Giulianova. IL VENTO DEL CAMBIAMENTO ARRIVERA’ PRESTO ANCHE A GIULIANOVA

IL VENTO DEL CAMBIAMENTO ARRIVERA’ PRESTO ANCHE A GIULIANOVA

Era senz’altro necessario adeguare un esecutivo che da più parti, ormai, veniva giudicato inadeguato. A meno di due anni dal suo insediamento il sindaco ha proceduto, quindi, all’azzeramento della “Giunta dei Talenti”. Il sorprendente e deludente esito del rimpasto merita, però, qualche considerazione, partendo da una premessa:

dott. Franco Arboretti,
dott. Franco Arboretti,

La premessa:

A Giulianova, a partire dal mercanteggiamento che portò alla caduta del sindaco Cameli, si è radicato un trasversalismo fatto di esponenti politici che passano da uno schieramento all’altro, pur di acquisire potere; sta prendendo piede, sulla scena politica cittadina, una sorta di “pensiero unico” (una visione politica conservatrice e anacronistica con poco senso della cosa pubblica e lontana dalla tutela degli interessi generali e dei beni comuni) che rende sostanzialmente simili i due schieramenti tradizionali (il che facilita il “trasversalismo di potere” sopradetto); Lo dicemmo, i due schieramenti a Giulianova tendono ad essere uguali e per questo proponemmo, col Cittadino Governante per cambiare, una reale alternativa programmatica. I fatti ci stanno dando, purtroppo, ragione.

Le considerazioni:

  • Il rimpasto, è evidente, non si è fatto per attrezzare e qualificare di più la Giunta comunale ma, a giudicare dai fatti, per:
  1. Far entrare nell’esecutivo il consigliere Francioni. L’operazione, preparata da tempo dal sindaco, è stata stoppata in extremis dal PD. Fallito l’obiettivo è stata riesumata, d’urgenza, la collaborazione con l’UDC (anch’essa pochi giorni prima bocciata dal PD) onde evitare la fine della maggioranza, che comunque, senza i voti dei quattro di Progresso Giuliese si dovrebbe reggere sui voti decisivi dei consiglieri Di Carlo e Cameli (sindaco e vicesindaco del centro-destra per nove anni e avversari di Mastromauro alle ultime elezioni). La realtà ha superato la più rutilante delle vene della fantapolitica!
  2. Togliere dal conflitto di interessi (incarico in giunta – lavoro svolto) l’ assessore Mellozzi.
  3. Togliere, nell’urbanistica, tutti dall’imbarazzo. Bastava, però, non cacciare Margherita Trifoni .
  • Mentre in Italia spira fortissimo il vento del cambiamento che travolge idee e uomini anacronistici e promana direttamente dalle menti e dai cuori dei cittadini che, con la loro voglia di partecipazione, stanno fissando i nuovi valori e le nuove opzioni programmatiche per i governanti, a Giulianova si è immersi in un incredibile valzer delle poltrone. Il bisogno di cambiamento se non lo si percepisce in tempo, poi travolge. E’ inevitabile e accadrà anche a Giulianova.
  • Tiene banco, nei commenti, il colpo di teatro dell’ingresso in giunta dell’UDC e di Nausicaa Cameli (capolista di quell’UDC che aveva proposto e fatto sostenere dal resto del centro-destra giuliese la candidatura a sindaco del Dr. Giancarlo Cameli). Noi riteniamo che i figli possano pensarla in maniera molto diversa dai padri, anche in politica, così come riteniamo che l’UDC (come qualsiasi altro partito) possa scegliere di allearsi con chi voglia. Quello che è riprovevole è che questi riposizionamenti (del partito e della candidata) vengano fatti – dopo un preciso mandato elettorale che li collocava all’opposizione e fuori dal consiglio comunale – nel corso del mandato stesso e, soprattutto, improvvisamente, senza alcuna linearità, senza alcuna coerenza, senza alcuna storia di strategia comune con i nuovi alleati. Insomma così si presta molto il fianco alla facile critica della politica come occupazione del potere. Questo – dovrebbe essere ormai chiaro, per quello che sta accadendo in Italia – al popolo non piace e, mentre, prima i cittadini si allontanavano dalla politica, ora partecipano, scelgono, premiano e puniscono a destra, a sinistra e al centro.
  • Infine c’è un aspetto molto particolare che attiene al rispetto delle persone ed al buon gusto, necessari anche in politica. La neo-assessore Cameli va a collaborare con una maggioranza in cui ritrova alcuni dei massimi artefici dei due pezzi di schieramento che contrattarono la caduta del Sindaco Cameli nel 2003 (“noi vi firmiamo la sfiducia al sindaco se voi ci votate l’affaire ex SADAM”) scrivendo una delle pagine più brutte della storia politica della città. E’ vero che il tempo allevia le amarezze. Però, possiamo immaginare, quanta pena e quanto imbarazzo possa provare dentro di sé l’ex sindaco Giancarlo Cameli nel dover fronteggiare in Consiglio Comunale questa paradossale situazione. Questa faccenda – è palpabile in città – urta, non poco, il sentire comune della comunità giuliese.

