37° Incontro di Folklore Internazionale Penna Sant’Andrea dal 2 al 4 agosto capitale del Folklore

37° Incontro di Folklore Internazionale

Penna Sant’Andrea dal 2 al 4 agosto capitale del Folklore

E non solo folk: mostre dedicate agli strumenti musicali artigianali e alla tradizionale danza del Laccio d’Amore. Il 3 agosto omaggio al suonatore di “ddu bbotte” Basilio D’Amico

Dal 2 al 4 agosto 2013, a Penna Sant’Andrea, si terrà la 37° Edizione dell’Incontro di Folklore Internazionale.

Alla manifestazione  parteciperanno  14 gruppi folk provenienti da Messico, Argentina, Slovacchia, Kenia, Campania, Lombardia, Sicilia, Molise, Abruzzo, per un totale di 300 suonatori e ballerini.

Il Festival partirà venerdì 2 agosto con l’esibizione dei Gruppi in costume.   Sabato 3 agosto ci sarà la quinta  edizione della “Notte Folk”: gruppi di musica popolare di varie nazioni si esibiranno per l’intera nottata. Infine, domenica 4 agosto il classico Incontro di Folklore con Gruppi in costume di ogni parte del mondo.

Nei giorni del Festival sarà possibile visitare la Mostra-Mercato degli Strumenti Musicali artigianali di Enzo Di Silverio, la Mostra del LACCIO D’AMORE (esposizione di foto e cimeli del Gruppo), lo Stand della Riserva Naturale Regionale “Castel Cerreto” e numerose stands dedicati all’artigianato artistico locale.

Alle ore 18 di sabato 3 agosto presentazione del documentario, realizzato da Gianfranco Spitilli e Marco Chiarini su  “Basilio D’Amico” , storico suonatore di “ddu bbotte” di Penna Sant’Andrea.

La 37° Edizione della importante Rassegna Folkloristica di Penna  Sant’Andrea  parte venerdì sera con un Gruppo proveniente dall’Argentina,  la Compania  de Danzas ” Sentires”   di Oncativo, diretta da Angel Carabajal, che presenterà –in un tripudio di costumi coloratissimi- le danze caratteristiche del proprio paese, in primo luogo il tango accompagnato dal classico bandoneon.

Al bandoneon risponderanno le zampogne del Gruppo molisano “Patrios” di Scapoli e quindi le tradizionali canzoni abruzzesi interpretate dalla Corale di Rocca di Cambio.

Lo svolgimento classico del Festival verrà interrotto sabato sera dalla “Notte Folk”. Si potrà ballare sino all’alba accompagnati dalle musiche e dai canti veramente da ogni parte del mondo: Li Sandandonijre di Penna Sant’Andrea e “Musicantica” del salernitano, gli abruzzesi “Lupi della Majiella” ed i siciliani del “Ballo pantomima della cordella”, la musica al femminine delle “Moirarmoniche” piemontesi e quella dei “Mariachi” di Città del Messico, il folklore in chiave moderna dei teramani Hardfolk ed i tamburi tribali del “Nairobi National Dance Ensemble” del Kenia.

Domenica a sera la giornata finale dell’Incontro di Folklore Internazionale.

Alle 10.30 sarà possibile assistere alla S. Messa nella Chiesa di recente restaurata dai danni del terremoto insieme ai Gruppi in costume che arricchiranno la sacra funzione con i canti religiosi tipici delle loro nazioni: Slovacchia, Kenia, Argentina, Messico.

Alle 17.30 ci sarà poi la Gran Parata: per le vie del paese e lungo il viale i Gruppi presenti a Penna Sant’Andrea daranno un breve saggio del loro repertorio.

La sfilata verrà aperta dai bambini dal “Laccio d’amore”, i quali daranno un saggio della loro bravura ai loro genitori, nonni e bisnonni che prima di loro hanno ballato l’antichissima danza sin dagli anni ’20,  sulle piazze di tutta Italia ed in numerosi paesi stranieri.

Alle 20.30 inizia la serata finale che vedrà sul palcoscenico i Gruppi di Slovacchia, Messico, Sicilia, Kenia, Molise ed infine il “Laccio d’amore” che da 37 anni chiude tradizionalmente il Festival. Penna Sant’Andrea conserva ancora gelosamente, infatti, l’antichissima danza che l’omonimo Gruppo folkloristico  ha  rappresentato,  sin dagli anni ’20,  sulle piazze di tutta Italia e in numerosi paesi stranieri.

