Italiani all'Estero

L’ABRUZZO E LE COMUNITA’ ITALIANE NEL MONDO, IN UN EVENTO A FIRENZE

11 marzo 2013

L’ABRUZZO E LE COMUNITA’ ITALIANE NEL MONDO, IN UN EVENTO A FIRENZE

Conferenza di Goffredo Palmerini ed anteprima del film “Pane e pregiudizio” di Giovanna Taviani

FIRENZE – Organizzata dall’Associazione culturale “Gli Abruzzesi a Firenze”, con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Associazione Nazionale Famiglie Emigrati (ANFE), sabato 16 marzo alle ore 18, presso l’Hotel Adriatico in Via Maso Finiguerra 9, lo scrittore aquilano Goffredo Palmerini terrà la conferenza “L’Abruzzo e le comunità italiane nel mondo”. Porterà il saluto della Municipalità l’assessore alla Mobilità, Massimo Mattei, e introdurrà l’incontro Vincenzo Angelini, presidente dell’Associazione Abruzzesi di Firenze.

La conversazione di Goffredo Palmerini, autore del volume “L’Altra Italia” (One Group Edizioni), presidente della Delegazione Anfe per l’Abruzzo e componente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM), sarà preceduta dalla proiezione in anteprima del film documentario sull’emigrazione italiana “Pane e pregiudizio” di Giovanna Taviani, con la storia dell’Anfe e della sua fondatrice Maria Federici, parlamentare nell’Assemblea Costituente e nella prima Legislatura repubblicana. Per l’occasione è annunciata la presenza all’evento del direttore generale dell’Anfe, Gaetano Calà, e della dirigente della Segreteria nazionale, Elisabetta Briguglio, che porteranno il saluto del Presidente nazionale dell’Anfe, Paolo Genco.

Tema dell’incontro l’Abruzzo e le comunità italiane nel mondo, con annotazioni e spigolature sull’altra Italia, i 60 milioni di italiani oltre confine, sugli spunti offerti dal volume “L’Altra Italia”,  una selezione di scritti e articoli di Goffredo Palmerini, pubblicati in Italia e all’estero, sulla straordinaria realtà costituita dagli emigrati italiani d’ogni regione che nei cinque continenti rendono onore e prestigio al nostro Paese. Il volume illustra anche singolarità, fatti, eventi e personaggi dell’Aquila e dell’Abruzzo, come pure di altre regioni e città italiane. Nel mettere in luce le grandi risorse morali e intellettuali dell’emigrazione italiana, l’evento consentirà anche di rafforzare i vincoli di amicizia tra L’Aquila – città della quale l’autore è stato per quasi trent’anni amministratore e vice Sindaco – e Firenze, cresciuti grazie ai tanti gesti di solidarietà espressi dalla Città gigliata e dalle comunità della Toscana verso le popolazioni colpite dal terremoto del 6 aprile 2009.

Pane e pregiudizio – 65 anni dell’Anfe per i migranti” è un film documentario per celebrare il 65° di fondazione dell’Anfe (8 marzo 1947-8 marzo 2012) con il quale la regista Giovanna Taviani organizza in un viaggio, una traversata lungo le rotte dell’emozione, le cui tappe sono le testimonianze, le narrazioni, le preziosissime immagini dell’Archivio Nazionale dell’Anfe e gli altrettanto preziosi contributi audio-video dell’Istituto Luce e della Fondazione Aamod, il tutto in un contesto filmico dove s’impongono la qualità della fotografia, del montaggio e della colonna sonora. Nocchiere di questo viaggio è Gaetano Calà, direttore generale dell’Anfe e ideatore del soggetto, al quale, nel film, è affidato il compito di raccogliere, organizzare e distribuire tutte le emozioni raccolte nel corso della traversata: la nascita dell’Anfe, il suo percorso di sviluppo, la figura e il carisma della fondatrice Maria Federici Agambèn (L’Aquila, 19 settembre 1899 – L’Aquila, 28 luglio 1984), parlamentare protagonista e Madre Costituente che insieme alle altre 20 donne dell’Assemblea Costituente fu autrice dell’inserimento di alcuni diritti fondamentali nella Costituzione Italiana, come l’art. 3 che riconosce pari dignità a tutti i cittadini di ogni sesso, razza, lingua e religione. Il film documentario racconta il continuo rapporto tra passato e futuro, non tralasciando il presente, il recupero della memoria e la questione delle nuove migrazioni, con una particolare attenzione verso le nuove generazioni.

Qualche annotazione, infine, sull’Associazione culturale “Gli Abruzzesi a Firenze”, della quale da molti anni è presidente il dr. Vincenzo Angelini. Costituita nel 1973 da un gruppo di abruzzesi per motivi di lavoro e di studio residenti a Firenze, si è sempre distinta nella realizzazione di iniziative culturali, storiche e turistiche per rinsaldare i vincoli di appartenenza alla regione d’origine, ma anche nel far conoscere ai non abruzzesi la storia, l’arte, la cultura, i personaggi, la cucina, le valenze naturalistiche ed ambientali della regione. L’Abruzzo, infatti, ha più d’un terzo del suo territorio protetto, con tre Parchi nazionali, un Parco regionale e numerose aree protette, tanto da essere definita “Regione verde d’Europa”. Nel corso degli anni l’associazione ha svolto numerose  iniziative e pubblicato anche alcuni volumi a carattere storico (tra essi, si cita “La corrispondenza fra Spadolini e Silone”). Ogni anno, peraltro, viene pubblicata la rivista “La voce d’Abruzzo a Firenze che raccoglie articoli, poesie, aneddoti, ricette tipiche ed altre notizie, inviata in omaggio agli associati e ai numerosi simpatizzanti.

L’associazione realizza anche incontri e manifestazioni con le Associazioni Abruzzesi operanti in Italia e con altri sodalizi a carattere regionale operanti a Firenze. Così come pure instaura, mantiene e consolida rapporti con gli Enti Locali, per far meglio conoscere l’apporto che gli Abruzzesi residenti a Firenze e provincia forniscono in termini di contributo culturale, artistico e lavorativo alla Città che li ospita. L’associazione culturale “Gli Abruzzesi a Firenze”, aperta a tutti, fra i suoi associati annovera insegnanti, artisti, medici, funzionari pubblici, professionisti, costruttori, studenti, ristoratori, artigiani, operai e pensionati, che ormai hanno scelto la città del giglio come luogo d’elezione. Ai soci d’origine abruzzese si sono aggiunti, nel corso degli anni, per motivi di contrazione dell’emigrazione regionale, tanti non abruzzesi che amano l’Abruzzo, intrigati da una terra ancora  in parte incontaminata, ricca di valenze architettoniche, artistiche ed ambientali, sopra tutto apprezzata per la sua gente gentile ed ospitale.

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