Teramo e Provincia

Pineto. Lavori sul Calvano, l’assessore Cantoro polemizza sulle inefficienze della Provincia

Lavori sul Calvano,

l’assessore Cantoro polemizza sulle inefficienze della Provincia

Con l’approssimarsi della stagione delle piogge

tanta preoccupazione da parte dei residenti della zona

“La situazione si fa sempre più pericolosa e la Provincia di Teramo continua a tacere”. Con queste parole l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Pineto Giuseppe Cantoro torna a puntare i riflettori sui lavori di messa in sicurezza, ormai al palo da mesi, del torrente Calvano.

Un intervento per il quale il Comune pinetese si è più volte battuto, consapevole del rischio a cui la cittadina adriatica va incontro con l’approssimarsi della stagione delle piogge.

“Non è la prima volta che chiediamo aiuto alla Provincia – lamenta l’assessore in merito – e non è la prima volta che Elicio Romandini ci risponde che al più presto i lavori saranno ripresi. I fatti però dicono altro e, ormai da mesi, nel tratto di torrente in attraversamento alla Strada Provinciale 28 è ancora presente un monolite di grandi dimensioni”.

L’amministrazione comunale è ancora in attesa che la ditta incaricata dall’ente provinciale spinga il manufatto in questione sotto la carreggiata stradale della Sp 28 per l’allargamento della sezione idraulica in attraversamento.

“Si tratta di un passaggio – spiega meglio Cantoro – per il quale la Provincia ha bisogno dell’autorizzazione di Autostrade, finora mai pervenuta. Mi chiedo perché nessuno si sia interessato a ottenere tutte le autorizzazioni necessarie prima dell’inizio dei lavori, vista la delicatezza di questo intervento e perché abbiano atteso di arrivare con i lavori fin lì”.

L’assessore sottolinea che la struttura comunale di Protezione Civile assicura la massima organizzazione e prontezza per l’attività di monitoraggio, “ma – tuona Cantoro – non è questo che basta. In termini di prevenzione si rende infatti necessaria l’immediata rimozione del monolite o, se proprio non è possibile, un intervenuto temporaneo per la messa in sicurezza del tratto interessato. I residenti della zona sono realmente allarmati perché, con le piogge, il monolite può trasformarsi in un vero e proprio tappo. I cittadini continuano a bussare alle porte di Palazzo di Città, ma la responsabilità non è nostra. Perché Romandini fa promesse che non mantiene? Siamo davvero preoccupati. L’assessore provinciale – conclude – mi chiede di informarmi meglio, ma, al di là di dati e carteggi, ad oggi è ancora tutto fermo. Sono i fatti a darmi le risposte che la cittadinanza cerca”.

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