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CSI: VIAGGIO IN “STAND UP!”

CSI: VIAGGIO IN “STAND UP!”

Dopo la mattinata di presentazione tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune di Teramo, con la sfilata pomeridiana che ha colorato Corso S. Giorgio si sono ufficialmente aperte le Finali Nazionali del progetto “Stand Up!”, manifestazione organizzata dal CSI e rivolta alle scuole secondarie di primo grado con l’intento di convincere i ragazzi ad adottare stili di vita più sani attraverso il gioco e la polisportività. Ad aderire al progetto 11 comitati (Aversa, Bari, Cagliari, Napoli, Pisa, Perugia, Ravenna, Roma, Teramo, Torino e Verbania) che hanno eletto le 48 squadre che si contenderanno, sfidandosi per tre giorni in nove specialità (basket, calciotennis, disco tennis, hockey, palla tennis, pallamano, tennis dolce, volano, volley), il titolo assoluto in palio venerdì 1 Giugno al “Palascapriano”.
Per il comitato di teramo, costituito di ben 15 scuole aderenti all’iniziativa, Teresa Gasparo, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di S. Omero, si è mostrata molto soddisfatta dell’iniziativa. “E’ stata molto coinvolgente, come lo sono tutte quelle di tipo motorio d’altronde. Personalmente ho sempre ritenuto stimolanti progetti del genere, perché aiutano a solidarizzare e rispettare le regole creando quello spirito di gruppo utile ad accrescere l’autostima individuale e scrollarsi di dosso tante paure”.
Dello stesso avviso Teresa Mezzetti, referente del progetto a Pisa, che ha inoltre sottolineato l’importanza della polisportività “in quanto capace di ridurre la competizione tra i ragazzi rendendo più piacevole il gioco”. “Polisportività che diventa determinante aggiunge nella scoperta di se stessi, perché ognuno ha la possibilità di capire qual è lo sport che lo valorizza maggiormente”.
Maurizio Siddi, da poco Presidente Provinciale del CSI Cagliari, mostra tutta la sua partecipazione al progetto rimarcando come l’iniziativa “non dovrebbe rimanere isolata, ma diventare un vero e proprio strumento didattico da adottare costantemente nelle scuole in modo da associare aspetto ludico ed educativo. Quell’aspetto educativo che troppo spesso i genitori dimenticano, indirizzando i propri figli ad intraprendere un’attività sportiva finalizzata più al successo personale che alla crescita morale”.
Quella crescita di cui il Csi, invece, si fa primo portavoce.

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