Giulianova, Italiani all'Estero

USA. La responsabilità degli elettori, di Dom Serafini

La responsabilitá degli elettori

di Dom Serafini

Si parla tanto della responsabilitá dei policiti, ma poco di quella

degli elettori. Questo é stato un argomento che ho scritto per

“AmericaOggi” e pubblicato il 10 luglio scorso.

Quando George W. Bush é stato eletto negli Usa, la responsabilitá era dei politici americani? E quando Romano Prodi é stato eletto in Italia, la responsabilitá era dei politici italiani?

Come i politici hanno il dovere di servire i cittadini, il cittadino —

affinché ció possa avvenire — ha il dovere di votare le persone piú

adatte all’incarico che intendono assumere.

Mi scrive Cornelia Schepis, una giovane studentessa residente a Los

Angeles, sono sfiduciata “non credo piú nelle buone intenzioni dei

politici italiani”. Le ho risposto, come pensa di contribuire al buon

ripristino del nostro Paese? Non votando? O votando la persona

sbagliata perché non si sono voluti fare i necessari accertamenti sui

candidati in lista?

Afferma Anna Zampieri Pan, una brava scrittrice e giornalista di

Vancouver: “Non posso appoggiarti perché sono indipendente”.

Se per “indipendente” si indica l’appoggio ad una lista indipendente,

il concetto ha senso, ma se per indipendente si intende di sinistra,

pertanto non voto né centro né la destra, allora di indipendente c’é ben poco.

Tra l’altro, in una delle due liste indipendenti della nostra

circoscrizione, i candidati sono quasi tutti politici che da tempo

operano per la destra.

Da Chicago, il professore Ernesto Livorni mi comunica che lui “é di

orientamento diverso” dal mio (centro-destra). Gli chiedo, “allora

l’ideologia ha il sopravvento sulle persone capaci e rispettate?”

Questi esempi indicano come alcuni elettori siano piú propensi a

criticare i politici che ad assumersi le responsabilitá per le scelte

sbagliate.

Il voto ci da l’opportunitá di mandare a casa i politici rivelatisi

incapaci di rappresentarci e di scegliere chi puó veramente apportare un cambiamento.  Quello che basta per poter dire: l’Italia comincia a muoversi in avanti.

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