Teramo e Provincia

Teramo. RITENEVAMO FONDATA L’OPPOSIZIONE E ATTENDEVAMO CON MOLTA FIDUCIA LA DECISIONE – INFATTI IL GIUDICE ESAMINATI GLI ATTI E I DOCUMENTI HA RITENUTO L’OPPOSIZIONE FONDATA SU PROVA SCRITTA E NON HA CONCESSO LA PROVVISORIA ESECUZIONE CHIESTA DALLA SIGNORA

RITENEVAMO FONDATA L’OPPOSIZIONE E ATTENDEVAMO CON MOLTA FIDUCIA LA DECISIONE – INFATTI IL GIUDICE ESAMINATI GLI ATTI E I DOCUMENTI HA RITENUTO L’OPPOSIZIONE FONDATA SU PROVA SCRITTA E NON HA CONCESSO LA PROVVISORIA ESECUZIONE CHIESTA DALLA SIGNORA xxxxxxxxxx

Non vogliamo minimamente criticare l’azione messa in atto dalla nostra ex dipendente, ognuno è libero di fare quello che crede, ma non può chiedere di più di quello che gli spetta e che a nostro avviso gli è stato già dato. Con l’occasione vogliamo precisare che la dipendente doveva essere licenziata oltre 10 anni fa quando il CDA decise di dare ad una società partecipata dalla Cooperativa tutte le attività ma, prendendoci anche qualche responsabilità, decidemmo di non licenziarla. Purtroppo, vista la crisi che costringe tante aziende a chiudere ogni giorno, vista la restrizione delle banche nel concedere i finanziamenti e di conseguenza il calo delle entrate, siamo stati costretti, nostro malgrado, a prendere la decisione di licenziare l’ultima dipendente. Vogliamo anche smentire quanto sostenuto falsamente nella lettera aperta che è stata sostituita da altra dipendente in quanto ad oggi la Cooperativa non ha dipendenti e il risparmio è stato notevole visto che il suo lavoro viene svolto dalla società partecipata senza aggravio di spese.

Ma una cosa la dobbiamo dire in quanto prima  del licenziamento il Presidente Di Marzio offrì alla dipendente una valida alternativa di lavoro in altra società del sistema Confartigianato Teramo, ma la stessa  rifiutò e, susseguentemente, inviò certificati per un periodo di malattia di sei mesi.

La situazione venutasi a creare venne presa strumentalmente in mano dal sig.xxxxxxxxxx, , che in più occasioni ebbe a screditare, mediante scritti portati dinanzi all’opinione pubblica, le strutture del sistema Confartigianato Teramo ed il suo Presidente, tanto da costringere Luciano Di Marzio alla  inevitabili tutela giudiziaria per le azioni penalmente rilevanti.

Tutti gli ingiusti attacchi subiti da xxxxxxxxxxxxxxxx, (pende procedimento penale per quello che il xxxxxxxxxxx  ha scritto nei confronti di Di Marzio e le strutture che rappresenta), sono poi stati presi asetticamente a fondamento per tutte quelle azioni messe in atto dall’allora Presidente della Confartigianato xxxxxxxxxxxx,  oggi tutte sospese dal Tribunale di Roma.

Non vorremmo trovarci di fronte ad un ulteriore tentativo di screditare le strutture rappresentate dal Presidente Di Marzio e quindi ad  altri attacchi strumentali privi di motivazioni.

Sicuramente chi legge i giornali e vede i servizi in televisione potrebbe pensare che la nostra Cooperativa e il suo CDA non sia sensibile ai problemi della gente, al contrario invece la Cooperativa ed i suoi innumerevoli soci vivono sulla loro pelle la grave crisi economica che attanaglia le attività produttive italiane e che genera la perdita di innumerevoli posti di lavoro, ma la stessa, nel respingere formalmente ogni azione denigratrice, vuole solo  preservare la sua attività, anche con una attenta analisi dei costi, per non far mai venire meno ai tanti soci le boccate di ossigeno date dalla garanzia sui finanziamenti che in alcuni casi raggiunge anche il 100%.

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