Bruni Vomano, trampolino di lancio per giovani talenti

Bruni Vomano, trampolino di lancio per giovani talenti
Greco e Tamberi convocati agli Europei
Il poliziotto Daniele Greco nel salto triplo e il finanziere Gianmarco Tamberi nel salto in alto, giovani talenti valorizzati in questi ultimi anni dalla Bruni Vomano di Morro d’Oro, sono tra i convocati dalla Federazione, per i Campionati Europei di atletica leggera in programma dal 27 giugno al 1° luglio in Finlandia.
Per coronare un miglioramento che lo ha visto crescere costantemente negli ultimi anni, Gianmarco Tamberi (G.S.Fiamme Gialle – Bruni Vomano) si è conquistato la prima convocazione in azzurro in una grande manifestazione assoluta, gli Europei di Helsinki, in programma dal 27 giugno al 1° luglio. Il ventenne saltatore in alto, dopo aver stabilito il nuovo primato personale di 2,26 in occasione della vittoria del titolo italiano Promesse, ha anche conseguito il minimo di partecipazione fissato dalla federazione europea. Quello previsto dalla federazione italiana era di 2,28, ma ne veniva prevista la deroga in caso della presenza di meno di tre atleti in possesso di questa misura e che avessero meno di 23 anni.
Se per Tamberi si tratterà dell’esordio assoluto, per Daniele Greco (G.S. Fiamme Oro – Bruni Vomano) sarà la settima presenza in azzurro e, questa volta, con un ruolo di punta, alla luce del recente 17,47, corrispondente alla quinta prestazione mondiale stagionale, la seconda in Europa e soprattutto prima di affrontare i giochi Olimpici di Londra.




Tortoreto. PD: PGTU partecipato, che caos ?

PGTU partecipato, che caos ?

Tortoreto 14 giugno 2012 – sono passati diversi giorni dalla presentazione del pgtu. Quella sera dopo il primo impatto con le proposte dell’amministrazione, i cittadini intervengono sottolineandone le criticità. Queste riflessioni, peró, non piacciono alla maggioranza, tant’é che l’altra sera, nella riunione del rione del centro, la discussione é stata bruscamente interrotta dal consigliere Di Giovanni, Tartarelli e dal Sindaco, incapaci di fronteggiare i ripetuti attacchi subiti dai cittadini intervenuti. Molti dei partecipanti, infatti, hanno manifestato perplessità legate a scelte politiche poco felici  ma soprattutto che mettono a repentaglio l’incolumità di residenti e turisti, rendendo le vie del centro poco fruibili ed affollate. Il piano traffico tecnico, invece a detta del consulente del Comune che lo sta curando, doveva mettere “al centro il pedone e il ciclista”, invece la viabilità che si intende perseguire, costringe i cittadini ad utilizzare sempre più le autovetture, elimina i parcheggi e le piste ciclabili e impegna i veicoli  pesanti ad effettuare percorsi lunghi e tortuosi intasando le vie più strette che diventano spesso l’unica alternativa .

Ma non c’è possibilità di scelta, l’amministrazione comunque  ha deciso, inutile persino commentare; così qualche cittadino che vuole prendere la parola, viene azzittito, qualcun’altro  capisce di non poter intervenire e abbandona la riunione. Gli intenti di questa amministrazione non sono quelli legati alla democrazia partecipata, ma a tutt’altro. I cittadini, infatti, vengono chiamati dalla maggioranza ad assistere e non per essere protagonisti; non appena la discussione è contraria al pensiero “dei professori”, la riunione si chiude bruscamente spesso con note alquanto indelicate da parte del sindaco che risponde ed attacca chi non la pensa come lui. Uno spettacolo indecoroso e avvilente, in quanto l’argomento riguarda Il Piano Urbano del Traffico che è uno strumento importante perché ne va della vivibilità di un quartiere e della qualità della vita del cittadino. Un piano traffico che si rispetti indaga le criticità, individua i fabbisogni, fissa gli obiettivi di miglioramento ed offre un ventaglio di risposte naturalmente “sensate”, da condividere con il cittadino, non è certo un dictat.

Ma per la maggioranza non c’è possibilità di scegliere, il trattato che ci viene enunciato è solo da ratificare, non si puó obiettare o proporre. Allora ci chiediamo: a che serve partecipare?

