Abruzzo

Abruzzo. Il WWF interviene di nuovo nella salvaguardia dei grandi alberi Questa volta per evitare il taglio di un maestoso esemplare di Pino D’Aleppo a Spoltore

Continuiamo ad assistere impotenti ad attacchi al nostro patrimonio naturale costituito dagli alberi e dai viali alberati che, quasi quotidianamente, tanti cittadini ci segnalano con la speranza, con il nostro aiuto ed intervento, di arrestare una distruzione immotivata e irresponsabile.

Dopo la perdita di interi viali alberati lungo le strade di Loreto Aprutino, Pianella, Pratola Peligna, Sulmona, Navelli, Collecorvino, Cappelle sul Tavo e per ultimi nel cuore di Francavilla e di Avezzano, anche singoli maestosi esemplari di alberi sono, con estrema facilità, tagliati come è accaduto recentemente a Pescara in via Colle Innamorati (Pino d’Aleppo) e a Chieti (Quercia secolare).

Ci auguriamo questa volta, però, di incontrare amministratori sensibili a tali tematiche in grado di capire che gli alberi in generale, e quelli vetusti in particolare, appartengono ai beni ambientali che danno valore al nostro paesaggio e migliorano la salute e la qualità della vita dei cittadini e che quindi è doveroso ricercare soluzioni alternative al taglio sic ed simpliciter.

Venuti a conoscenza dell’imminente taglio di un maestoso Pino d’Aleppo, collocato all’interno delle mura di cinta del cimitero di Spoltore sul lato che costeggia la Strada Provinciale di collegamento con Cappelle sul Tavo (foto in allegato), ci siamo immediatamente rivolti al Sindaco di Spoltore e al Corpo Forestale dello Stato chiedendo di sospendere ogni decisione in merito, eventualmente già assunta, in modo da esaminare proposte alternative e meno impattanti alla cui elaborazione ci siamo resi disponibili mettendo a disposizione i nostri esperti botanici e quelli delle altre associazione ed in particolare del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio (CONALPA), particolarmente esperti in questa materia.

Nella richiesta   vengono richiamate le attuali e recentissime disposizioni contenute nella legge regionale n. 12/2013 che, nelle more della istituzione dell’elenco degli alberi d’Italia meritevoli di tutela e salvaguardia (alla cui redazione partecipano anche la Regione e i Comuni), vieta sul territorio dei centri urbani il danneggiamento, l’abbattimento e l’espianto di alberi ad alto fusto, a maggior ragione quelli secolari tipici.

Gli alberi, e il paesaggio da essi generato, sono anche la nostra storia, rappresentano la carta d’identità di un territorio. Con la loro distruzione stiamo perdendo i riferimenti naturali che in un luogo o lungo un tragitto (come in questo caso) rappresentano i caratteri identitari di un territorio che lo rendono di assoluta qualità e unicità.

Ci auguriamo quindi, con il nostro tempestivo intervento, di salvare questo magnifico esemplare di Pino d’Aleppo e di iniziare così una inversione di tendenza all’insegna di una ritrovata sensibilità culturale sicuramente più efficace di qualsiasi norma di legge.

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