Giulianova 15.06.2011

Il Cittadino Governante

associazione di cultura politica




L’Aquila. CON L’INTERVENTO DI ISTITUZIONI E MONDO DELLO SPETTACOLO, PRESENTATO ALL’AQUILA IL “PARCO DELLE ARTI”, IN CORSO DI REALIZZAZIONE

CON L’INTERVENTO DI ISTITUZIONI E MONDO DELLO SPETTACOLO, PRESENTATO ALL’AQUILA IL “PARCO DELLE ARTI”, IN CORSO DI REALIZZAZIONE

L’Aquila, 15 giugno 2011 – Sullo sfondo aleggia l’eco delle proteste dei lavoratori del Teatro Valle di Roma, che ne paventano la chiusura. Qui, invece, a L’Aquila, l’atmosfera è festosa, per un evento che, in Italia, ha la stessa rarità della nascita di un gorilla albino: è stato presentato, infatti, il nuovo polo culturale, comprensivo di un doppio teatro (estivo, mille posti; al chiuso, 300 posti) e di uno spazio di socializzazione e animazione, denominato “Il Parco delle Arti”; un vero Parnaso che offrirà non solo attività teatrale, ma anche opportunità di formazione per i giovani e per le scuole.

Un evento davvero raro che nasce da una sinergia virtuosa: il Gruppo TeatroZeta, che ha come leader e fondatore l’attore, regista, autore Manuele Morgese, con capofila Arcus, la SpA per lo sviluppo dell’Arte, della Cultura e dello Spettacolo, fondata nel 2004 dal Ministero dei Beni Culturali, insieme a Banca Etica e alla società edile EDIMO Taddei. Un gruppo trascinante che, in località Monticchio, su un terreno di 5 ettari, ha già consentito l’ultimazione delle opere murarie esterne, sì da far percepire immediatamente la grandiosità dell’opera, che costituirà il più grande teatro privato d’Abruzzo.

Una platea affollata, dunque, stamane all’Area Sport, adiacente “Il Parco delle Arti” ha ascoltato e partecipato emotivamente alla presentazione del Progetto, con il tavolo dei relatori coordinato dalla giornalista RAI, Laura Aprati. E con due ospiti virtualmente presenti, prodighi di lodi nei loro messaggi: il sottosegretario Letta che ha fra l’altro scritto: “L’emozione di questa presentazione è data dalla consapevolezza che a volte, anche tra mille difficoltà e pochi soldi, si riescono a realizzare iniziative che restituiscono a vite interamente dedicate all’amore per la cultura, per il teatro, per il proprio Paese il senso vero della fatica e della determinazione con cui si sono inseguiti i propri ideali.

La volontà e la capacità di credere ed investire nell’educazione alla cultura, nella formazione della mente, nel ricordo e conservazione della nostra storia, nella possibilità di offrire ai giovani la costruzione di molteplici e bellissime professioni oggi viene premiata.” Da New York, il saluto di Mario Fratti, il commediografo aquilano celebre in tutto il mondo. Un saluto non da cerimoniale, con la promessa di offrire ai giovani allievi della Scuola di TeatroZeta un corso di scrittura teatrale in data da stabilirsi fra luglio e settembre. L’impegno di Arcus è stato riconfermato dal suo direttore, Ettore Pietrabissa, alla cui voce si è unita quella di Roberto Marotta, Presidente della Fondazione Carispaq, foriero d’interventi più tangibili per il completamento della struttura.