Le criticità messe in evidenza dai cittadini riguardano anche l’apertura al passaggio delle auto nel sottopasso di Via Carducci, e l’eventuale senso di marcia ma soprattutto ora che é ultimato mette in evidenza tutte le criticità, la pericolosità e la bruttezza dell’opera. Il grande rammarico di questo progetto é l’incompiutezza che avrà questa colata di cemento in quanto la strada che doveva creare una via d’uscita per le palazzine rosa realizzate a nord del sottopasso, non é e non sarà ultimata e soprattutto, con l’abbattimento della stazione, il sottopasso avrebbe potuto avere sicuramente una dimensione tale e quale a quello di via Trieste, senza costi aggiuntivi per le casse del Comune (un milione di euro). Come era stato previsto nei progetti preliminari. Un consiglio ci sentiamo di darlo alla maggioranza “se per tre anni non avete voluto la trasparenza della macchina amministrativa, lasciate perdere ora l’utilizzo della democrazia partecipata, perché non é nella vostra cultura ma soprattutto non siete capaci di ascoltare i cittadini e vi arrabbiate quando ormai i gli stessi non vi vogliono ascoltare più e non condividono i vostri intendimenti suicidi.

Sarà nostra premura, quindi, richiedere un consiglio comunale con ordine del giorno “sottopasso  via carducci e viabilità del centro di Tortoreto” per verificare in dettaglio eventuali responsabilità tecniche, amministrative e contabili.-




Giulianova. PD: siete vittime della calura estiva

E’ arrivato Scipione e con la canicola che si è portato appresso, in molti sono andata in Tilt. Apprendiamo dall’ultimo comunicato stampa del coordinamento comunale PDL di Giulianova in preda alla canicola estiva, che  “ll Consiglio comunale viene spesso trasformato in bettola” e che “Il Sindaco, ipocritamente, accusa la minoranza di alzare i toni sebbene esprima concetti con passione, ma sempre in modo corretto mai offensivo”.  Alla prima lettura del documento, pensavamo di esserci sbagliati. Invece no. Avevamo pensato che il PDL finalmente aveva fatto un piccolo rimprovero a quei suoi consiglieri che molte volte  hanno usato linguaggio non consono a quello dell’ assise civica. Infatti, in un recente consiglio comunale, sono stati contati nell’arco di 3 4 minuti almeno 7 “…e chi se ne frega….” espressi nel corso del proprio intervento da parte di un consigliere del PDL (ci sono le registrazioni). Quanto poi a sforare di alcuni minuti se non fermato, un logorroico consigliere di minoranza parlerebbe per tre giorni fila….. ma che volete, la calura, a volte, fa brutti scherzi. A proposito ma i problemi dei cittadini è mai possibile che li dimentichiate sempre?

Unione Comunale Partito Democratico di Giulianova.

19/06/2012




Il Sindaco – Delegato Nazionale ANCI al Demanio Marittimo

Il Sindaco – Delegato Nazionale ANCI al Demanio Marittimo

COMUNICATO STAMPA

19 giugno 2012

Da Bruxelles no alla deroga Bolkestein

Si è conclusa a Bruxelles l’audizione al Parlamento Europeo tra le Associazioni nazionali delle imprese balneari ed i Funzionari della Commissione per il Mercato Interno e i Servizi. Oggetto della riunione la richiesta di deroga alla Direttiva Bolkestein.

Luciano Monticelli, delegato nazionale ANCI per il Demanio Marittimo, da Bruxelles ha dichiarato:

