni. In Italia l’11 per cento dei giovani
tra 15
e 19 anni sono “NEET” (Not in education, Employment or training), il tasso
più elevato tra tutti paesi industrializzati.

CONTRIBUTO VIDEO CON DICHIARAZIONI DELL’ONOREVOLE BRAMBILLA
Qui il link per scaricare i tre interventi: http://storage.flexvideo.it/f/br
ambilla/MVB_Intervista_5_11_2013.mp4.zip

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