Si tratta di una tradizione molto radicata nei pennesi, che si tramandano di generazione in generazione l’amore per il “ballo del laccio” e i costumi tradizionali.

Il Laccio d’amore è imitatissimo – afferma il sindaco di Penna, Antonio Fabriin vari paesi abruzzesi e gli stessi Sandandonijre, nati nel 1993, sono stati i precursori dei numerosissimi Gruppi di musica popolare. Sono state inoltre numerose le iniziative in campo folklorisitco che negli ultimi vent’anni hanno caratterizzato Penna S. Andrea, basti pensare a “Estadanza”  che, con i suoi seminari sulle danze popolarti ogni anno raduna appassionati da tutta Italia e che quest’anno tornerà da noi subito dopo il Festival. Penna Sant’Andrea è anche il paese del “ddu bbotte” il caratteristico organetto a due bassi che accompagna le danze tradizionali. Intendiamo ora dare più organicità alle varie iniziative creando un laboratorio permanente sul folklore e sulle tradizioni popolari”.

Il “Folk-lab”, questo è il nome provvisorio, verrà attivato nel capoluogo e consentirà a tutti coloro che operano nel settore, sia amatori che professionisti, di avere un punto di riferimento –una capitale appunto- per le proprie ricerche, per lo svolgimento di stages e seminari, per apprendimento della musica e della danza popolare.

La 37^ edizione dell’Incontro di Folklore tradizionale è organizzata dall’Associazione “Laccio d’Amore”, su delega del Comune di Penna.

E NON SOLO FOLKLORE

Nella tre giorni folkloristica sarà possibile anche ammirare e acquistare strumenti musicali popolari fatti a mano da Enzo Di Silverio, che esporrà una vasta rassegna della sua produzione artigianale e darà dimostrazione pratica di come si assemblano cembali,  vurriconi ed altri rari strumenti.

Saranno allestiti, inoltre, vari stand dedicati alla Riserva Naturale “Castel Cerreto”, alla produzione di vino cotto, alla creazione di vari oggetti dell’artigianato artistico.

Negli stand enogastronomici, un posto di primo piano verrà riservato al pane “casereccio” che costituirà la base di gustosi panini con varie specialità tradizionali.

Gli stand saranno aperti dalle ore 19; sarà disponibile un ampio parcheggio con servizio di bus navetta gratuito.

Sabato sera, alle ore 18, presso la Sala Polifunzionale, verrà presentato il documentario “Basilio D’Amico” di Gianfranco Spitilli e Marco Chiarini. Il documentario, dedicato all’anziano suonatore di “ddu bbotte” scomparso di recente, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti anche a livello europeo ed oggi è finalmente pronto, in formato DVD, per essere messo a disposizione di tutti gli appassionati.

Per info:  tel. 346.1763971  email: pennafolk@email.it http://www.incontrofolk.altervista.org

Scheda 1 – L’Incontro di Folklore Internazionale: 37 anni di storia

Prendendo   spunto   dalla singolare   danza   arcaica del “Laccio d’amore” e da  altre  persistenze musicali e coreutiche    ancora   vive     sul   territorio   pennese,   sono  sorte   negli  ultimi  anni   a   Penna Sant’  Andrea numerose iniziative  aventi   per  argomento  il  folklore e le tradizioni popolari, tra le quali la più importante è senz’altro l’Incontro di Folklore Internazionale, che dal 1976 raduna, la prima  settimana di  agosto,  i  più  significativi  Gruppi   Folkloristici  italiani  e  stranieri.

La Rassegna folklorica pennese ha contribuito nel corso degli anni da una parte a tenere vive le peculiari tradizioni etnocoreutiche, musicali e canore di Penna Sant’Andrea (Laccio d’amore, Li Sandandonijre, i suonatori di ddu botte, ecc…), dall’altra a raggiungere un intenso livello di interscambio folkloristico, ma anche culturale e sociale, tra i nostri giovani e quelli di ogni parte d’Europa e del mondo.

