Abruzzo

Pescara. “Toyo mon amour”, seconda edizione Artisti e architetti ripropongono il dibattito sull’arte e la contemporaneità

“Toyo mon amour”, seconda edizione

Artisti e architetti ripropongono il dibattito sull’arte e la contemporaneità

Più di venti artisti provenienti da tutto l’Abruzzo si raccolgono nuovamente intorno al dibattito culturale iniziato lo scorso gennaio. Da un capo all’altro dell’anno, la mostra collettiva “Toyo mon amour” torna a fare il punto sul rapporto tra il territorio e la Creatività.

Domani sabato 3 dicembre dalle 17 presso i locali dello Spazio Pep Marchegiani in via Montanara 13 (traversa di via nazionale Adriatica Nord, altezza Globo) verrà ripreso con un nuovo scenario e nuovi interlocutori il dibattito aperto 11 mesi fa nel centro di Pescara tra calici rotti e opportunità di sviluppo. Dopo le performance inaugurali della mostra “Toyo mon amour (Encore)”, infatti, la tavola rotonda “La Creatività in Abruzzo: è e sarà Contemporanea?” esaminerà i concetti di creatività come occasione di riqualificazione urbana e sociale e dell’arte come promozione di un territorio e le strategie di riqualificazione e valorizzazione della città per mezzo dell’arte.

«Perché non è bastata un’edizione unica? – spiega il graphic designer Luca Di Francescantonio, ideatore della kermesse – Perché artisti, designer, architetti e persino il pubblico hanno sollecitato la riapertura dell’argomento. “Toyo mon amour (Encore)” non è soltanto una provocazione al dialogo su qualcosa che tuttora imbarazza la città di Pescara, ossia l’immediata rottura dello Huge Wine Glass di Toyo Ito che avrebbe dovuto arredare piazza Salotto, ma è una riflessione sulla creatività come processo, e come punto di riferimento nella gestione di una luogo urbano».

L’evento è organizzato dal portale Enviconcept.com di Guglielmo Maio in collaborazione con l’agenzia di comunicazione culturale Mente Locale, ed è patrocinato dalla Federazione degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle regioni Abruzzo e Molise. Nella mostra sono esposte le interpretazioni originali e ironiche della storia del “calice” di Toyo Ito, realizzate dai creativi abruzzesi Ettore Altieri, Marco Appicciafuoco, Arkilabo, Marco Cardone (artemad), Pedro H. Cavuti, Colleen Corradi Brannigan, deZignStudio, Davide Di Ilio, Vittoria D’Incecco, Alessandra Galloppa Design, Claudio Gaspari, Ray K, Eva Laudace, Danilo Maccarone (artemad), Michele Montanaro, Adele Pratt, Pamela Testa, Serena Vizioli e Zo_Loft feat Gum Design. Alle 17 gli artisti Nicola Antonelli ed Erica Abelardo inaugureranno la mostra collettiva con due singolari performance a tema. La tavola rotonda che seguirà sarà condotta dal ricercatore dell’Università “d’Annunzio” Alessandro Crociata e vedrà confrontarsi i presidenti degli Ordini degli Architetti di Pescara e di Teramo Massimo Palladini e Giustino Vallese, i due già assessori alla cultura del Comune di Pescara Paola Marchegiani e Adelchi De Collibus, un rappresentante della giunta comunale del Comune di Pescara, il critico d’arte Antonio Zimarino e il docente della Facoltà di Architettura (Università d’Annunzio) Andrea Mammarella.

L’evento sarà concluso da una performance musicale del duo “Colozzo & Carozza”, eseguita sui calici, e da una degustazione di vino offerta dalla Cantina Sangro. Tutte le opere saranno visibili online sul portale creativo www.enviconcept.com. Ingresso libero.

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