Degrado del fiume Trigno, con una lettera il Ministero dell’Ambiente chiede spiegazioni dopo le denunce del WWF

24 LUGLIO 2013

Degrado del fiume Trigno,

Il Ministero segnala inadempienze sulla comunicazione e sulla registrazione di aree protette attorno alle aree di captazione

Dalla lettera emergono gravi inadempienze da parte degli enti regionali preposti nelle procedure relative alla potabilizzazione in quanto mancherebbero comunicazioni previste dalla legge e la registrazione di aree protette secondo quanto previsto dalla Direttiva comunitaria 60/2000 ”Acque” attorno ai punti di monitoraggio nei tratti interessati dalle captazioni degli impianti di potabilizzazione. Inoltre il Ministero chiede lumi alla regione anche sulla richiesta di deroga per quanto riguarda la qualità delle acque, ritenendo necessario identificare le cause di questa situazione e i motivi per i quali non è possibile intervenire per tempo (ricordiamo che tutti i fiumi della Regione dovrebbero raggiungere lo stato di qualità “buono” entro il 2015).


Dichiara Augusto De Sanctis, referente acque del WWF Abruzzo “Quello che sta accadendo sul Trigno è indicativo della totale incapacità delle strutture regionali di affrontare con la dovuta attenzione lo stato di degrado dei nostri fiumi. In questo caso la gravità della situazione è esacerbata dalla presenza di captazioni per uso idropotabile per le quali, secondo la nota ministeriale, non risulterebbero state attuate misure di tutela e prevenzione previste dalla Direttiva comunitaria 60/2000. Si tratta di fatti estremamente gravi perché riguarda decine di migliaia di cittadini. Ovviamente gireremo la nota alle procure competenti ma intanto chiediamo a comuni, ASL, Regione Abruzzo e ARTA un’immediata “operazione trasparenza” con la pubblicazione di tutti gli atti relativi al fiume Trigno sui rispettivi siti WEB”.