A 4 anni dal 6 aprile 2009 è venuta a mancare ogni forma di prevenzione

A 4 anni dal 6 aprile 2009 è venuta a mancare ogni forma di prevenzione e di riduzione del danno da parte delle autorità politiche ed amministrative preposte: chi è che dovrebbe “prendere di petto” la ricostruzione? Vediamo come stanno i fatti. E diciamo basta alle chiacchiere inutili e alle divisioni!”.

La situazione attuale della ricostruzione della Edilizia Reidenziale Pubblica è la seguente:

    * l‘ATER di L’Aquila ha appaltato lavori per 91 fabbricati con 664 alloggi ATER e 254 privati;

    * i fabbricati “E-inagibili” sono 121: di cui 31 di competenza del Provveditorato alle Opere Pubbliche; 22 di competenza ATER; 50 di competenza dei condomini “misti”; 1 fabbricato in zona San Bernardino di 46 alloggi ATER; 1 fabbricato in Via Sallustio di 12 alloggi ATER; 3 fabbricati in Via XX Settembre, 123, con 13 alloggi ATER e 41 privati; 8 fabbricati a Valle Pretara, con 11 alloggi ATER e 25 privati;

    * ancora nulla è stato fatto per gli alloggi ATER di Preturo, Via Amiternum, Paganica ed altri Quartieri popolari lasciati nel completo abbandono;

    * per le Case di proprietà del Comune di L’Aquila non ci sono cantieri aperti per la ricostruzione di 100 alloggi a San Gregorio, 50 alloggi in Via Di Vincenzo, 35 alloggi in Via Milonia, Via degli Orsini e in altre zone della Città, che sono ancora tutti abbandonati all’incuria e al degrado materiale e sociale.

    SABATO 13 APRILE 2013 – alle ore 15,00 – a L’AQUILA – presso la SALA AUDITORIUM della CARISPAQ in Via Strinella 88 – il Mia Casa d’Abruzzo terrà una “Assemblea per la ricostruzione”.

    Le domande alle quali le autorità competenti devono dare risposte “serie e concrete” sono tante, e trascorsi ormai 4 anni, alcune di esse sono veramente necessarie e urgenti:

    • Perchè il Consiglio Regionale, nonostante quotidiane sollecitazioni e dettagliate proposte, ancora non approva una Legge per coordinare ed attuare la ricostruzione e la messa in sicurezza sismica del patrimonio abitativo pubblico e privato?
    • Perchè la ricostruzione pesante degli Edifici ATER e del Comune dell’Aquila, non è stata avviata?
    • Perchè gcanone di compartecipazione “aggiuntivo” per coprire le “enormi” spese condominiali, di gestione, manutenzione e amministrazione?
    • Perchè l’ATER dell’Aquila chiede agli Inquilini il pagamento del 10% di I.V.A. sui canoni di locazione per i lavori di “riparazione leggera”effettuati su alloggi classificati A, B e C?
    • la situazione è molto difficile e, rispetto alla ricostruzione e messa in sicurezza antisismica degli edifici residenziali pubblici e privati, non tutti i soggetti responsabili nazionali e locali hanno fatto e stanno facendo il loro dovere, a cominciare dalla Regione e dai “soggetti attuatori” indicati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Commissario delegato.

        Per il Mia Casa d’Abruzzo

        Pio Rapagnà – Coordinatore regionale

        L’Aquila, 3 aprile 2013