La parte politica, con l’Assessore Mauro Fattore per la Provincia dell’Aquila e Stefania Pezzopane per il Comune capoluogo – che ha consegnato, a sorpresa, a Morgese una piccola contribuzione comunale per testimoniare l’interesse di Palazzo di Città – ha plaudito a questo carro ormai lanciato e quasi al traguardo, promettendo un sostegno per raggiungere l’obiettivo del completamento dei lavori; dal canto suo, la Presidente del Tribunale dei Minori, Vittoria Correa, ha sottolineato l’importanza del teatro per il recupero dei minori a rischio.

Fiero e compatto il fronte del teatro nazionale e della cultura, da sempre al fianco di Manuele Morgese; a cominciare dal suo Maestro, l’attore Pino Micol; il commediografo Riccardo Reim; il direttore del Teatro della Cometa di Roma, Giorgio Barattolo; la vicedirettrice del Goethe Institut di Roma, Ulrike Tietze. Folto il gruppo dei rappresentanti delle Istituzioni culturali abruzzesi, verso le quali Manuele Morgese ha rivolto l’invito a condividere la fruizione della nuova struttura.

Infine, l’intervento, commosso ed, in certi punti, un po’ ingolato, dell’artefice di tutto questo. Morgese ha invitato i presenti a considerare “Il Parco delle Arti” il frutto dell’amore suo e dell’Italia verso questa martoriata città: un amore che si mescola al cemento ed ai plinti prefabbricati per far volare di nuovo alta la cultura verso il futuro.




Tortoreto. Ritorna il binomio vincente “Murena & Florence”

Ritorna il binomio vincente “Murena & Florence”

MURENA & FLORENCE
MURENA & FLORENCE

che nell’estate 2010 ha regalato tanti momenti indimenticabili a turisti e residenti. Nel solco di una tradizione ben collaudata, l’accoppiata notturna presenta “Un Sabato d’aMare”. Opening il prossimo 18 giugno, a partire dalle ore 21 sul lungomare Sirena presso lo chalet Murena di Tortoreto Lido. La serata d’apertura vedrà l’esibizione degli artisti dell’Accademia degli Artefatti con performance teatrali e musicali di alto livello. Saranno il DJ Filippo Porrini ed  il Vocalist Nico Battistelli a tenere alta l’atmosfera  dell’evento. Ingresso omaggio per il gentil sesso entro le ore 24.

Alfonso Aloisi




Italia. PSI: “L’atteggiamento assunto da Brunetta è quello di un ministro precario in un governo precario,

“L’atteggiamento assunto da Brunetta è quello di un ministro precario in un governo precario, giunto ormai al suo capolinea”.
E’ quanto afferma il segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, commentando le parole che il ministro della Pubblica Amministrazione ha indirizzato ad alcuni lavoratori che chiedevano di rivolgergli delle domande, alle quali si è rifiutato di rispondere.
“Il comportamento di Brunetta è sprezzante e inaccettabile – continua Nencini- e non è altro che il ‘continuum’ della linea assunta dal governo di centrodestra, fatta di gravi offese alla parte onesta del Paese”. “Il ministro –continua il leader socialista – dovrebbe chiedere scusa ai lavoratori precari, nei confronti dei quali il governo Berlusconi non è riuscito a garantire certezze e tutele, determinando una “precarizzazione” tale per cui i giovani  non riescono ad essere artefici del proprio destino”.
“I socialisti – conclude il Segretario- da sempre sono impegnati a sostegno dei diritti del  “terzo popolo” che è figlio della società della conoscenza e che si muove senza diritti nel mondo del lavoro, ha una professione precaria e quasi sempre un titolo di studio in tasca, non ha certezze, non ha sicurezza, non ha tutele, non ha voce nel sindacato. Il terzo popolo, caro Brunetta, sono i nostri figli e sono passioni che se ne vanno”.



