Val Vibrata. Convegno “Val Vibrata e Valle Castellana nel Piceno” di Gianluigi Mucciaccio

Ap – Evento


Convegno “Val Vibrata e Valle Castellana nel Piceno”

di Gianluigi Mucciaccio

ASCOLI PICENO, 7 febbraio ’13 – Grande successo ha riscosso il convegno organizzato dal Movimento Autonomo Piceno presso la libreria “La Rinascita” di Ascoli Piceno, che ha sostenuto l’iniziativa referendaria per l’annessione dei Comuni oltre il fiume Tronto e il Castellano alla Provincia Picena, promossa da Associazioni e Comitati della Val Vibrata e di Valle Castellana.

All’incontro erano presenti forze politiche e istituzionali del Piceno, tra questi il primo cittadino di Ascoli Piceno Guido Castelli, nonché alcuni candidati alla prossima consultazione elettorale, per conoscere il loro orientamento a riguardo, soprattutto in questo determinato momento storico, in cui tiene banco, il fantomatico “riordino” di molte provincie italiane previsto dal Decreto Legge 05.11.2012 n.° 188, che ha sollevato numerose e forti perplessità da parte delle comunità interessate.

Il coordinatore del MAP, Mario D’Emidio, premettendo che il Movimento che presiede non è un partito politico ma una organizzazione, formata da sindaci e amministratori piceni, che opera sul territorio a stretto contatto con i cittadini, per risolvere i problemi reali delle comunità che amministrano hanno mostrato, da subito, una forte sensibilità alla iniziativa dei vibratiani e dei vallecastellanesi che, in poco tempo e con un enorme consenso, hanno raccolto migliaia di firme per sollecitare i propri sindaci a indire il referendum consultivo per l’aggregazione dei dodici comuni della Val Vibrata alla Provincia di Ascoli Piceno. D’Emidio ha assicurato la massima disponibilità e collaborazione del proprio Movimento, affinché  la volontà popolare e le esigenze prioritarie dei cittadini siano predominanti sugli interessi personali della casta politica/amministrativa.

Il portavoce dell’Associazione “Vibrata Picena” di Nereto, dott. Sandro Maretti, ha illustrato le motivazioni e le ragioni dell’iniziativa (intrapresa oltre 2 anni fa) sotto tutti i punti di vista: storico, etnico, linguistico, culturale, sanitario, viario e orografico di un territorio di oltre 400 kmq. con circa 81.000 abitanti che dalla Val Vibrata si estende sino alla propaggine naturale montana di Valle Castellana. Ha riferito dei ripetuti incontri che l’Associazione ha avuto con i sindaci e l’Unione Comuni Val Vibrata, dell’ostracismo mostrato dalla stampa e dai media locali e, soprattutto, dello straordinario consenso riscosso nella campagna di sensibilizzazione e raccolta firme organizzate nelle piazze di 7 dei Comuni interessati, campagna che continuerà prossimamente anche nelle altre 5 municipalità vibratiane.

Il Presidente del Comitato promotore di Valle Castellana Giulio Giovannini e il Consigliere Comunale Altobrando Pupi, delegato dal Sindaco Vincenzo Esposito, hanno ribadito l’improcrastinabile ed urgente necessità di promuovere il referendum consultivo, in quanto l’imminente accorpamento dei servizi nei piccoli comuni sarebbe una vera spada di Damocle per i cittadini di Valle Castellana che, restando in Abruzzo, sarebbero costretti ad un assurdo connubio con comuni che distano oltre 40 km. di distanza, raggiungibili percorrendo tratturi preunitari: di conseguenza ai cittadini vibratiani, non rimarrebbe altra soluzione che un esodo di massa verso il confinante piceno. Inoltre le autorità presenti hanno richiesto al Sindaco Guido Castelli di esaminare la possibilità di poter accorpare almeno tre dei servizi, imposti dalla recente legge, con il Comune di Ascoli, con il quale, peraltro, Valle Castellana condivide, da sempre,  sia la Diocesi che il Tribunale.

Il sindaco Castelli ha espresso la piena disponibilità a vagliare, insieme ad esperti costituzionalisti,  il complesso caso legislativo/burocratico in quanto i vallecastellanesi, da

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ABRUZZOpress – N- 044 del 7 febbraio ’13                                                                                                                                   Pag 2

secoli, di fatto, utilizzano i servizi e le strutture picene (scuole, strade, sanità) intrattenendo rapporti di lavoro e scambi commerciali esclusivamente con il territorio Piceno.

L’intervento del Sindaco Castelli ha ricevuto un entusiastico applauso da parte dei numerosi vallecastellanesi presenti che, da anni, sono dimenticati dalla Provincia di Teramo.

Il Presidente del Consiglio della Provincia di Ascoli Piceno Armando Falcioni, i Consiglieri provinciali Pasquale Allevi, Giuseppe Mariani e Achille Buonfigli, hanno ribadito che l’aggregazione al Piceno delle due Valli confinanti, sarebbe un grande onore per la Provincia di Ascoli, oltre che un’opportunità epocale per i cittadini interessati per riformare quel “Grande Piceno”, unico e indivisibile rispettando la genesi storica di tutto il comprensorio.

G.M.