Teramo. Far quadrare il bilancio del Comune, senza rinunciare alla prossimità alle famiglie

Far quadrare il bilancio del Comune, senza rinunciare alla prossimità alle famiglie

Il 2013 imporrà al bilancio del Comune di Teramo nuovi tagli e sacrifici, come annunciato dal Sindaco nella conferenza stampa di fine anno.

Pur non generando ricadute sui cittadini in termini di nuove tasse, la minore disponibilità di risorse comunali, originata dalla riduzione dei trasferimenti statali e da un introito dell’IMU inferiore alle aspettative, richiederà una maggiore oculatezza nella gestione ed  un maggiore sforzo per trovare la quadratura del cerchio e garantire gli attuali livelli di assistenza e servizi.

L’attenzione al sociale ha sempre caratterizzato l’operato di questa amministrazione, che si è distinta in questi anni per le misure adottate a favore delle fasce più deboli della cittadinanza. Basta ricordare, a titolo di esempio, alcune delle misure di salvaguardia introdotte recentemente:  l’esenzione  totale dell’addizionale Irpef comunale per i redditi sotto i 10.000 euro, le agevolazioni sull’IMU per gli ultra sessantacinquenni e per le giovani coppie a basso reddito, l’esenzione della tassa sui passi carrabili nel caso di presenza di disabili in famiglia.

In questo momento di grande difficoltà per famiglie e imprese, dunque, non ci si può permettere di abbassare la guardia di fronte al dramma che stanno vivendo tanti cittadini rimasti senza lavoro, né eludere le istanze che giungono soprattutto da parte di chi, avendo un carico familiare maggiore, avverte  in maniera più pressante il peso della crisi.

Una misura concreta che va nella direzione di dare un sostegno, seppur minimo, alla carenza di lavoro è il fondo deliberato dal Consiglio su proposta della Lista Civica “Al Centro per Teramo”, il cui regolamento è in fase di definizione e che prevede un contributo economico alle aziende che assumeranno a tempo indeterminato cittadini teramani, con particolare attenzione a chi ha più di 35 anni o ha figli a carico (condizione che,  specie per le donne, rischia di determinare l’esclusione dal mondo del lavoro).

Anche l’introduzione di agevolazioni per le fasce sociali più deboli e per le famiglie più numerose nella nuova TARES (che sostituirà la TIA nel 2013), potrà rappresentare una modalità concreta per dare risposte alle criticità emerse con la crisi.

Il venir meno di importanti risorse nel bilancio non dovrà  compromettere la realizzazione di  tali interventi. Tra le risorse cui attingere  per  compensare almeno in parte i minori introiti, un contributo significativo può giungere dal recupero dei canoni non ricognitori e dalle iniziative per il riciclo dei rifiuti, sulle quali si è già al  lavoro.

Nel 2013 l’amministrazione comunale sarà chiamata ad effettuare scelte non facili. Siamo sicuri che su questi temi, pur nella difficoltà del momento, ancora una volta si riuscirà a trovare l’accordo e la piena condivisione: tra le nostre priorità deve rimanere l’attenzione e il sostegno alle famiglie e alle fasce minori di reddito, specie in questo momento di grave difficoltà economica.

Il Presidente

Francesco Di Giacomo

Teramo, 3 gennaio 2013