Abruzzo

L’Aquila. Dura posizione del Mia Casa d’Abruzzo

Mia Casa d’Abruzzo

Coordinamento regionale

Il 15 aprile scorso il Mia Casa d’Abruzzo ha inviato una “Lettera aperta” alle Senatrici ed ai Senatori, con la quale, tra l’altro, si chiedeva di “dare una mano” affinchè il “soggetti attuatori” , chiaramente indicati nella Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009, provvedano con maggiore sollecitudine alla “riparazione leggera con consolidamento sismico e ricostruzione pesante”, degli edifici e degli alloggi di Edilizia Residenziale pubblica e privata regionale e del Comune dell’Aquila danneggiati dal terremoto.

Spiace constatare che, tra i cinque senatori e senatrici eletti in Abruzzo intervenuti in aula, Chiavaroli (PdL), Blundo (Movimento 5 Stelle), Pelino (PdL),Pezzopane (PD-Gruppo Misto) e Razzi (PdL), nessuno si è ricordato di “dire una parola” in merito alla situazione drammatica in cui versa, insieme a tutto il resto, “proprio” il patrimonio abitativo pubblico rispetto al quale erano stati “direttamente informati”.

Solo la Senatrice De Petris (Gruppo Misto-SEL) si è chiesta “come sia possibile che ancora manchi da parte della Regione Abruzzo una specifica legge regionale capace di vincolare all’azione ricostruttiva le imprese locali…” e aggiunge che “Dopo quattro anni in Abruzzo siamo ancora all’assenza di una normativa che può aiutare l’economia del territorio a crescere e ad infondere fiducia e speranza ai tanti lavoratori che invece finiscono per restare spettatori passivi della faticosa opera di ricostruzione della loro stessa città”.

Come è noto il Mia Casa d’Abruzzo ha presentato, per la terza volta, al Consiglio Regionale una “Proposta di Legge ad hoc”,con la speranza che, anche a seguito della informativa di 48 pagine e allegati del Ministro Barcae del dibattito in aula al Senato, venga al più presto riconvocata dal Presidente Pagano e dalla Conferenza dei Capi Gruppo una seduta straordinaria del Consiglio regionaleper ladefinizione della legislazione e del ruolo della Regione Abruzzo nella ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 9 aprile 2009”. Ed è la stessa “Proposta di Legge” che il Mia Casa d’Abruzzo ha inviato, per conoscenza, a tutte le Senatrici e Senatori ed al Presidente Pietro Grasso.

Il Mia Casa d’Abruzzo si auspica che i comportamenti del Presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi, già Commissario delegato alla ricostruzione, e del Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, siano ispirati e uniformati alla coerenza e al rispetto delle regole della partecipazione democratica siano ispirate e uniformate quantomeno alla Legge Regionale n. 6 del 30 aprile 2009 da essi stessi approvata ma non concretamente attuata, e che, nelle difficili circostanze in cui tutti ci troviamo, siano rispettate le regole della partecipazione democratica.

E’ di fondamentale importanza per una “buona ricostruzione” che la Regione Abruzzo, in collaborazione con il Governo nazionale, con le Province, con i Comuni, con tutti i “soggetti attuatori” della “ricostruzione” e gli enti pubblici e privati interessati, promuova, coordini e controlli “direttamente”le fasi prioritarie ed essenziali della ricostruzione, e coinvolga “tutti gli interessati” nelle iniziative, nei processi decisionali e di programmazione e nell’uso “esemplare” delle risorse messe a disposizione dal popolo italiano.

per il Mia Casa d’Abruzzo

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

L’Aquila, 27 Aprile 2013

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