Lettere in redazione. L’Italia peggiore

L’Italia peggiore

Gentile Ministro Renato Brunetta vorrei spingerla a rivedere il suo pensiero rivolto al mondo del precariato.
Queste persone vivono una condizione professionale straordinariamente confusa, in pratica lavoranti in cerca di risposte in grado di ammortizzare ogni paura: “lavoro, salario, sostentamento della propria famiglia”.
Gentile Mini…stro Renato Brunetta, il precariato da lei definito “l’Italia peggiore” è ancora sotto shock a causa delle sue affermazioni.
Desidero ricordarle (ma non serve), quanto il precariato sia un fenomeno da studiare, analizzare e tentare adeguati e propositivi provvedimenti.
Ma al contrario di ogni buona intenzione lei continua ad offendere chiunque sempre ed ovunque: “ impiegati statali, magistrati, artisti, docenti e studenti”, in questo caso a suo dire una folla fannullona.
Ricorda la sua battaglia contro il fannullone Michele Placido….?
Egregio Ministro Roberto Brunetta confesso d’aver ascoltato le risposte rivolte alla conduttrice Lilli Gruber, mi creda l’intervista ha stravolto tra l’altro gran parte dei suoi stessi sostenitori.
Vorrei concludere questa mia, ricordandole che da sempre il lato peggiore che possa mostrare l’Italia ( e non solo), è rappresentato da poteri occulti come logge massoniche, poteri forti come lobby, poteri illegali come mafia, camorra e similari.
Caro Ministro Renato Brunetta non comprendo la sorgente di un abbaglio tanto grave….!
Forse se è in buona fede lei è sicuramente stressato a causa della seconda “sberla” elettorale, viceversa se è cosciente delle sue affermazioni beh…
l’Italia peggiore la può cercare ed individuare altrove, magari lei sa bene dove.
Simpaticissimo Ministro Renato Brunetta, termino con un semplice consiglio, in futuro non offenda nessuno e sia più educato nei confronti di chi comprensibilmente difende il proprio salario….

Giovanni lafirenze




Abruzzo. ACERBO-SAIA: PDL NON BLOCCHI LEGGI INNOVATIVE

ACERBO-SAIA: PDL NON BLOCCHI LEGGI INNOVATIVE

Le sedute odierne delle commissioni del Consiglio Regionale sono state monopolizzate dall’esame di alcune  proposte presentate da Rifondazione e Comunisti Italiani (Federazione della Sinistra).

In commissione bilancio alle 10 erano all’ordine del giorno per i pareri due progetti di legge: Modalità di erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche e Norme per il sostegno dei gruppi d’acquisto solidale e popolare.

Dopo una discussione talvolta accesa il presidente Nasuti ha chiesto il rinvio per approfondimenti.

Alle ore 12 la III (agricoltura) e la IV commissione (Industria) si sono riunite in seduta straordinaria congiunta per riprendere l’esame del nostro progetto di legge contro il lavoro nero Disciplina in materia di contrasto al lavoro non regolare in agricoltura. Ci fa piacere che dopo tante insistenze sia ripreso l’iter di un provvedimento bloccato da un anno. Oggi sono state audite  CIA, COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA. Nelle prossime sedute sarà la volta delle organizzazioni sindacali ed esperti.

Speriamo che la volontà della maggioranza non sia quella di far precipitare nell’oblio per l’ennesima volta proposte che vengono da un’opposizione che cerca il confronto nel merito dei problemi sempre con atteggiamento propositivo.

Per la Federazione della Sinistra

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

Antonio Saia, consigliere regionale PdCI




Italia. Le idee del Prof. Giacinto Auriti al Parlamento Europeo Interrogazione dell’On. Borghezio a Commissione e BCE

Chieti,  15 Giugno ’11 – Mercoledì,  S. Vito – Anno XXXII n. 214 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  Ch 1/81


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Ap – Signoraggio

Le idee del Prof. Giacinto Auriti al Parlamento Europeo

Interrogazione dell’On. Borghezio a Commissione e BCE

“Chiarire la natura giuridica della proprietà dell’Euro»

BRUXELLES, 15 Giugno ’11 – Con due interrogazioni alla Commissione Europea e alla BCE, l’On. Mario Borghezio pone in sede UE la questione del signoraggio in riferimento alla proprietà dell’euro.

