Teramo e Provincia

Teramo. MIGRARTE: DUE GIORNI DI STUDI SU PRODUZIONI E CONSUMI CULTURALI NEI PROCESSI DI INTEGRAZIONE IN PROVINCIA DI TERAMO (1)

MIGRARTE: DUE GIORNI DI STUDI SU PRODUZIONI E CONSUMI CULTURALI NEI PROCESSI DI INTEGRAZIONE IN PROVINCIA DI TERAMO (1)

Teramo, 17 ottobre 2013 – Due giornate di studi dal titolo MigrarTE, dedicate a produzioni e consumi culturali nei processi di integrazione in provincia di Teramo si terranno oggi pomeriggio alle ore 15.30 nella Sala polifunzionale della Provincia di Teramo e domani venerdì 18 ottobre, alle ore 10.00 nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo.

L’iniziativa arriva a conclusione del progetto biennale di ricerca dal titolo “Pratiche per l’integrazione interculturale: il ruolo delle arti e della comunicazione”, concentrato sulla provincia teramana, nell’ambito del Progetto Speciale “Ricerca di Eccellenza – Ricercatori” finanziato dalla Fondazione Tercas, con l’adesione del Corecom Abruzzo e dell’Associazione Cineforum. Il gruppo di ricerca interdisciplinare è composto dai ricercatori della Facoltà di Scienze della Comunicazione Lucia Esposito, Alessandra Ruggiero, Andrea Sangiovanni, Angela Zocchi Del Trecco, coordinati da Gabriele D’Autilia.

Oggi, giovedì 17 ottobre, nella Sala polifunzionale della Provincia, alle ore 15.30 si terrà una tavola rotonda, coordinata da Gabriele D’Autilia, dell’Università di Teramo, sul tema Racconti migranti: filmaker, attori e registi a confronto. Interverranno il filmaker Luca Cricenti, il critico cinematografico Leonardo Persia e Rolan Seiko, dell’Istituto Luce-Cinecittà. Seguirà, alle ore 18.30, la performance teatrale Ndaje. Onde di persone, di Teatri de le Rùe e Oumar Cheik Gaye.

Domani, venerdì 18 ottobre, alle ore 10.00, nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza, si terrà una tavola rotonda sui Percorsi dell’integrazione culturale. Interverranno Roberta Gandolfi, dell’Università di Parma; Everardo Minardi, dell’Università di Teramo; Gianluca Gatta, dell’Università di Napoli/Archivio delle memorie migranti); Pierfranco Malizia, della LUMSA di Roma. Coordinerà i lavori Alessandra Ruggiero, dell’Università di Teramo. Seguirà la presentazione del sito MigrarTE. (SEGUE)

Teramo, 17 ottobre 2013 – Ndaje. Onde di persone è una piccola performance frutto di un incontro: in lingua wolof ndaje significa proprio “incontro”. È un intreccio di brani tratti da uno spettacolo (È partita una nave da Roma) e di “poesie” di Oumar Cheik Gaye.

È partita una nave da Roma è una produzione dei Teatri de le Rùe: il titolo viene da un antico canto popolare un tempo molto conosciuto in Abruzzo, e racconta storie di emigrazione del secondo dopoguerra. Oumar Cheik Gaye è un poeta, attore e regista nato in Senegal, che da diversi anni ha fatto dell’Abruzzo la sua base.

Mariannina, personaggio simbolo di È partita una nave da Roma, è in viaggio forse di ritorno, forse per partire di nuovo, e nella visita al paese di origine incontra chi non è potuto partire, chi non ha potuto cambiare la propria condizione. Oumar, accompagnato dalla sua giovane figlia, dichiara che in ogni luogo è la diversità dei colori che fa la bellezza del quadro.

Le migrazioni sono da sempre onde di persone che viaggiano, per terra e per mare; e in questo movimento si spostano sogni, corpi e valigie, sempre accompagnati dall’irrequietezza della ricerca e dell’attesa del giorno migliore. Anche oggi ci domandiamo se partire o rimanere. Ma qual è nel mondo quel luogo migliore dove è ancora possibile portare il proprio essere uomini e donne, il proprio mestiere, la propria identità culturale? Se c’è, è quel luogo dove posso dirti «Ieri ero in difficoltà ma sei stato capace di aiutarmi».

L’ideazione e la regia dello spettacolo sono firmati da Mara Di Giammatteo, Oumar Cheik Gaye e Fabrizio Deriu, con assistente alla regia Mariateresa Diomedes. Ne sono interpreti Valentina D’Angelo, Giovanni Avolio, Mara Di Giammatteo, Oumar e Anta Cheik Gaye, Mariateresa Diomedes.

REDAZIONE UFFICIO STAMPA

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