Teramo e Provincia

Roseto degli Abruzzi. Il Presidente Chiodi, pur essendo tenuto a farlo in attuazione dello Statuto della Regione Abruzzo e della nuova Legge Elettorale approvata il 26 marzo 2013, non stabilisce “ancora” la data delle prossime elezioni regionali.

Movimento Città per Vivere

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COMUNICATO STAMPA

Il pranzo è servito!”

Il Presidente Chiodi, pur essendo tenuto a farlo in attuazione dello Statuto della Regione Abruzzo e della nuova Legge Elettorale approvata il 26 marzo 2013, non stabilisce “ancora” la data delle prossime elezioni regionali.

Uno dei motivi è che la nuova Legge Elettorale, tra l’altro, permette che la raccolta e l’autenticazione delle firme per la presentazione delle liste non è richiesta per le liste che, al momento della indizione delle elezioni regionali, sono espressione di gruppi presenti nel Consiglio regionale o nel Parlamento nazionale”.

Ciò consentirà, nei prossimi giorni, ai Consiglieri regionali che ne avessero “necessità” di poter costituire, prima della definizione della data delle elezioni, un “nuovo” Gruppo Consiliare con una denominazione tale poter presentare proprieliste senza dover raccogliere in ambito regionale da 6.000 a 8.000 firme, debitamente “autenticate e certificate”.

Ma il fatto “nuovo” e tanto atteso e che consentirà adesso al Presidente Chiodi di stabilire anche se in ritardo la data delle elezioni è arrivato! E cioè che nel Parlamento nazionale e nei Consigli regionali verranno costituiti i Gruppi Parlamentari e Consiliari di “FORZA ITALIA”, in sostituzione di quelli “ufficialmente presentatisi alle elezioni” e ancora oggi denominati Popolo delle Libertà.

Il Presidente Chiodi, per “coprire” il proprio procedere, ha ignorato sia lo Statuto che la stessa Legge Regionale n. 42 dell’11 dicembre 2007 che ha istituito e disciplina il Collegio regionale per le garanzie statutarie al quale sono stati demandati compiti amministrativi inerenti lo svolgimento delle elezioni.

Se il Presidente Chiodi voleva “risparmiare” sui costi, poteva sia “anticipare” di un mese lo svolgimento delle elezioni e sia rispettare la scadenza naturale della legislatura, ma non lo ha voluto fare, pur sapendo che le elezioni regionali non possono essere abbinate a quelle europee che si svolgono in una unica giornata, ma solo a quelle eventualmente “anticipate” per il rinnovo del Parlamento Italiano se queste si dovessero tenere nello stesso anno delle Elezioni regionali in Abruzzo: e così, parafrasando il Presidente Chiodi: il pranzo è servito!

Decidendo pertanto di fare “vivacchiare” oltre il dovuto l’attuale Consiglio regionale e “mettere così al sicuro” la sua permanenza in carica, come fosse anche “il commissario” della Regione Abruzzo, ha fatto una scelta “di parte” e, se le cose andranno nel verso giusto, con il suo odierno auspicio che sia meglio “invece” staccare la spina al Governo di Enrico Letta, il piatto “freddo” lo servirà per davvero. Ma, a tempo debito, dovrà dare alcune spiegazioni in merito, sia agli elettori abruzzesi che alla Corte dei Conti.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

Roseto degli Abruzzi, 20.9.2013


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