“Grande delusione oggi nell’apprendere che i Comuni non sono di fatto mai stati presi in considerazione nella questione Balneari nonostante il demanio marittimo sia stato, soprattutto in questi ultimi anni, di competenza degli enti locali. Non siamo soddisfatti perchè noi vogliamo difendere i nostri operatori e le nostre imprese balneari e le risposte che abbiamo ricevuto oggi sono state davvero deludenti. In particolar modo a domanda precisa se sia possibile ottenere una deroga alla Direttiva Bolkestein la risposta è stata negativa e, cosa ancora più grave, questo diniego sembra condiviso dal Governo Italiano. Viene quindi inevitabilmente da pensare – prosegue il Delegato al Demanio Marittimo – che la causa dei Balneari non sia mai stata adeguatamente supportata da un’efficace azione politica del nostro Governo. Quello che abbiamo appreso durante l’audizione ci motiva però ancora di più nel portare avanti la nostra battaglia consapevoli che solo uniti, come lo siamo stati oggi, possiamo essere ascoltati dal Governo. Il Governo Italiano – aggiunge Luciano Monticelli – ha il dovere di porre la giusta attenzione ad una causa che riguarda migliaia di imprese, migliaia di famiglie e noi abbiamo l’obbligo di far sentire queste voci. Il prossimo 26 giugno ci sarà a Roma un Tavolo tra Regioni, Province e Comuni e da questo si ripartirà per il confronto con il nostro Governo che non potrà più chiudere gli occhi su una realtà che rappresenta una risorsa economica, turistica, culturale, peculiare ed identificativa del nostro Paese”.

Delegato Nazionale ANCI al Demanio Marittimo




L’esame di …maturità, al tempo del terremoto Dedicato anche agli studenti emiliani! di Patrizia Tocci *

L’esame di …maturità, al tempo del terremoto

Dedicato  anche agli studenti emiliani!

di Patrizia Tocci *

L’AQUILA – Invece di fare distinguo (come molti si affannano a fare) sul terremoto dell’Emilia e quello dell’Aquila (sono convinta infatti che il terremoto sia cieco, e come la fortuna dispensi con casualità, ignorando meriti e demeriti dei sommersi o dei salvati) mi piacerebbe oggi poter rivolgere un “in bocca al lupo” a tutti gli studenti emiliani che affrontano l’esame di stato “in emergenza”. Nel giugno del 2009 anche da noi, qui in Abruzzo o meglio all’Aquila e dintorni, si è adottata la stessa procedura: solo il colloquio orale. Eravamo nella palestra dell’istituto in cui insegno: c’erano in contemporanea sei o sette commissioni. I miei alunni avevano preparato gli esami con più scrupolosità del solito: per i percorsi c’eravamo sentiti via email o via cellulare, ma eravamo continuamente in contatto.

Erano cresciuti, i ragazzi. In pochi mesi. Maturati. Avevano dovuto affrontare la scomparsa di amici cari, persone di famiglia o conoscenti; qualcuno aveva potuto recuperare zaino, libri e quaderni; qualcuno li aveva dovuti lasciare sotto le macerie. Qualcuno aveva preparato l’esame in tenda, con altre otto persone, avendo per tavolo una scatola di cartone; studiando  nella casetta di campagna, da amici, da parenti, qualcuno in una stanza d’albergo. Tutti avevano perso comunque l’ingrediente fondamentale per affrontare un esame di stato: la normalità, la quotidianità, la banalità delle cose quotidiane: la tua cameretta, il tuo stereo, il tuo computer, le tue foto, il tuo letto, la tua finestra, la tua collezione di… I media non avevano tempo e spazio per raccontare questi dettagli. Non vi hanno raccontato il caldo orribile che faceva nelle tende, o come si inzuppavano i viali di ghiaia, quando pioveva. Non vi hanno raccontato che significa non avere più la terra sotto i piedi. Ma noi lo sappiamo bene, come voi.

Conosciamo quella sensazione di incertezza, di sbandamento, di confusione esterna ed interna che provoca un terremoto. La precarietà di una vita temporanea che nasce all’improvviso, con altri ritmi, colori, parole. E poi quella terra, sulla quale sei cresciuto, della quale hai imparato a fidarti: solida, certa, tesa sotto i tuoi piedi, (anche se a scuola ti avevamo insegnato, a fatica, che la terra si muove) quella terra che si muove e che continua a muoversi. Nessuno vi ha raccontato che mentre si svolgevano i colloqui orali, e si disquisiva con battute del tipo : “questi ragazzi sono troppo fortunati rispetto agli alunni degli anni precedenti” in quel momento c’è stata l’ennesima scossa di assestamento e il tenore dei colloqui è cambiato. Noi sappiamo che non è una fortuna fare gli esami nell’anno del terremoto. Ma i ragazzi sono stati più bravi degli altri anni. Hanno sentito la grande responsabilità che la comunità in quel momento  pretendeva da loro, così come da tutti. Ognuno ha svolto – e continua a svolgere – il suo lavoro.

