Lettere

Giulianova. Lettera aperta di Pietro Attilii al collega Eden Cibej de senzapadroni.it

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,

e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,

e io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,

e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht

Gentilissimo Cibej Eden sono Pietro Attilii,

le rispondo per quanto mi compete nella mail da lei inviata alla Dottoressa Branella.

“questione di civiltà”

Cibej Eden, questa è una mia affermazione, la pregherei quindi di non usarla per scopi che non siano strettamente attinenti al suo scopo lessicale nell’intendimento del suo estensore.

“rischio concreto di vederla disseminata di escrementi canini, oltre che imbevuta di urina, e lasciata alla inconsapevole fruizione concomitante di bambini e animali. “ e “45 “presenze” di cani, ad essere avari nelle proporzioni, può comportare quotidianamente almeno 20 deiezioni solide e altrettante liquide. In dieci giorni possono quindi diventare 200; e in un mese, ben 600. Nell’arco della stagione turistica, 1.200. Il tutto su 80 metri di spiaggia: fatte le dovute differenze, una disseminazione del rischio d’impatto più intensa che in un campo minato.”

Cibej Eden, affermazioni simili le tenga per suoi uditori privati, lei deve astenersi da simili affermazioni lesive della rispettabilità e reputazione dei fruitori della spiaggia, capisco che offendendo per primo offende due volte, ma sarebbe opportuno che prima di dare sfogo alle sue elucubrazioni mentali dia un’occhiata sotto i suoi tappeti.

“Rispetto molto il bisogno di compagnia del Signor Attilii, benché trascuri le esigenze igieniche di altri;”

Cibej Eden, lei non mi conosce, per queste affermazioni vale quanto appena detto; aggiungo però di rispettare i suoi i bisogni prima di sentenziare quelli degli altri, potrebbe trarne beneficio. Anche la zoticità deve avere un limite, mi spiace che lei non riesca a vederlo.

Cibej Eden, mi auguro di non dover leggere ancora delle sue carenze, mi costringerebbe ad essere  meno accomodante. Non posso augurarle buone giornate, per lei sarebbero offensive e, quindi, mi astengo.

Pietro Attilii.

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