L’On. Borghezio sottolinea che «alla luce della discussione scientifica in atto a livello internazionale sul signoraggio della moneta e premesso che detto signoraggio sta a monte di tutto il sistema monetario, poiché si colloca nel momento di emissione della moneta,» e aggiunge inoltre che, «allo stato attuale, non è dato individuare chi sia creditore e chi debitore nella fase della circolazione dell’euro, mentre i popoli europei hanno pieno diritto di conoscere se siano “creditori” – in quanto proprietari o “debitori” in quanto non proprietari – per un valore pari a tutta la massa monetaria di euro posta in circolazione.»

Infine Borghezio chiede alla Commissione europea e alla BCE di precisare, «in maniera chiara e definitiva, a chi appartenga giuridicamente la proprietà dell’Euro al momento della sua emissione.»

Questi quesiti sono analoghi a quelli posti sul tema del signoraggio, con una recente interrogazione al Ministro delle Finanze, dall’On. Di Pietro, «che richiama opportunamente – conclude Borghezio – l’insegnamento del Prof. Giacinto Auriti e del Procuratore Generale Bruno Tarquini, che hanno sollevato fondati dubbi sulla compatibilità dell’euro con il principio costituzionale della sovranità monetaria, che attribuisce al popolo (e solo al popolo) la sovranità.»

On. Mario Borghezio

Delegazione Lega Nord al P. E.

Bruxelles

E.mail: mario.borghezio@europarl.europa.eu




Roma. LIBIA/DI STANISLAO (IDV): NON SI SA SE FANNO PIU’ MALE LE BOMBE DI LA RUSSA O LE PAROLE DI MARONI

LIBIA/DI STANISLAO (IDV):  NON SI SA SE FANNO PIU’ MALE LE BOMBE DI LA
RUSSA O LE PAROLE DI MARONI

“E’ grottesco quanto affermato dal Ministro Maroni sulla situazione in
Libia, come se l’unico problema  fosse disfarsi degli immigrati,
mentre rimane irrisolto il tema legato alla nostra presenza, ai 700
milioni spesi in questi tre mesi senza sapere come e perché, alla
strategia che il Governo intende mettere in campo, che ad oggi è fatta
solo di bombardamenti e azioni militari, visto che la stessa presenza
dei paesi alleati è sempre più confusa e scomposta.”  Lo afferma il
capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto Di Stanislao. “Le
affermazioni di Maroni sono ancora più devastanti e desolanti dal
punto di vista umanitario e rimarcano la presenza di un Governo che
contraddice se stesso a seconda che parli La Russa, Frattini o
Berlusconi. Chiediamo tanto se il Governo venga finalmente a riferire
in Aula viste le implicazioni che comporta la nostra partecipazione a
questo impegno Nato? In attesa – conclude Di Stanislao – ho
predisposto una serie di atti di sindacato ispettivo perché il Governo
risponda e si assuma tutte le responsabilità delle sue azioni.”




USA. A Romney la prima tappa elettorale 2012

Chieti,  15 Giu ’11 – Mercoledì,  S. Basilio, – Anno XXXII n. 213 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  Ch 1/81


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Ap – Elezioni USA

A Romney la prima tappa elettorale 2012

di Lino Manocchia

MANCHESTER, 15 Giugno ‘11 – In diretta tv sulla CNN dalla città di Manchester, New Hampshire, è partito il primo dibattito presidenziale per le elezioni americane del 2012. Oltre 2 ore di domande e risposte in cui si sono cimentati i sette candidati repubblicani e del GOP Tea Party. Nel gremito auditorium del St. Anselm College, simili a compunti scolaretti, i candidati hanno ascoltato le domande, rigorosamente confinate ad un minuto ciascuno, rispondendo con forzati sorrisi o segni di noncuranza. Al di là delle singole risposte fornite da ciascun candidato, il leitmotiv della nottata si potrebbe riassumere con lo slogan “Tutti uniti contro Barack Obama”. Come a dire che il dibattito è stata un’occasione per sbeffeggiare l’attuale Presidente più che esporre il proprio  programma.

Dal canto loro i democratici hanno prontamente battezzato l’avvenimento come ”Un teatrino pubblico a puntate, (con lo Iowa e la Carolina del sud), durante il quale si scoprono tanti nascosti altarini”. L’America ha una tipologia particolare di elettorato e quello che viene apprezzato in uno Stato può non funzionare in un altro. E così, i cittadini dello stato di Granite, ad esempio, sono un assieme di conservatorismo e tolleranza sociale, soggetti alquanto delicati per i sette cavalieri dell’Apocalisse. In New Hampshire la religione non è il fulcro centrale della vita nello Stato, solo un quarto dei cittadini si reca in chiesa la domenica – dato di gran lunga inferiore a quello nazionale – e a loro i candidati devono dare importanza se non vogliono cadere.

