Teramo e Provincia

Tortoreto. Commissione speciale consiliare gestita solo dalla maggioranza .

Commissione speciale consiliare gestita solo dalla maggioranza .

TORTORETO 24 aprile 2012. Ieri sera a Tortoreto si è svolto un Consiglio Comunale che sul punto del

rinnovo della Commissione Speciale di Indagine è esploso! E’ stato nuovamente una farsa. La minoranza chiedeva di avere una nuova commissione perché il dubbio è che si intenda proseguire la gestione alla maniera Saccuti e avere al suo interno un garante/presidente delle azioni e delle scelte commesse da questa amministrazione. Il Presidente della Commissione deve essere esponente rappresentativo delle forze di minoranza che non vedono più in Papiri il garante della trasparenza e legalità, come potrà la stessa compiere un lavoro senza l’avallo e un controllo dei commissari di minoranza che si sono dimessi? Vi è un tentativo di proseguire con le solite occulte manovre per far emergere solo i fatti positivi e vantarsene, evitando di colpire chi ha sbagliato volutamente o per ignoranza. A nulla è servita la mozione del gruppo PD che ha ribadito la necessità della Commissione per accertare l’entità del danno erariale che il Comune ha subito in materia di tributi Ici, Tia, Cimitero e fare luce anche sulla gestione economica dell’attività relativa Farmacia comunale, settori che Saccuti gestiva probabilmente con lo stesso sistema con cui gestiva la ragioneria. “L’intento di sciogliere la commissione e istituirne una nuova, che permetta di eleggere un presidente non ambivago e super “partes” – ha proseguito Carusi – è stato bocciato e non capisco il motivo di tanta ostinazione da parte della maggioranza che difende Papiri e che ha taciuto di fronte alle denunce dei commissari Taddeo e Postuma”. La maggioranza non solo ha votato contro, ma ha forse preferito  Papiri che ha sempre difeso questa amministrazione e forse ha tremato all’idea di avere altri come Presidente di Commissione dato che l’opposizione ha dimostrato con i fatti e non solo con parole, che non scende a compromessi con nessuno. L’unica nota positiva potrebbe essere quella che grazie ad una intuizione dei consiglieri di minoranza, fatta emergere in una Commissione di Vigilanza, l’ente potrà recuperare gran parte del milione di euro qualora si accertassero responsabilità da parte della tesoreria degli Istituti di Credito che negli ultimi anni hanno gestito l’attività economica del  Comune. Altrimenti per colpa di omissioni e silenzi, di una politica che ha ormai fatto il suo corso e deve andare a casa, non si sarebbe riuscito a recuperare nulla dall’attività illecita del dipendente infedele. “La minoranza non intende più

partecipare alle Assise Comunali da ora in poi, perché ieri sera il Consiglio oltre a tacere su altri episodi gravi, è sordo e continua ad esserlo in merito agli accorati appelli della minoranza, cioè al senso di responsabilità. Monti e Papiri continueranno a difendersi l’uno con l’altro, a nulla sono servite le nostre denunce alla Procura, alla Magistratura, alla Corte dei Conti, al Prefetto. Siamo rammaricati ma non accettiamo lezioni di vita da chi avrebbe dovuto denunciare i fatti alle autorità e non l’ha fatto. Da subito organizzeremo comizi, incontri con la cittadinanza per raccontare tutte le anomalie dell’amministrazione Monti e dei legami che ha con Papiri e con il passato”.

Il Segretario, Mauro Di Bonaventura

Il Gruppo consiliare PD, Carusi Nico, Mauro Postuma, Sandro Porrea

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