Teramo e Provincia

A Torano Nuovo: Commemorazione dei caduti – Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

A Torano Nuovo: Commemorazione dei caduti – Festa dell’Unità Nazionale e

delle Forze Armate.

Venerdì 1 novembre, a Torano Nuovo, l’Amministrazione comunale e l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, celebrano la ricorrenza della festa dell’unità nazionale e delle forze armate.

“Quest’anno celebriamo la ricorrenza del 4 novembre per commemorare, con rispetto e dolore,  quanti soffrirono, militari e civili, durante i lunghi anni del conflitto, con un particolare e significativo evento: il rientro dei resti mortali del soldato Sante Cosenza caduto in Germania durante la seconda guerra mondiale” ci informa il Sindaco Dino Pepe.

Alla presenza di S.E. il Prefetto, delle autorità  militari e civili,  dopo 68 anni, i resti del soldato Sante Cosenza, dal cimitero militare italiano di Berlino, vengono riconsegnati, in una piccola bara avvolta dalla bandiera tricolore, alla sua famiglia e alla sua Patria per la quale, a soli 20 anni,  chiamato alla guerra presso il reggimento di artiglieria di Piacenza, ha dato la vita.

Una cerimonia semplice ma molto coinvolgente. Alle 10.00 raduno in Largo Argalia-Spinelli, in via Roma e partenza del corteo con le autorità civili e militari, i Sindaci con i gonfaloni, le Associazioni, gli alunni delle scuole e i cittadini. Seguirà la deposizione della corona al Monumento dei Caduti, la Santa Messa officiata da S.E. il Vescovo  e la tumulazione dei resti del soldato nel cimitero comunale.

Tutta la comunità toranese è stretta intorno al fratello Giovanni,  unico fratello vivente, e ai familiari del soldato,  per  partecipare a questo  loro momento intimo ma anche per testimoniare e tenere viva la memoria.

In questa giornata, nata per celebrare una vittoria, va ricordato soprattutto che, prima della vittoria,  c’è stata una guerra e che  la guerra è sofferenza, è atrocità, è fame, è paura, è morte.

Se le cerimonie non servono per scongiurarla, aiutano almeno a conoscerla.

E conoscere significa non tanto recuperare il passato, quanto guadagnarsi il futuro.
Per non ipotecarlo alla violenza, alla illegalità, all’ingiustizia, alla sopraffazione, alle

divisioni, alle intolleranze, alle discriminazioni.

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.