Atri. Il PD atriano al palazzo ducale per dire no al femminicidio.

(Il PD atriano al palazzo ducale per dire no al femminicidio.)

Scarpe rosse all’ingresso del palazzo ducale, una foto per non dimenticare, un’immagine che ha in sé la vita spezzata delle donne vittime di violenza. Il PD atriano scende in campo contro il femminicidio e Atri, come tante città italiane, si tinge di rosso in concomitanza del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La scarpa è il simbolo del cammino e del percorso di emancipazione dalla discriminazione e dalla violenza, il rosso è il sangue delle tante, troppe vittime di questo fenomeno che ha raggiunto proporzioni allarmanti, 890 donne uccise dal 2005 ad oggi.

Durante il prossimo consiglio comunale, dichiarano le consigliere Di Nardo Di Maio e Ferretti, offriremo al sindaco, agli assessori e ai consiglieri dei fiocchetti rossi da indossare per tutta la seduta consiliare. Il segretario locale Gianni De Galitiis saluta con entusiasmo questa iniziativa: un atto simbolico ma pieno di significati. E’ dai piccoli gesti che nascono le grandi battaglie. Grazie all’attenzione per le politiche di genere e le battaglie per la tutela della donna portate avanti in questi anni dal PD, insieme al lavoro delle associazioni e dei centri antiviolenza, la politica nazionale ha intrapreso la strada giusta per contrastare la violenza di genere, dotandosi finalmente di un buon apparato legislativo per combattere questo fenomeno. Le leggi e la giustizia da sole non possono però estirpare questo male endemico, presente in tutte le classi sociali e in tutti i ceti economici. E’ necessaria una rivoluzione culturale. Il femminicidio, commentano le consigliere, non è un discorso a due, tra vittima e carnefice, ma è il fallimento dell’intera società che si manifesta nel degrado dei rapporti umani, nella distorsione dell’amore e nell’arbitrarietà della forza e del potere. Bisogna che ogni ambito della vita civile sia attraversato da questo vento di cambiamento, educando uomini e donne al rispetto, alla parità, alla dignità al fine di scrollarsi di dosso il fardello secolare di costrizioni e discriminazioni. Dalla scuola alla famiglia, dai media alla politica. Grazie al sostegno e alla sensibilità del partito, concludono le consigliere, ci faremo promotrici di incontri e dibattiti per sensibilizzare e prevenire ogni atto di violenza, fisico, sessuale e psicologico, per sviluppare consapevolezza e coscienza di genere. Per riscattare le vite menomate dalla violenza, affinché nessuna donna si senta impotente e sola. Una lotta senza rabbia e senza aggressività. Combattuta con le idee, con l’ascolto, con il rispetto, con l’informazione e con delle scarpe rosse.

. Quello che non si spiega è come la violenza contro le donne continui ad essere un comportamento così frequente nonostante sia moralmente condannato dalla Società.