Nel solco di questa attività di carattere essenzialmente culturale, che ha ottenuto a Penna S.A., nel campo delle tradizioni popolari e dell’etnocoreutica, un posto di assoluto primo piano a livello sia regionale che nazionale, si colloca la 37° edizione, organizzata come sempre, dall’Associazione ”Laccio d’amore”.

La validità ed importanza della manifestazione è testimoniata dalla partecipazione, nel corso delle varie edizione di Gruppi provenienti, oltre che da quasi tutte le regioni d’Italia, da nazioni europee ed extra-europee, quali: Albania, Austria, Bielorussia, Caucaso, Cecoslovacchia, Croazia, Francia, Georgia, Grecia, Kalmykia, Kamciackta, Ossezia,  Moldavia, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Ucraina, Ungheria,  Guatemala, Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Martinica, Messico, Paraguay, Venezuela, Ecuador, Cina, Filippine, Giappone, Malaysia, Mongolia, Israele, Turchia, Algeria, Burundi, Senegal, Sud Africa, Uganda, Burkina Faso.

Scheda 2 – Il Laccio d’amore

Il Gruppo Folkloristico Laccio d’amore di Penna Sant’Andrea è stato sempre molto attivo nella conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio folkloristico abruzzese e teramano in particolare, oltre che della omonima danza.

Sin dalla sua fondazione (agli inizi del secolo scorso)  il Gruppo fu chiamato  innumerevoli volte a rappresentare il folklore abruzzese in manifestazioni e ricorrenze a carattere nazionale: a Roma nel 1929 per il matrimonio del Principe Umberto di Savoia, a Napoli per il festival Piedigrotta, ad Agrigento per il Festival del Mandorlo in fiore (primo premio assoluto nel 1955), a Nizza per il Festival Folkloristico Internazionale (primo premio per il miglior gruppo straniero), a Messina, a Sondrio ecc…

Dalla metà degli anni settanta il “Laccio d’amore” si è affermato come uno dei più importanti  Gruppi Folk italiani, partecipando alle principali  rassegne folkloristiche in Italia ed all’estero (Europeade di Vienna, Martigny, Rennes, Schwalmstadt, Rassegne Folk in Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Belgio, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Ungheria, Repubblica Ceca, Romania, ecc…) e rappresentando l’Abruzzo in manifestazioni di altissimo livello (inaugurazione dei Mondiali di Atletica di Roma 1987, Klondyke day’s di Edmonton in Canada, Fiera del Turismo a Bristol e Southtempton, ecc…).

La danza del Laccio  d’amore  affonda  le  sue   origini nella  preistoria  essendo,  secondo  gli  studi  più  attendibili,   l’ultimo  residuo  di  una   più  vasta liturgia di riti agresti  di  venerazione  delle  divinità  arboree e di propiziazione della fecondità.

A  Penna Sant’Andrea  il   ballo  del  laccio  è  rimasto  radicato  sino ad oggi assumendo la connotazione di danza tipica delle  feste  e  di  ballo  propiziatorio  dei  matrimoni ,  in  occasione  dei quali è tradizione  ancora oggi trarre  presagio  per   il  futuro   della  coppia   dalla  riuscita  dell’ intreccio e  del  disintreccio  dei nastri.

Il Laccio d’amore si suddivide in una serie di danze, tutte accompagnate dal suono di strumenti musicali tradizionali ed in particolare del  ddu  bbotte,   tipico  organetto  abruzzese  diatonico.

http://xoomer.alice.it/lacciodamore

Scheda 3 – Il documentario “BASILIO D’AMICO” di Gianfranco Spitillli e Marco Chiarini
Sabato 3 agosto 2013, ore 18.00 -PENNA SANT’ANDREA – SALA POLIFUNZIONALE

Il documentario dedicato al suonatore di fisarmonica Basilio D’Amico è un lavoro girato da Gianfranco Spitilli e Marco Chiarini, che hanno deciso di unire le proprie esperienze formative e professionali (Centro Sperimentale di Cinema, attività accademica presso l’Università la Sapienza) per raccontare la vita di D’Amico, suonatore di organetto diatonico scomparso l’anno scorso.

Il documentario è stato girato nel 2009, e ha partecipato a diverse rassegne: una campagna di crowdfunding  è stata aperta per coprire le spese di stampa di un libro fotografico con alcune immagini di Basilio, e con allegato un DVD con un’intervista a un docente universitario di antropologia visiva.