Cultura & Società

Martinsicuro. Film, documentari, cortometraggi, videoclip: le opere dei registi abruzzesi e marchigiani confluiscono in “Spazio Visione”

Film, documentari, cortometraggi, videoclip: le opere dei registi abruzzesi e marchigiani confluiscono in “Spazio Visione”, la rassegna organizzata dall’associazione Martinbook in collaborazione con il Comune di Martinsicuro. Sette appuntamenti a partire da giovedì 7 febbraio alle ore 21 che si terranno a cadenza settimanale nella sala consiliare del Comune. Protagonisti i giovani talenti del territorio i cui video si sono spesso guadagnati i riflettori nazionali e sono approdati anche all’estero.

Luigi Maria Perotti, Mauro John Capece, Giacomo Cagnetti, Rovero Impiglia, Stefano Corona, Acido Solforico, Albert Figurt, l’associazione Frammenti sono gli ospiti delle serate in cui, oltre alle  proiezioni, sarà dato anche spazio al dibattito con il pubblico, moderato dalla giornalista Elisabetta Gnani.

Il primo appuntamento con la rassegna “Spazio Visione” è per giovedì 7 febbraio con il regista sambenedettese Luigi Maria Perotti e il documentario “La via di mio padre”. Presentato al Festival del Cinema di Roma nel 2011, il film è incentrato sulla morte di Roberto Peci, fratello di Patrizio, primo brigatista pentito degli anni di Piombo.

Roberto fu sequestrato nel 1981 a San Benedetto del Tronto da un commando di quattro terroristi e ucciso dopo 55 giorni di prigionia. Il film è il seguito de “L’infame e suo fratello”. Giovanni Senzani, l’assassino di Roberto Peci torna in libertà e Roberta Peci, la figlia di Roberto, cerca di incontrarlo per farsi spiegare le dinamiche di quella vicenda. Nel frattempo a San Benedetto, la città dove Roberta è nata, si apre un dibattito: Roberto Peci fu davvero una vittima? I suoi rapporti con le Br e col fratello Patrizio Brigatista pentito mettono in discussione l’intitolazione di una Via a San Benedetto la stessa strada dove tanti anni fa fu rapito. Il film è prodotto da Stamen Film (Alessandro Perozzi e Mario Petrocchi) e Leonardo D’Isidori.

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