Cultura & Società

Intervista di Alessia Mocci a Cristian Marrosu ed al suo I cocci dell’anima, Rupe Mutevole Edizioni

Intervista di Alessia Mocci a Cristian Marrosu ed al suo I cocci dell’anima, Rupe Mutevole Edizioni

“I Cocci dell’ anima” è dedicato a tutti gli amici, lettori e conoscenti che per tanti mesi mi hanno chiesto quando sarebbe uscito. Ma anche a tutti quelli che non hanno la forza di perdonarsi; cosa non facile…”

Parole cariche di significato. Parole di Cristian Marrosu che risponde in questo modo alla domanda: “A chi dedichi “I cocci dell’anima”?”. “I cocci dell’anima”, edito 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “La Quiete e l’Inquietudine”, è un libro intenso e commovente di un autore caratterizzato da una prosa pragmatica e vigorosa. Una storia comune che sbalordisce proprio per questo suo stare all’interno della vita quotidiana con le sue mutevolezze giornaliere.

Ma, vi lascio alle parole di Cristian Marrosu che è stato molto disponibile nel rispondere ad alcune domande su “I cocci dell’anima”. Buona lettura!

A.M.: Da quanto tempo scrivi?

Cristian Marrosu:  Scrivere, fin dall’ adolescenza è sempre stato un meraviglioso modo per cullarmi in una serenità che solo la “penna” sa darmi. L’ immergermi nelle storie, inventate, o riportate, ha un sapore così buono, che mi porta inevitabilmente a sentire la necessità fisica di chiudermi in uno spazio in cui ci sono io, ed i miei personaggi. Ed ovvio che non ho tutto il tempo che vorrei; sono un padre, ed il mio lavoro “ Militare della Brigata “Sassari” da 15 anni  ovviamente mi tiene impegnato quasi tutta la giornata. Ma alla sera, qualche pensiero prende colore tra i fogli, quasi sempre…

A.M.: Quali sono gli scrittori che ammiri maggiormente?
Cristian Marrosu: Ho una particolare ammirazione per Isabelle Allende. Quando terminai di leggere “ Paula”; chiusi il libro è rimasi a pensare, quasi sconvolto dal modo in cui aveva descritto un dolore così grande, raccontando della perdita di sua figlia. Adoro tutti i suoi libri. E poi Paolo Giordano. “La solitudine dei numeri primi” mi ha letteralmente conquistato. Credo che Paolo Giordano sia una delle più belle novità editoriali degli ultimi anni. Ma l’ autore o per meglio dire autrice che più ammiro è Giovanna Mulas. Aver conosciuto un autrice come lei, vincitrice di decine di premi internazionali con pubblicazioni tradotte in tante lingue è stato per me più di un onore. Un privilegio. Giovanna Mulas è un esempio di umanità; una donna, impegnata a 360 gradi nella promozione e diffusione delle culture in tutte le loro forme. Di una cultura sana, fatta di musica, arte e parole. Un’autrice straordinaria. Consiglio a tutti di leggere le sue opere.

A.M.: Ci sapresti spiegare il perché della scelta del titolo “I cocci dell’anima”?
Cristian Marrosu: Ci sono esperienze umane dilaniano l’ anima. Perlomeno, quando certe non si riesce a viverle con la giusta distanza da se stessi, o quando altre ci toccano da vicino. Non vorrei dire troppo; credo il lettore, dopo aver letto queste mie pagine capirà il perché di questo titolo.

A.M.: Descrivi con cinque aggettivi “I cocci dell’anima”.
Cristian Marrosu: Concreto: narra un frammento di vita in maniera realistica e pragmatica.

Incalzante: perché la storia, così come la nostra vita, non subisce arresti nei mutamenti interiori dei protagonisti. Sia in quello maschile che femminile.
Intenso: come un’essenza. La vita all’interno del libro è forte e vigorosa. Si avverte il peso di esperienze importanti e determinanti.

Caratteristico: l’ambiente sociale è quello tipico di questa nostra nuova Italia, purtroppo, con tantissime separazioni.
Ed infine l’ultimo: comune. La forza di questo romanzo è la sua apparente banalità. Anche se affermare questo significherebbe affermare che la sofferenza di scelte affettive che conducono verso altre strade siano da considerarsi ovvie e quindi per nulla importanti. Il fatto che ci troviamo dinanzi a un tema abusato nei dialoghi della nostra quotidianità e nel vissuto di tanti, non toglie spessore ai pensieri ma a mio avviso conferisce loro valore, qualità, rilievo. Così come è di valore , qualità e rilievo sempre la nostra esperienza.

A.M.: Sulla copertina del libro ci sono degli occhiali da sole con le lenti blu. Perché questa scelta?

Cristian Marrosu: È una fotografia che ho fatto recentemente a Cala Gonone, località non lontana da Nuoro che frequento abitualmente. Quelli sono i miei occhiali. Non so perché l’ho scelta, credo sia accaduto così, “di pancia” come quando inizio a scrivere. Gli occhiali sullo scoglio mi danno l’ idea di un qualcosa lasciato ma non dimenticato; come il segno di un passaggio od una scusa per tornare ancora. Guardandola mi piace pensare anche che Max, uno dei protagonisti della storia si trovi lì. Magari ha posato gli occhiali e sta facendo due passi sul bagnasciuga … chi lo sa…

A.M.: A chi dedichi i “I cocci dell’anima”?
Cristian Marrosu: “I Cocci dell’ anima” è dedicato a tutti gli amici, lettori e conoscenti che per tanti mesi mi hanno chiesto quando sarebbe uscito. Ma anche a tutti quelli che non hanno la forza di perdonarsi; cosa non facile…

A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto? E l’ultimo film che hai visto?
Cristian Marrosu: L’ ultimo libro che sto terminando di leggere, proprio in queste sere, è “ Chiedo scusa “ di Francesco Abate. Un libro bellissimo, lo consiglio a tutti.
Posso dirti anche l’ ultimo bel film che ho visto. Guardo tutte le sere un film ma sono pochi i film davvero interessanti, che vale la pena ricordare. Ultimamente mi è piaciuto tantissimo “ Il padre e lo straniero” per la regia di Ricky Tognazzi, con Alessandro Gassman.

A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?
Cristian Marrosu: Lo staff è molto disponibile. È molto difficile trovare delle case editrici serie che valorizzino i giovani autori e ne curino il percorso. Loro sono persone che credono molto in quello che fanno. La consiglierei certamente.

A.M.: Hai in programma di fare delle presentazioni del tuo libro?
Cristian Marrosu: Sì. Le presentazioni imminenti sono: 19 febbraio ad Arbatax al “ Caffè Letterario “ di Margherita Musella ed il primo Marzo a Budoni. Da metà marzo poi a Bologna, Torino, Riva di Chieri, Cagliari, ma le date son da definire. Sono un militare, non riesco a fare programmi a lunga scadenza perché gli impegni di lavoro sono prioritari; ma cercherò di andare ovunque per farmi conoscere e promuovere il libro.

A.M.: Grazie Cristian, aspetto tutte le date delle tue presentazioni così da poter andare almeno ad una!

Notizie su Rupe Mutevole:

http://oubliettemagazine.com/2011/05/04/presentazione-della-casa-editrice-rupe-mutevole-edizioni/

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

Alessia Mocci

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