Al contrario di quello che vi fanno vedere in tv o passa su certa stampa, tranne le dovute lodevoli eccezioni. Abbiamo città e paesi ancora distrutti. Ma troviamo la forza per andare avanti, proprio negli occhi di quei ragazzi, negli sguardi di chi immagina un futuro ed ha tutto il diritto di immaginarlo. Le scuole dell’Aquila, di ogni ordine e grado, si trovavano quasi tutte nel centro storico, diventato da allora Zona rossa. L’estate è stata utilizzata per ripristinare le poche scuole agibili e sono stati costruiti i MUSP (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio). I nostri studenti vanno a scuola in questi musp, continuano il loro percorso scolastico e tengono unita una comunità altrimenti frantumata,  dispersa. Una comunità intera che si è sentita mancare la terra sotto i piedi, ma ha affrontato provvisorietà di ogni genere e di ogni tipo. E che va avanti, a denti stretti e a testa bassa. E qualche volta trova anche  la forza che non ha, nel guardare i vostri occhi di ragazzi e dirsi sottovoce: “Ce la farete. Ce la faremo”.

*docente di letteratura italiana e scrittrice




L’Aquila. WORLD WIDE PLEASURE TASTING PRESENTA: L’AMICO…HA QUATTRO ZAMPE!

WORLD WIDE PLEASURE TASTING PRESENTA: L’AMICO…HA QUATTRO ZAMPE!
L’AQUILA – Un’interessante iniziativa, a scopo benefico, coniugherà arte fotografica, gastronomia ed enologia, amore per i nostri amici a 4 zampe e scopo di solidarietà
verso una primaria associazione di difesa dei cani. L’iniziativa partirà il 22 giugno e si svolgerà ogni fine settimana dalle ore 19.30 alle ore  23.55 presso l’Enoteca Garibaldi del Ristorante Punto G, in via della Mainetta 62/f, a Coppito (L’Aquila). L’aspetto artistico consta di una Mostra fotografica permanente per tutto il periodo dell’iniziativa, con 77 foto analogiche in bianco e nero dei nostri amici a quattro zampe, scattate, sviluppate e stampate in camera oscura da Marco Esposito. Particolari favorevoli condizioni, nei fine settimana, mettono insieme mostra e menù di pizzeria e ristorante.
Le foto esposte sono in vendita in formato cm 20×30, montate su un’elegante cornice nera in legno dipinto a mano. I richiedenti potranno commissionare fotografie di svariate misure ed il prezzo sarà commisurato alla dimensione. All’interno del ristorante è previsto il “portrait corner“: uno spazio in cui i proprietari ed i loro cani potranno essere immortalati in un ritratto fotografico! Nei fine settimana parte del ricavato della Mostra e dei Set Menù Degustazione verrà donato ad una delle Associazioni animaliste con sede all’Aquila, previa presentazione e disamina di un progetto concreto elaborato a mezzo di un concorso di idee, che verrà promosso e valutato dall’associazione organizzatrice World Wide Pleasure Tasting.

Per info e prenotazioni:
Marco: 333 76 41 665 – marcoesp@yahoo.it
pagina face: https://www.facebook.com/marco.bennington

Davide: 339 49 68 455 – info@garibaldienoteca.it
pagina face: https://www.facebook.com/davidestra





Roseto. Borsacchio altro giorno nero per i cittadini

Borsacchio altro giorno nero per i cittadini

Oggi una pagina nera per la storia della politica .
Per ora hanno vinto i soliti nomi che puntano sul cemento e sulla
speculazione edilizia.
La classe dirigente della nostra regione ha fallito.
Si è piegata ai voleri di qualche imprenditore a danno di un
territorio splendido e della cittadinanza.
Uno stallo durato anni, che ha penalizzato i cittadini per mascherare
il reale intento: favorire una vecchia politica ed i grandi elettori
legati al cemento.
Noi della Federazione della Sinistra non cediamo. Continueremo a
lottare per difendere la Riserva.
Siamo pronti ad ogni azione in ogni sede per annullare quest’atto di inciviltà.
Faremo capire a questa classe politica come sia finito il tempo delle
spartizioni politiche e come ormai questi metodi da prima repubblica
siano obsoleti.
Il futuro di certo non sarà con loro.
Aspettiamo con ansia le prossime elezioni regionali per mandare
finalmente questi individui in cerca di lavoro.

