Giulianova

Giulianova. Piccola Opera Charitas. Il 23 ottobre il TAR si pronuncerà sul decreto commissariale 51 impugnato dalla Piccola Opera e da altre 13 strutture regionali. Il sindaco: “Speriamo che il TAR apra le porte alla speranza”.

Piccola Opera Charitas. Il 23 ottobre il TAR si pronuncerà sul decreto commissariale 51 impugnato dalla Piccola Opera e da altre 13 strutture regionali. Il sindaco: “Speriamo che il TAR apra le porte alla speranza”.

Il 23 ottobre prossimo il TAR Abruzzo si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva   del decreto commissariale n. 51 del 5 luglio scorso presentato dalla Piccola Opera Charitas e da altre tredici simili strutture operanti in Abruzzo.

Spero davvero, e con me tutti coloro che condividono le giustificate apprensioni dei familiari dei ragazzi ospiti nella Piccola Opera e nelle altre consimili strutture presenti nel territorio regionale”, dichiara il sindaco Francesco Mastromauro, “che la pronuncia del TAR apra le porte alla speranza. Speranza di un futuro meno buio per chi è stato meno fortunato di noi, ma anche speranza di conservare il posto di lavoro per le centinaia di operatori che con grande professionalità hanno sempre garantito un’assistenza modulata sulla professionalità e l’umanità. Rimane il rammarico per la mancata risposta del governatore Chiodi alla mia lettera del 7 ottobre scorso. Un silenzio davvero e inspiegabilmente granitico su una semplice richiesta: quella di un incontro, o a L’Aquila o nella stessa Piccola Opera di Giulianova. Un incontro chiesto da me ma reclamato da tantissimi, senza distinzioni di colore politico e di appartenenze. Eppure, quella richiesta corale, nata dall’incontro di tante persone diverse ma accomunate dalla consapevolezza del valore dell’Opera fondata da P. Serafino, è rimasta inascoltata. Come inascoltata è rimasta la richiesta di revoca del decreto commissariale, oggetto di intervento di intervento da parte del TAR. Inevitabile, quindi, la richiesta di sospensiva che tuttavia – conclude il sindaco – non esclude il desiderio e la volontà di un confronto con il governatore Chiodi che, lo ribadisco per l’ennesima volta, non è un avversario ma un interlocutore, e con i capigruppo consiliari in Regione”.

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