Abruzzo. LEGGE ABRUZZESE MOBILITA’ CICLISTICA. NON UN TRAGUARDO MA SOLO L’INIZIO.

LEGGE ABRUZZESE MOBILITA’ CICLISTICA. NON UN TRAGUARDO MA SOLO L’INIZIO.

Il CciclAT – Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano (www.abruzzoinbici.it) esprime soddisfazione per l’approvazione della legge regionale abruzzese sulla mobilità ciclistica e ringrazia tutte le forze politiche che hanno contribuito alla sua formulazione e approvazione.

Ma il coordinamento di 62 associazione che si occupa di tematiche relative alla mobilità sostenibile lancia un monito e un appello a tutti gli amministratori: “la legge regionale è solo l’inizio di una serie di provvedimenti e politiche che potrebbero portare a una nuova concezione di mobilità nella nostra regione”.

“Non si pensi – continua il coordinamento – che la semplice approvazione della legge sia la soluzione a tutti i problemi, in quanto la strada da percorrere è lunga. Occorre che ogni singola amministrazione ed ogni singolo gestore della cosa pubblica si convinca della necessità di puntare su un nuovo tipo di mobilità, sia in ambito urbano che extraurbano.”

“Le nostre città – seguita il CCiclAT – devono tornare ad essere a misura d’uomo, privilegiando gli spostamenti con i mezzi pubblici, le biciclette e a piedi; creando spazi di socialità e incontro; eliminando la necessità di usare l’automobile per gli spostamenti di breve e media percorrenza”.

Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano evidenzia, tra le priorità da risolvere immediatamente: il completamento della pista ciclabile costiera da nord a sud con la realizzazione dei tratti mancanti e l’inserimento nella rete nazionale Bicitalia e nel circuito Eurovelo; la realizzazione di percorsi ciclabili nelle valli fluviali che colleghino la pista litoranea con l’entroterra; la messa in rete dei percorsi esistenti; l’adozione di misure di moderazione del traffico e l’istituzione di zone pedonali/ciclabili all’interno delle città; l’attivazione del servizio gratuito di trasporto biciclette sui treni; la possibilità di trasportare le biciclette sugli autobus urbani ed extraurbani; la realizzazione di percorsi ciclistici protetti per collegare, in ambito urbano, scuole, uffici e punti di interesse; incentivi all’acquisto di biciclette, elettriche e non, e all’utilizzo dei mezzi pubblici; l’applicazione delle norme del codice della strada che prevedono l’obbligo di realizzazione di piste ciclabili affiancate a nuove strade o a strade sottoposte a manutenzione straordinaria.

“Solo con azioni immediate – evidenzia il CciclAT – si verificheranno immediatamente i benefici della legge, che, altrimenti, rimarrebbe il solito elenco di buone intenzioni”.

Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano – www.abruzzoinbici.it