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Sino a mercoledì 30 ottobre il 12° Congresso Nazionale della SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali. Testimonial all’inaugurazione gli artisti Antonella Ruggiero e Ugo Pagliai

Lunedì 28 ottobre 2013

Sino a mercoledì 30 ottobre il 12° Congresso Nazionale della SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali. Testimonial all’inaugurazione gli artisti Antonella Ruggiero e Ugo Pagliai

Malattie infettive: al San Raffaele di Milano 800 specialisti nel ricordo di Carlo Urbani

Fari puntati su Hiv e Tbc. Rischi infettivi, nuove prospettive sulle cure antibiotiche, oltre che terapie e sostenibilità delle spese per l’epatite.

Si è aperto a Milano, sino a mercoledì 30 Ottobre, al Centro Congressi San Raffaele, in via Olgettina, 58  il XII Congresso Nazionale SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali. Prevista la partecipazione di oltre 800 specialisti provenienti anche da altri paesi europei, con l’obiettivo di fare il punto sugli ultimi progressi della ricerca scientifica nel settore delle malattie infettive.

La cerimonia inaugurale si è svolta in ricordo dei dieci anni dalla morte di Carlo Urbani, medico e microbiologo italiano: fu il primo a identificare e classificare la Sindrome Respiratoria Acuta Severa (anche nota come SARS o polmonite atipica), la malattia al centro dell’epidemia esplosa in Estremo Oriente tra il 2002 e il 2003 provocando 775 vittime accertate. Grazie a Carlo Urbani il Vietnam è il primo paese a poter dichiarare la SARS debellata. Tra gli ospiti presenti, la cantante Antonella Ruggiero, accompagnata al pianoforte dal maestro Mark Harris, l’attore Ugo Pagliai, Don Mazzi, assieme a familiari e colleghi del medico.


INTERDISCIPLINARIETA’ E 4 ANNIVERSARI DA RICORDARE Strategica la sinergia tra specialisti e medici generici nell’approccio antinfettivo, considerando le politiche sanitarie nazionali e regionali, e la ricerca della soddisfazione dei bisogni dei cittadini e l’esigenza di un attento impegno delle risorse economiche. L’Infettivologia è una specialità che registra un preoccupante sommerso in particolar modo se riferito ai casi di Epatite e al virus HIV. Si è abbassata l’attenzione da parte della popolazione. Ci si allarma per i casi ti Tbc mentre più numerosi sono i casi di Epatite C o di l’Aids – sottolinea ilPresidente del Congresso Prof. Adriano Lazzarin, Direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano.


Il nostro obiettivo è quello di comunicare al pubblico e ai nostri soci le novità nel campo della diagnostica e della terapia delle patologie infettive, con uno sguardo ancora più ampio verso la multidisciplinarietà della conoscenza – sottolinea il Prof. Orlando Armignacco, Presidente Nazionale della Simit – Parleremo deinuovi farmaci per l’infezione da virus di epatite C. Stiamo vivendo attualmente lo stesso progresso che abbiamo sperimentato 20 anni fa con l’Hiv, e siamo fiduciosi di poter rendere questa malattia del tutto curabile. A proposito di Hiv, occorre ribadire l’importanza del test: sono in aumento le persone che scoprono, a volte troppo tardi, la presenza dell’infezione”.

Previsti anche focus sulle malattie nosocomiali nonché sulle malattie infettive più pericolose e quelle tropicali che possono essere contratte anche al di fuori dei nostri confini. Un ottimo spunto sarà fornito dal dibattito in occasione di 4 anniversari che saranno ricordati in questa sede:

il 10° anniversario della Sars, la malattia, acronimo di “Severe Acute Respiratory Syndrome” (grave sindrome respiratoria acuta), è una malattia che colpisce i polmoni ed è causata da un virus chiamato “coronavirus”. Questo nome viene dal fatto che una parte del virus ha una forma simile a una corona. Di  recente virus Mers, il “parente” della Sars sta colpendo il Medio Oriente in queste settimane e ha già provocato quasi 140 vittime. Il primo caso noto di SARS si è verificato in Cina nel 2002. Nei mesi immediatamente successivi, la SARS si è diffusa ad oltre 26 paesi. Da allora, in totale, 8.098 persone si sono ammalate di SARS e 774 ne sono morte. Il virus è stato però controllato con successo ed oggi è stato dichiarato ufficialmente “debellato”.

Strettamente correlato al primo anniversario è il decennale dalla morte di Carlo Urbani.Carlo Urbani è stato un medico e microbiologo italiano. Fu la prima persona a identificare e classificare la Sindrome Respiratoria Acuta Severa, la malattia al centro dell’epidemia esplosa in Estremo oiente, e morì a Bangkok nel 2003.

I 30 anni dalla scoperta del virus AIDS. Il 20 maggio 1983, 30 anni fa, un team di ricercatori francesi diretti dal professore Luc Montagnier pubblicava sulla rivista americana “Science” un articolo in cui rivelavano l’esistenza di un nuovo virus, l’Hiv, responsabile della Sindrome da immunodeficienza acquisita o Aids. Per queste ricerche, Montagnier e la sua stretta collaboratrice, Francoise Barrè Sinoussi, ottennero il Nobel per la medicina nel 2008. Trent’anni dopo 34 milioni di persone vivono con questo virus, circa 1,8 milioni muoiono di Aids ogni anno, secondo i dati dell’Unaids, il Programma delle nazioni unite per l’Aids/Hiv, e un vaccino per distruggerlo ancora non è stato messo a punto.

I 70 anni dalla data di isolamento della streptomicina, un antibiotico batteriostatico a dosi terapeutiche, a dosi superiori diventa battericida, il primo ad essere scoperto di una famiglia chiamata amminoglicosidi, uno dei primi rimedi contro la tubercolosi. Viene ottenuto dagli attinobatteri. Questo farmaco non può essere somministrato oralmente, ma tramite regolari iniezioni intramuscolari; un suo effetto collaterale è l’otossicità, che può portare a una temporanea perdita dell’udito.

Francesco Salvatore Cagnazzo

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