Marco Borgatti
Portavoce Federazione della Sinistra Roseto PRC\PdCI




Abruzzo. Lettera Pro “Parco Nazionale della Costa Teatina”/2 – Coord. Reg. PSL CEAM

Preg.mo Direttore,

le invio il documento scritto da me, d. Carmine Miccoli, coordinatore regionale dell’Ufficio di Pastorale Sociale della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana, in sostegno della realizzazione del “Parco Nazionale della Costa Teatina”; il documento fa seguito, ad un anno di distanza, dal precedente sullo stesso tema, comunicato che la sua testata ha avuto la cortesia di pubblicare ed evidenziare.
L’Ufficio di cui sono responsabile, a livello locale per la diocesi di Lanciano-Ortona e a livello regionale come coordinatore per la Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise su mandato degli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi della locale Conferenza Episcopale, si occupa di tutte le questioni riguardanti i problemi sociali, in particolare nel mondo del lavoro, le questioni della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato, la promozione di nuovi stili di vita sostenibili, in collaborazione con tutte le associazioni, i movimenti e le singole persone impegnate su queste stesse tematiche.

Spero che il documento risulti di suo interesse; non esiti a contattarmi per ogni eventuale chiarimento o approfondimento ai recapiti in calce a questa e-mail.

Grato per l’attenzione, invio i più cordiali saluti.

d. Carmine Miccoli
Coord. Regionale Pastorale Sociale CEAM

Preg.mo Direttore,

Ad un anno dal mio precedente intervento (“Parco Nazionale della Costa Teatina: un luogo per custodire in Abruzzo il futuro della creazione”), intendo ancora raccogliere sollecitazioni e riflessioni di tante persone, uomini e donne, che hanno a cuore la salvaguardia del Creato e cercano di prendersi cura della terra nella quale viviamo.

Più di un anno fa, il 7 maggio 2011, migliaia di persone si sono ritrovate a Termoli insieme al compianto Lucio Dalla, che come tanti ha prestato la sua voce e la sua persona con generosità e impegno, per difendere le coste abruzzesi e molisane dalla minaccia delle trivelle petrolifere. Da allora, varie sono state le occasioni e le speranze che, anche di recente, sono cresciute e che sembrano andare nella giusta direzione: uno sviluppo sostenibile che custodisca e valorizzi le nostre terre, i nostri mari, la nostra gente.

Pochi mesi fa, in Abruzzo, la Commissione Regionale sulla Valutazione d’Impatto Ambientale ha bocciato un impianto di estrazione della multinazionale Forest Oil sul lago di Bomba: una bocciatura che ha reso giustizia e ha coronato la mobilitazione, fatta in questi ultimi anni, di migliaia di cittadini, associazioni, movimenti e istituzioni, volta a salvare questo posto dalla distruzione. Auspico che la politica e coloro che hanno a cuore il bene comune s’impegnino a difendere questa importante vittoria della società civile e che in nessun modo possa essere sovvertita in alcuna sede la decisione delle istituzioni e il comune sentire della popolazione (come tenta di fare il recente ricorso amministrativo della stessa azienda). In un momento come questo, di gravissima crisi economica e sociale, non è più accettabile proseguire secondo un modello economico devastante a livello ambientale e sociale. Bisogna avere il coraggio di dire “no” a chi considera il profitto più importante della persona: è lo stesso magistero sociale della Chiesa ad insegnarlo, indicando questa come strada da seguire, aperta alla partecipazione di tutti: “L’esclusivo obiettivo del profitto, se mal prodotto e senza il bene comune come fine ultimo, rischia di distruggere ricchezza e creare povertà. Lo sviluppo economico che auspicava Paolo VI doveva essere tale da produrre una crescita reale, estensibile a tutti e concretamente sostenibile” (cf. Benedetto XVI, “Caritas in veritate”, n. 21).

