Abruzzo

Abruzzo. Il Mia Casa d’Abruzzo si oppone con tutte le forze alla approvazione da parte del Consiglio regionale del Progetto di Legge n. 428/2012

Il Mia Casa d’Abruzzo si oppone con tutte le forze alla approvazione da parte del Consiglio regionale del Progetto di Legge n. 428/2012 di inziativa delle Giunta Regionale e contestualmente chiede al Partito Democratico di “ritirare” il proprio Progetto di Legge n. 378/2012, poichè, ambedue, con la scusa di una “tardiva e contraddittoria” riforma della Edilizia Residenziale Pubblica e delle ATER, prevedono la abrogazione della Legge Regionale n. 96/96 in base alla quale si determinano gli attuali canoni sociali, che, invece, sia il centrodestra che il PD intendono “rivisitare ed aumentare”.

Le due iniziative sono nettamente da respingere in quanto in Abruzzo siamo in presenza di una crisi economica senza precedenti e davanti a gravi difficoltà sociali post-terremoto che buona parte della classe politica fa finta di non vedere, mentre hanno il dovere, prima di tutto, di tagliare e razionalizzare le spese di gestione e di amministrazione delle 5 ATER e, onde evitare ulteriori tragedie e vittime innocenti, provvedere con la massima urgenza alla ricostruzione e messa in sicurezza antisismica dell’intero patrimonio abitativo pubblico della Regione Abruzzo e dei Comuni del cratere sismico ed a rischio.

Il Mia Casa denuncia il fatto, di una gravità inaudita, che si vuole modificare proprio adesso la “ragione giuridica e sociale” delle 5 ATER e dei rispettivi Inquilini sia rispetto ai “nuovi e maggiori” costi di alienazione e di “riscatto” degli alloggi ex-GESCAL, e sia rispetto alla “ricostruzione o meno” degli alloggi e degli edifici di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila che sono stati classificati E e che, dopo 4 anni dal terremoto, sono ancora in uno stato di abbandono e di deprecabile degrado.

Per questo, il Consiglio regionale, è stato invitato a convocare una “Conferenza regionale straordinaria” sulla Edilizia Residenziale Pubblica e sulla “razionalizzazione” delle ATER, poichè, nonostate siano state “trasferite” alla Regione Abruzzo ed ai Comuni ingenti risorse economiche pubbliche tra fondi europei e nazionali pari ad oltre 1 miliardo di Euro, mentre gli ex-IACP e le attuali ATER hanno riscosso, per canoni di locazione, ben 360 milioni di Euro, sono ancora 147.000 le famiglie non proprietarie della loro abitazione, e gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica sono “appena” 20.258.

Non è assolutamente tollerabile che i debiti della cattiva gestione della Edilizia Residenziale Pubblica e delle ATER possano essere caricati sulle spalle degli Inquilini e degli Assegnatari abruzzesi.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

L’Aquila, 29.3.2013

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