Abruzzo

Abruzzo. Consigliere Regionale Berardo Rabbuffo: Impugnata la legge per il rifinanziamento della L.R. 57/2001 (Valorizzazione dell’aeroporto d’Abruzzo)

Consigliere Regionale Berardo Rabbuffo

Impugnata la legge per il rifinanziamento della L.R. 57/2001 (Valorizzazione dell’aeroporto d’Abruzzo)

Martedì 20 febbraio 2013

E’ stata impugnata dal Consiglio dei Ministri la legge per il rifinanziamento della L.R. 57/2001 con la quale la Regione ha concesso un contributo di 5,5 milioni di euro alla S.A.G.A. per la gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo.

Come era prevedibile, il finanziamento previsto dalla norma si pone in contrasto con i principi comunitari in quanto può essere considerato come aiuto di stato non sottoposto al vaglio e all’autorizzazione della Commissione Europea e che potrebbe così falsare le regole sulla concorrenza tra gli scambi tra i Paesi membri. Violerebbe, altresì, i principi dell’art. 117 della Costituzione che riserverebbe allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela della concorrenza.

Se i rilievi opposti alla legge regionale venissero confermati, per la S.A.G.A. e per  l’aeroporto d’Abruzzo si aprirebbero scenari drammatici. Tutti sappiamo che il contributo concesso di tutta fretta dalla Regione alla S.A.G.A. serviva per tamponare il pesante passivo dell’azienda che gestisce lo scalo abruzzese. Nello specifico, questo contributo si aggiunge agli altri fondi erogati dalla Regione per finanziare il cosiddetto “piano marketing”, che altro non è che il costo che l’aeroporto d’Abruzzo, e perciò di tutti i cittadini abruzzesi, paga alle compagnie aeree per usufruire dello scalo di Pescara.

Sull’argomento, avevo da tempo già lanciato l’allarme. Così come è gestito il nostro aeroporto non è più sostenibile e non va più bene. Avevo presentato, perciò, un progetto di legge che prevedesse la vendita delle quote possedute dalla Regione in favore dei privati, soluzione che è stata scelta già da altre regioni e comuni per superare i problemi con i loro scali. Solo attraverso l’ingresso di nuovi capitali privati e un cambio di rotta nell’amministrazione e nella gestione dell’aeroporto possiamo sperare di conservare se non potenziare l’unico aeroporto presente in regione.

Come troppo spesso accade, l’attuale Giunta è sempre sorda ai campanelli d’allarme lanciati dalla minoranza. E come altrettanto spesso accade, c’è bisogno di un intervento esterno all’esecutivo per far si che ciò che non funziona venga preso in considerazione. Così come è successo per la sanità, per la gestione dei rifiuti, ora anche per l’aeroporto si prospetta una brusca battuta d’arresto. Se la SAGA fosse costretta a dover restituire alla Regione tutte le somme fin qui erogate, non potremmo più parlare di sviluppo dello scalo pescarese ma della sua definitiva chiusura. Perciò, ora più di ieri, è il momento di prendere in considerazione altre strade per il futuro della SAGA, come, per esempio, quella della privatizzazione.

Berardo Rabbuffo

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