In un modello economico basato su equità e rispetto si inserisce la promozione di Parchi Naturali e Aree Protette: il turismo naturalistico, l’agricoltura biologica e sostenibile, i percorsi di valorizzazione di paesi e tradizioni locali, offrono tantissime possibilità per un’economia sana e capace di futuro. I Parchi sono anche l’alternativa più radicale e definitiva a quella che è stata definita la “deriva petrolifera” locale: lo dimostra, in Abruzzo, il fortissimo anelito della società civile e degli amministratori più lungimiranti e attenti verso l’istituzione, scandalosamente attesa da troppi anni e frenata dalla volontà di amministratori e politici centrati sugli interessi più egoistici e particolari, del Parco Nazionale della Costa Teatina. Ancora una volta si vuol alzare forte la voce per chiedere l’istituzione di questo nuovo Parco, senza ulteriori e immotivate proroghe, senza accomodamenti interessati e ipocriti.

Rimane dovere di tutti i cittadini, e in particolar modo dei credenti, sostenere la difesa del Creato dalle terribili minacce che vi incombono, come gli impianti petroliferi e, in generale, i vari progetti per l’estrazione, la lavorazione e lo stoccaggio di idrocarburi che da anni hanno preso di mira le nostre Regioni e che continuano tristemente ad operare (l’ultimo allarme della prof.a Maria Rita D’Orsogna, cui mi associo ancora pienamente, è solo di qualche giorno fa). Per quanto mi compete, l’Ufficio Regionale di Pastorale Sociale si impegna a sostenere ogni azione della società civile volta a difendere e valorizzare realmente il nostro territorio, bene comune e condiviso, dono di Dio per l’umanità tutta e per le generazioni future.

d. Carmine Miccoli

Coordinatore Regionale dell’Ufficio di Pastorale Sociale CEAM




IL TERRITORIO E’ DEI NOSTRI FIGLI NON DELLA SNAM!

IL TERRITORIO E’ DEI NOSTRI FIGLI NON DELLA SNAM!

Cittadini!

il Governo nazionale, contro ogni logica e contro le decisioni della Camera dei Deputati e del Consiglio Regionale, intende imporci a tutti i costi il devastante insediamento della SNAM.

Ciò sta avvenendo grazie alla complicità del Governo regionale e al comportamento fortemente ambiguo del Comune di Sulmona e della Provincia dell’Aquila.

La centrale e il metanodotto costituirebbero il colpo di grazia per un territorio già agonizzante!

A questo sopruso va data una risposta unanime!

Non siamo una  colonia per i profitti della Snam!

Difendiamo la nostra salute e i diritti inalienabili del nostro territorio!

Partecipiamo tutti

SABATO 23 GIUGNO  ore 17

AL  SIT- IN  DI FESTA  E  DI   PROTESTA  A CASE PENTE

raduno dei partecipanti :

ore 17 nel piazzale del Cimitero di Sulmona.

Sulmona 18.06.2012                                    Comitati cittadini per l’ambiente




Giulianova. BORSACCHIO, CARAMANICO: UNA BRUTTA PAGINA DELLA POLITICA REGIONALE

BORSACCHIO, CARAMANICO: UNA BRUTTA PAGINA DELLA POLITICA REGIONALE

“La conclusione cui oggi abbiamo assistito della vicenda della riserva del Borsacchio rappresenta una brutta pagina della politica regionale . Non si è avuto il coraggio di tutelare una tra le porzioni di costa più belle d’Abruzzo, di dialogare con i cittadini, facendo comprendere le reali possibilità di sviluppo che si sarebbero potute avere. L’unica vera opportunità sarebbe stata quella legata all’approvazione del Piano di assetto naturalistico, già predisposto, stralciando la prescrizione che prevede un aumento di cubatura di 50 mila metri cubici. Questo strumento avrebbe potuto assicurare il rispetto dei vincoli di tutela ambientale, senza precludere le legittime esigenze e necessità di sviluppo espresse dalla cittadinanza e dalle categorie professionali. L’istituzione della riserva avrebbe evitato l’insediamento di strutture impattanti e dato ai territori la possibilità di accedere a finanziamenti che avrebbero potuto aiutare l’economia di quelle zone”

Franco Caramanico, Consigliere Regionale SEL