Per un debole numero di presenti al dibattito quello che si è consumato questa notte è stato soltanto un fatto di curiosità, e le questioni politiche sono state messe in secondo piano. Tutti i candidati si sono trovati d’accordo sulla necessità di accelerare sul pedale della  deregulation per poter permettere una vera ripresa economica, a differenza di quello che sta facendo Obama. Tim Pawlenty ha elencato tutti gli errori commessi da Obama nei primi due anni di comando, definendosi un dirigente perfetto pur avendo abbandonato il Minnesota in preda di un deficit di 6.2  miliardi di dollari. L’ex governatore ha evitato di ripetere nel dibattito la definizione data qualche giorno fa della riforma sanitaria come “Obamneycare”, per  ricordare come lo stesso presidente democratico abbia affermato di essersi ispirato a quella varata da Mitt Romney nel 2006 quando era governatore del

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ABRUZZOpress – N. 213 del 15 giugno ’11                                                                                                                             Pag 2

Massachussets. Newt Gingrich, ex speaker della Camera, il texano Ron Paul, Herman Cain hanno fatto ricorso alle loro favelle per convincere il pubblico, ma i risultati non sono stati eccellenti. Abbastanza loquace l’ex senatore della Pensilvania Rick Santorum, il meno conosciuto, il quale ha  confermato il suo essere gay-friendly insistendo sul diritto al matrimonio omosessuale. Ha tentato di farsi largo tra i“big”, ricevendo qualche applauso soltanto da un angolo dell’auditorium.

La “star” della serata era Michele Backman, unica donna nel gruppetto di contendenti – almeno per ora, visto che Sarah Palin ancora non scioglie il riserbo sulla candidatura ed ha disertato anche questo dibattito dopo quello in Carolina del Sud. La deputata del Minnesota, eroina del Tea Party ha sfruttato lo stage per annunciare ufficialmente la sua candidatura, ma di fronte all’opportunità di criticare le singole posizioni dei suoi avversari, ha preferito deviare il discorso tornando ad attaccare il presidente Obama. “Molto brodo, poco sapore” ha commentato  Ed Gillespie, ex  chairman del Republican National Committee.

Gli occhi dei falchi e del pubblico, però, come ovvio, erano fissi su Mitt Romney, l’ex governatore del Massachussets: l’unico che, secondo i sondaggi, se si votasse oggi rappresenterebbe la vera minaccia per il Presidente, costringendolo a un testa a testa.  Grazie alle sue arti oratorie ha ripetuto spesso quello che ha udito in precedenza dai rivali su Obama. Rispondendo all’accusa di plagio da parte del Presidente, in maniera rapida ha ammesso, che il suo Healthcare fu un errore, un fallimento che, strano a dirsi, venne adottato da Obama in sostituzione del noto Obamacare. Rudy Giuliani, l’ex sindaco della Grande Mela, per l’ennesima volta ha perso un’occasione, non presentandosi al grande appello. Sollecitato dai repubblicani, ha deciso di ritentare pur sapendo di scivolare sulla lastra di vetro della politica, ma non si sa quando il sindaco si deciderà a prendere sul serio questo campionato politico.

Lino Manocchia

Lindro.it




Silvi. SILVI – Sarà presentato domani, giovedì 16 giugno, alle ore 19.00, presso la sala convegni della Parrocchia S.M. Assunta di Silvi, il libro “L’Angelo della Maiella”

SILVI – Sarà presentato domani, giovedì 16 giugno, alle ore 19.00, presso la sala convegni della Parrocchia S.M. Assunta di Silvi, il libro “L’Angelo della Maiella” scritto da Franco Costantini e Ottavio Scianitti. L’opera sarà presentata dal prof. Ezio Sciarra, ordinario di metodologie delle scienze sociali, presso l’Università G. D’Annunzio e dall’assessore alla cultura del comune di Silvi Luciana Di Marco.