Abruzzo

Abruzzo. Credito alle imprese, dito puntato verso le banche Lupo: timori per i piccoli istituti. Di Costanzo: ingiustificata la scarsità di impieghi

Credito alle imprese, dito puntato verso le banche

Lupo: timori per i piccoli istituti. Di Costanzo: ingiustificata la scarsità di impieghi

PESCARA – Un bollettino di guerra che si ripete, ogni tre mesi, senza soluzione di continuità. Così il presidente della Cna abruzzese, Italo Lupo, ha commentato i dati relativi all’andamento del credito nella nostra regione nel primo trimestre dell’anno, e presentati questa mattina alla stampa, insieme al curatore della ricerca, Aldo Ronci, e al direttore della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo. Tra gli elementi più preoccupanti sottolineati da Lupo, la progressiva contrazione del credito erogato dai piccoli istituti: «Erano la nostra migliore ancora di salvezza, anche in forza del solido rapporto con il territorio e con il mondo delle piccole imprese. Ma ora, i processi di fusione e di aggregazione che stanno investendo l’Abruzzo rischiano di correggere in negativo questo circuito virtuoso. Oltretutto, il fatto che i depositi restino elevati rischia di spostare altrove, in altri territori, quanto raccolto qui».

Dito puntato verso il sistema bancario anche da parte del direttore della Cna abruzzese, Graziano Di Costanzo: «A livello nazionale il sistema bancario impiega una cifra astronomica, oltre 165 miliardi di euro, più di quanto raccolga. In Abruzzo avviene il contrario esatto, con impieghi inferiori alla raccolta per ben 416 milioni; le banche, insomma, non hanno alibi legati alla raccolta per giustificare il loro scarso interesse verso il territorio e le attività produttive».

Qualche ragione di speranza, dopo anni di attese e nonostante i tempi lunghi per l’elaborazione delle domande, arriva grazie all’imminente assegnazione, da parte della Regione, dei fondi del bando Por-Fesr per il sostegno ai confidi. Una boccata d’ossigeno di 18,5 milioni di euro, cui si aggiungeranno altri 14 individuati dai Fondi Fas: «Ma i confidi – avverte Di Costanzo – sono allo stremo, dopo essere stati lasciati soli, in questi anni, a far fronte alla domanda di credito da parte delle imprese». 2 fine

13/9/2013

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