nuova norma sul turismo contenuta nel Decreto Del Fare L’ITER AUTORIZZATIVO, EDILIZIO ED URBANISTICO

nuova norma sul turismo contenuta nel Decreto Del Fare

L’ITER AUTORIZZATIVO, EDILIZIO ED URBANISTICO

NON RIGUARDA CHI UTILIZZA L’AUTOCARAVAN PER IL TURISMO ITINERANTE

Per evitare micidiali confusioni, ricordiamo che ai camperisti che utilizzano l’autocaravan per viaggiare, la nuova norma sul turismo, contenuta nel Decreto Del Fare, non cambia alcunché, mentre, al contrario, ai gestori dei campeggi pare finita l’era dell’affittare delle piazzole per casemobili che di mobile hanno solo l’aggirare le norme sull’edilizia.

Per fare chiarezza occorre ricordare che l’art. 41, comma 4 del decreto legge n. 69 del 21 giugno 2013 ha modificato l’articolo 3, comma 1, lettera e 5) del D.P.R.n. 380/20011 (testo unico in materia edilizia).

Prima delle modifica la norma qualificava ‘interventi di nuova costruzione’: l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee.

Dopo la modifica la norma qualifica ‘interventi di nuova costruzione’ l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee ancorché siano posizionati, con temporaneo ancoraggio al suolo, all’interno di strutture ricettive all’aperto, in conformità alla normativa regionale di settore, per la sosta ed il soggiorno di turisti.

A ben vedere la modifica è del tutto superflua. Infatti, già prima della sua entrata in vigore installare un’autocaravan o una caravan all’interno di un campeggio e tenerla fissa per anni costituiva un ‘intervento di nuova costruzione’ per il quale si richiedeva, ad esempio, il permesso di costruire.

Anche prima di questa Legge, già nel secolo scorso, dagli anni Ottanta, in Toscana, chi parcheggiava sul proprio terreno un’autocaravan o una caravan in modo permanente, veniva fotografato, verbalizzato e andava a discutere il presunto abuso edilizio davanti a un giudice. Non pochi sono stati coloro che, abbindolati da false promesse, compravano un terreno convinti di poterci abitare installandoci sopra un’autocaravan e/o una caravan, venivano risvegliati da un verbale da processo penale.

Nel corso del 2012 alcuni camperisti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti sono stati sanzionati proprio perché avevano posizionato la propria autocaravan all’interno di un campeggio senza rimuoverla per anni. Ciò ha ribadito che mutare la destinazione d’uso di un terreno, di una piazzola, non è evidentemente ammissibile.

Ovviamente, è evidente che può parlarsi di ‘intervento di nuova costruzione’ solo nel caso in cui l’installazione non sia diretta a soddisfare un’esigenza meramente temporanea ma alcuni, disinformando, stanno cercando di strumentalizzare i camperisti. A questi soggetti occorre rispondere che siamo proprio noi a pretendere l’applicazione di questa Legge perché da anni i campeggi sono stati trasformati in villaggi dove sono pochissime, le piazzole per le autocaravan di passaggio e questo inficia lo sviluppo del turismo itinerante in autocaravan e caravan perché in Italia ci sono non più di 2.500 campeggi – di cui circa la metà stagionali – su 8.092 Comuni.

In sintesi, questa Legge riguarda autoveicoli e/o rimorchi che perdono la loro destinazione d’uso, diventando vere e proprie abitazioni avendo all’esterno la piazzola coperta con teli e occupata con suppellettili, elettrodomestici, ecc, senza avere i requisiti di sicurezza previsti per le abitazioni civili.

Questa Legge è un atto dovuto sia per attivare la sicurezza antincendio sia per non aggirare le norme edilizie; quindi, chi trasforma un autoveicolo e/o un rimorchio in una casa fissa dovrà sottostare a quanto previsto per gli edifici.

L’ARTICOLO

Turismo, in vacanza con camper e roulotte? Serve l’autorizzazione per costruire case.

Secondo la nuova norma sul turismo contenuta nel decreto del fare, che ha ottenuto oggi il sì definito alla Camera, chi va in vacanza sfruttando i mezzi “open air” deve avviare le procedure come se stesse costruendo un bene immobile. Zuccato (Confindustria Veneto): “Follia”.

Redazione 9 agosto 2013

Con l’approvazione della nuova norma del turismo contenuta nel decreto del fare, che ha ottenuto oggi il sì definito alla Camera, chiunque va in vacanza nei campeggi con camper, roulotte e case mobili deve chiedere l’iter autorizzativo, edilizio ed urbanistico, che regola le costruzioni non mobili e ad utilizzo permanente. In pratica come se stesse costruendo una casa.

“UNA FOLLIA”. E dal Veneto sono esplose le proteste: “Una follia equiparare camper e roulotte a nuove case”, così il Presidente di Confindustria della regione Roberto Zuccato che si unisce alle obiezioni mosse dal governatore del Veneto Luca Zaia contro le imposizioni burocratiche al settore del turismo open air.

“ENNESIMA BRUTTA FIGURA”. Zuccato svela poi come si sta comportando Confindustria Veneto: “Assieme a Federturismo Veneto, ci siamo mossi, non solo in questi giorni, con esponenti del Governo per modificare il testo, che così come si presenta avrà sulle imprese che gestiscono i campeggi (molto numerosi nella nostra regione) un impatto assolutamente negativo, per lo sviluppo e la qualificazione del settore. È l’ennesima brutta pagina di un Paese che ha smarrito la visione di sé e del suo sviluppo economico e sociale, che “imprigiona” chi vuole fare attività economica, attraverso un “manto burocratico”, che copre ogni cosa, ma che, al contempo, non persegue i veri illeciti, non sanziona i “furbi”, ma si limita ad inasprire le norme facendo danni a chi è e vuole stare nella legalità”.

RICHIESTA AL PRESIDENTE ZAIA. Zuccato si rivolge poi al governatore del Veneto Zaia: “Chiediamo pertanto al presidente Zaia di istituire un “tavolo di lavoro”, partecipato dai più qualificati rappresentanti del turismo “open air”, non solo per riscrivere la norma, ma per offrire a Governo e Parlamento una proposta più complessiva riguardante un settore che rappresenta un fattore centrale della crescita del turismo in Veneto e in Italia. Riteniamo opportuno che sia la Regione Veneto a proporre il “tavolo tecnico“, proprio perché questo territorio ospita i campeggi più grandi d’Europa e raccoglie le esperienze imprenditoriali più avanzate”.