Politica. TANGENTI LABELLARTE BOSSI SI GUARDI IN CASA ANZICHÉ INSULTARE ROMANI

TANGENTI LABELLARTE BOSSI SI GUARDI IN CASA ANZICHÉ INSULTARE ROMANI

ROMA, 30 SET – “L’arresto in flagranza dell’assessore leghista di San Michele al Tagliamento accusato di aver percepito una tangente, e che fa seguito ad altri episodi analoghi, dovrebbe far riflettere Umberto Bossi”.

E’ quanto afferma Gerardo Labellarte della segreteria nazionale del PSI.

“Solo per citarne alcuni di recenti – prosegue l’esponente socialista – potremmo ricordare il senatore della Lega Alberto Filippi di Vicenza accusato dal Faccendiere Andrea Ghiotto di avere avuto un ruolo nella maxi evasione scoperta ad Arzignano; Camillo Gambin, leghista della prima ora, agli arresti domiciliari per falsi permessi di soggiorno rilasciati in cambio di denaro; l’assessore alla sicurezza di Barbarano Vicentino, Alessandro Costa, indagato per sfruttamento della prostituzione; Aldo Fumagalli, ex sindaco di Varese, indagato per un giro di false cooperative.

Anziché insultare romani, meridionali e immigrati, salvo poi chiedere scusa, – conclude l’esponente socialista – Bossi guardi in casa sua e selezioni meglio chi manda ad amministrare la cosa pubblica.

Infatti, la giustificazione fornita dal segretario leghista veneto ‘Siamo tanti, non sorprende che ci sia chi sbaglia’ è -conclude Labellarte – inaccettabile e risibile”.