Abruzzo

Pescara. 1°Convegno AIDP Abruzzo e Molise: La Crisi non si può progettare, la Crescita sì!

1°Convegno AIDP Abruzzo e Molise: La Crisi non si può progettare, la Crescita sì!

Alohomora …è l’incantesimo che il Presidente Credidio pronuncia davanti ai soci AIDP A&M, girando tra le dita una bacchetta magica.

Alohomora è ciò che sussurra il mago che vuol aprire le porte inaccessibili, rievocando il potere del saluto hawaiano Aloha  (addio) e la causa dei suoi patimenti: i mora (gli ostacoli).

Per superare le difficoltà oggi sembra servi un alohomora che ci apra la porta del mondo uscito dalla crisi, dalle situazioni apparentemente insuperabili.

Ma un mago non è un mago nel suo settore se non ha la capacità di capire quale magia fare e quale incantesimo utilizzare. Studio, osservazione, ascolto, confronto e complicità con altri maghi creano la formula magica per l’incantesimo necessario. Ripetere energicamente ciò in cui si crede, con audacia e fiducia nei risultati, scrutando l’ignoto e buttando il cuore in avanti, fanno delle proprie capacità il vero incantesimo per dire Addio agli ostacoli!  Le nostre scelte, il nostro coraggio, la nostra voglia di credere in un progetto di vita creano le basi di una nuova realtà.

E con l’augurio di progettare la crescita ed il cambiamento, Raffaele Credidio presenta chi ha fatto delle sue scelte il suo incantesimo vincente: Lorenzo Minotti. Calciatore e dirigente sportivo, protagonista del Parma calcio, nei momenti concitati e incerti del crack finanziario della Parmalat del 2003, sintetizza nella parola “appartenenza” l’incantesimo per il successo calcistico di quella squadra. Sentirsi parte di un gruppo, perché valorizzati come individui, seguiti nella crescita come persone e spronati come sportivi, ha reso i membri del Parma di allora, una schiera compatta fuori e dentro il campo. Alla base di quel  risultato c’è stato il lavoro sinergico di professionisti come Arrigo Sacchi e Cesare Prandelli, che insieme a tutto il team sportivo han creato una magia, un’energia che andava al di là della voglia di guadagnare, di essere un’icona del calcio, perchè si basava su un senso identitario da tutelare, su un gruppo da sostenere dopo aver imparato al suo interno cosa significassero l’autostima, l’autoanalisi, l’equilibrio tra fama e frustrazione,la fiducia ed il senso di responsabilità. Quella squadra ha vinto perché i suoi membri si sono identificati nella visione, nel progetto sportivo dei suoi dirigenti e giocatori, condividendo un modo di essere e di crescere insieme. Questo l’Alohomora che ha aperto al Parma la porta del successo, andando oltre gli ostacoli.

Segue Box dedicato al Presidente di Fameccanica, Ing.Carlo Bianco.

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